30 novembre 2012

LA SEGGIOLA




Berlusconi (ri)discende in campo.Ma forse no.E se (ri)discende in campo come,quando,con chi e con quale simbolo non è consentito sapere.Le primarie del centrodestra si faranno.Oppure no.Lo "spacchettamento" si farà,forse che sì forse che no.......
Certo che ultimamente la chiarezza non alloggia più in Via dell'Umiltà.E i risultati si vedono.I sondaggi stanno lì a dimostrarlo,anche se non c'è bisogno di sondaggi,tanta è la confusione,il marasma,il caos nel quale versa attualmente il PDL.
Ecco,questo è la situazione del PDL oggi.Questa è la tragicomica situazione del centrodestra italiano,avviato verso una lenta,penosa,patetica scomparsa dalla scena politica italiana.
Ma se questo è,se così è,cosa altra,cosa diversa sono le idee,i principi,i valori.Almeno su quelli un uomo di centrodestra dovrebbe impegnarsi,per quelli sì che vale la pena di lottare,altro che di (ri)discese in campo,primarie e spacchettamenti vari.
Ed innanzituto e soprattutto è nel campo della giustizia che un uomo di centrodestra,un liberale vero dovrebbe impegnarsi.Perchè è lì,che sì,che veramente si mette in gioco il futuro di questo Paese.Perchè questo Paese una giustizia vera,una giustizia giusta non l'ha mai conosciuta,non l'ha mai vista.
Ed il "caso Sallusti" è sotto questo aspetto emblematico.Nessun uomo del centrodestra,nessun politico,nessun uomo di partito,nessun uomo di cultura che nei valori e nei principi del liberalesimo e del garantismo si riconosce,nessuno,dicevo,ha avuto il coraggio,ha avvertita la sensibilità di condividere la coraggiosa testimonianaza di libertà portata avanti da Alessandro Sallusti,in quella infernale e perversa vicenda che lo ha visto coinvolto.Niente,nessuno vicino a Sallusti,nessuno per Sallusti.Che poi,in realtà,essere con Sallusti,essere per Sallusti,significava essere per una giustizia giusta,significava fare e dire cose liberali,ricordare a tutti e ricordarci tutti della parola "garantismo",che è parola di tutela per ogni individuo,senza la quale una molteplicità di individui,una collettività,uno Stato non sarà mai Stato di diritto.E che certezza del diritto,quali tutele giurisdizionali vuoi avere quando il giudice che querela Sallusti è uno che esce a cena con il giudice che in Cassazione ha chiesto e ottenuto la condanna a 14 mesi di carcere dello stesso Sallusti,definendo quest'ultimo un "delinquente abituale"?E quando accade una vicenda assurda e kafkiana come quella di Sallusti,puoi forse pensare che domani mattina potrai continuare ad essere una voce fuori dal coro,sei forse sicuro di poter continuare ad esprimere liberamente la tua opinione,le tue idee?
Forse è per questo che siete allo sfacelo,signori del centrodestra.Perchè avete abbandonato (se mai le avete avute) i valori e le idee  di un comune sentire liberale.Perchè le vostra idee,le vostre preoccupazione,in realtà,erano/sono quello del vostro "particulare",sono quella seggiola alla Camera o al Senato.Nessuno di voi,invece,ha saputo prendere una seggiola e sedersi accanto a Sallusti e dire,insieme a lui,le cose che ha detto lui...
 
P.S. Dove sono/erano i molto onorevoli Pannella e Bonino?Qualcuno li ha uditi dire qualcosa su questa vicenda,loro che parlano tanto di carceri e di giustizia giusta,di garantismo e di Stato di diritto?

29 novembre 2012

NON TI SOPPORTO PIU'....


Si potrà pensare che il mio è un partito preso.Che io le sia pregiudizialmente contrario.Che io sia contro di "lei" a prescindere,direbbe Totò.Ma "lei",la Fornero intendo,fa di tutto,ma proprio di tutto,per procurarsi tutta la mia antipatia.E credo proprio di essere in grandissima compagnia dal momento che parecchi altri milioni di italiani nutrono una grandissima "antipatia" per lei,signora Ministro.Che poprio non "la sopportano più",signora Ministra.E che anzi la gente sia proprio incazzata nera contro di lei,signora Ministra Fornero.
A volte mi chiedo se abbia la consapevolezza di tutta questa ostilità diffusa,se si interroghi sul perchè in qualsiasi parte d'Italia vada,lì ci sono contestazioni contro di lei.E feroci per giunta.Ma forse è la sua arrogante spocchia e protervia ad accecarla,a non farle comprendere perchè tutto questo accade intorno a lei.
Sì.Spocchia e potervia la accecano e la portano a parlare,parlare,a straparlare a getto continuo,senza freni e senza remore.E mai che le passi per la mente di "ascoltare",anche.Di ascoltare anche le ragioni di chi istituzionalmente lei dovrebbe ascoltare in ragione del suo compito ministeriale.Già.Perchè sa com'è la storia signora Ministra Fornero?La storia è che la parola Ministro deriva dal latino "minister",un termine che indicava genericamente una persona subordinata ad un'altra,e, più specificamente,chi era al servizio di un'autorità o un'istituzione.Insomma lei è andata lì a fare il Ministro per mettere le sue capacità (capacità?) professionali al servizio degli italiani per risolvere i problemi degli italiani.E non,come sempre più spesso sta avvenendo,ad offendere e deridere il popolo italiano.
Ed infatti,arieccola a raffica.Perchè la signora ministro del Welfare Elsa Fornero,quando non se la prende con i giornalisti,deve avercela (enormemente ricambiata,invero)con i giovani.Dopo quelli che lei ha chiamato i bamboccioni,dopo quelli che lei ha definito "choosy",ecco che adesso tocca ai "viziatelli".
"Ci sono anche figli un po' viziatelli,troppo abituati a cercare vie dorate,ma sono anche quelli che quando vanno a cercare un lavoro,trovano solo pezzi e bocconi di lavoro" ha detto ieri la Fornero."Chi sono oggi i precari?", si è chiesta ieri la Fornero per poi darsi lei stessa la risposta: "Magari sono anche questi figli di papà che hanno preso pezzi e bocconi del mercato del lavoro".
Già.Figli di papà.E magari di mammà.Come Silvia Deaglio,per esempio.

27 novembre 2012

TUTTO UN GRAN BORDELLO


Forse per rappresentare lo stato delle cose dello Stato italiano,si può far ricorso a questo dipinto del pittore olandese Jan Steen.Un dipinto che ha una "filosofia" opposta ma probabilmente complementare a quella di Jan Veermer (a proposito c'è una sua splendida mostra presso le Scuderie del Quirinale fino al prossimo 20 gennaio 2013)uno dei più grandi pittori olandesi e contemporaneo di Steen.
Nel suo dipinto Steen riporta una stanza nella quale regna il caos.Nessuna cosa  è al suo posto,e tutte le figure agiscono al contrario rispetto alla morale ed alla buona educazione,in mezzo ad una sguaiata e scollacciata allegria.
Chiave dell'opera è la scimmietta che gioca con il meccanismo dell'orologio sul muro in alto a destra.Il tempo,così,va alla rovescia e l'ordine si infrange in maniera catastofica,anche per il sonno nel quale è caduta la padrona di casa,alla quale,secondo la rigorosa morale della società del tempo,spetterebbe invece il compito di vegliare sulla pulizia della casa e sui bambini.
Molti dettagli,poi,illustrano modi di dire o proverbi popolari come ad esempio il "gettar rose ai porci" così come fa il giovane protagonista maschile al centro del dipinto.
Ecco.In questo quadro e negli altri tanti suoi quadri,Steen,si ispira alla realtà sociale del suo tempo:mocciosi che frignano,vecchi sguaiati,feste in cui si finisce per trascendere,ragazze alquanto "allegre" e piccanti che infangano l'ordine di uno Stato,di una Repubblica dove tutto sembra pulito ed organizzato.
Sì.Proprio l'Italia sembra quel quadro.L'Italia di questi squallidi nostri giorni.La povera <<serva Italia,di dolore ostello,nave sanza nocchiere in gran tempesta,non donna di province, ma bordello!>>
Steen e Dante.Sembra quasi che entrambi siano un pittore ed uno scrittore contemporanei.
In quel quadro di Steen,in quel canto del Purgatorio di Dante,sembra di vedere il gran caos della politica italiana.Così la stanza nel caos potrebbe tranquillamente rappresentare il Parlamento.E tra tutta quella gente sbracata,volgare,tra i gran trafficoni che s'aggirano per la stanza (come l'uomo curvo che legge il libro,probabilmente il libro della propria contabilità "in entrata")puoi rivedere il gran "bordello" della politica  italiana.Con gli affaristi tipo Fiorito e Maruccia,per esempio.O come Penati,Belsito e Lusi,per esempio.E la "disinibita" signorina al centro della scena,può essere tranquillamente una di quelle prorompenti ragazzotte che si ritrovano in Parlamento (o in Regione Lombardia,come la Minetti)tra un bunga bunga ed un "burlesque".Ed i porci,tradizionale simbolo della sporcizia,sono quelli che su QUESTA politica campano.Grugnando sulle rose,cioè su quei pochi ideali politici veri che ancora rimangono.
E poi c'è la scimmietta,che riporta indietro le lancette.Così sembra che il tempo passa ma decenni dopo decenni,siamo sempre nel passato.Nessun cambiamento,nessuna modernizzazione di questo Stato.Nulla cambia e se cambia cambia in peggio.
Sì.Tutto questo c'è in quel quadro.Ma c'è anche un'altra cosa,molto più preoccupante.C'è la padrona di casa che dorme.Dove la padrona di casa è la gente.Gli italiani.Che si sono addormentati senza sussulti di dignità,senza capacità di indignazione contro tutto quello che sta succedendo in quella stanza....
Un devastante dubbio,però,mi assale:e se la padrona di casa,cioè la gente,cioè gli italiani "fingesse" soltanto di dormire?Già.Perchè spesso,in fondo,noi stessi siamo compartecipi di tutto quel gran caos che pure critichiamo.Perchè da quel gran caos può sempre venir fuori,che so?... un favoritismo,una "raccomandazione",una "clientela".Perchè quel caos,quel bordello,alla fine della fiera,è un gran caos voluto,scientificamente organizzato e preparato.E che va bene un pò a tutti.....O no?

E' LA DEMOCRAZIA BELLEZZA....




Non so che voti dava la Fornero ai suoi studenti quando insegnava all'Università di Torino.Però so di certo che a lei,alla Fornero,deve essere dato senz'altro un voto bassissimo in Diritto Costituzionale.Lei,la Ministra,l'articolo 21 della Costituzione proprio non lo conosce.Quell'articolo che dice:"La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censura" .Sì,perchè lei proprio non sopporta chi quel diritto esercita,chi su quel diritto opera,i giornalisti giust'appunto.Se ci sono i giornalisti lei non parla.E pretende che anche i giornalisti non debbano parlare.Figuriamoci se poi possa permettere che domande le vengano poste sui provvedimenti che adotta.Anzi.Fa di più.Arriva a cacciarli da tutti i posti dove va a parlare,i giornalisti.Così,ad esempio,come è successo quando li ha fatti allontare dalla sala dove era in corso un convegno,nella sua Torino.In quel convegno,dove Elsa doveva "discettare" di lavoro.Tante ovviamente,le "penne" in aula.I giornalisti entrano,si accomodano,estraggono telecamere,penne e bloc notes.Poi,a sorpresa,l'ordine perentorio:"E' un incontro a porte chiuse.I giornalisti lascino l'aula"."A porte chiuse"?E che sarà,una riunione del Gran Consiglio mussoliniano?Ma poi i giornalisti,soprattutto quelli delle grandi testate,che hanno abbondantemente slinguato e salivato al momento dell'insediamento del governo Monti,eseguono l'ordine.Ma non finisce mica qui,come diceva quello.Comincia il secondo tempo della partita giornalisti versus Fornero.Nel pomeriggio dello stesso giorno c'è un altro convegno,sempre sulla riforma del lavoro.I cronisti prendono posto,e riecco il diktat dell'organizzazione:"I giornalisti sono pregati di uscire".Stavolta,però,un cronista più audace (e probabilmente meno pennivendolo degli altri)si alza e grida:"Non ce ne andiamo.Noi stiamo facendo il nostro lavoro e abbiamo il diritto di farlo".Lei,la Fornero,rimane sbigottita.Lei,la Fornero vorrebbe,come sempre,mettere il ditino davanti alla bocca ed ordinare di non profferire parola,a non permettersi di criticare i "suoi" provvedimenti.Anche se in realtà i giornalisti vorrebbero solo conoscere adeguatamente i "suoi" provvedimenti,per poi farli conoscere a chi quei provvedimenti sono destinati,cioè ai cittadini.Almeno in democrazia funziona così.Ma questa volta deve zittirsi lei,la Fornero ed è "costretta" a far restare quei "fastidiosi" giornalisti.
La Fornero,invece,si sente autorizzata a parlare sempre.A dire a tutti di tutto.E così  i giovani sono "choosy" ("schizzinosi" nella scelta del primo posto di lavoro;come se poi lei avesse fatto qualcosa per favorire l'entrata dei giovani nel mondo del lavoro).Oppure:"Il posto fisso per tutti è una illusione” (tranne che per lei e famiglia).O ancora quando dice alle precarie:"con un reddito base la gente si adagerebbe, si siederebbe e mangerebbe pasta al pomodoro” (?????).   
E poi piange la maestrina Fornero.E' dall'anno scorso che piange.Piange perché sconta,lei dice, il fatto "di essere un ministro donna".Lo dice a Venezia,dove,ancora una volta,per l'ennesima volta,dopo quelle degli esodati,degli operai licenziati,dei professori dequalificati,deve subire le contestazioni anche dagli studenti.Insomma, il ministro del Lavoro si lamenta ancora parlando di sessismo nel suo governo.Una domanda sorge spontanea:come mai le ministre Cancellieri e Severino,che sono nel suo stesso governo,non hanno mai fiatato sulla loro condizione di donna?Ma la Fornero,poverina,deve avere un carattere delicato,troppo "sensibile".E così piagnucola ancora:"Quando Monti mi chiamò al governo non avevo previsto tanta cattiveria"."Cattiveria",lei dice.Poverina.Eppure cerca tanto da farsi la poverina.Forse considerato quello che ha "combinato" sulla deindicizzazione delle pensioni minime,quello che ha fatto sulla pelle degli esodati e tant'altro,sarebbe stato meglio che non si fosse data troppo da fare.Così magari,avrebbe avuto il tempo per studiare meglio la Costituzione italiana,e in particolar modo l'articolo 21.Quello della libertà di parola,signora Ministra.Perchè è la democrazia,bellezza...

22 novembre 2012

AUGURI CLEM.....

File:Giovanni Battista Tiepolo 094.jpg
 
23 Novembre:San Clemente I Papa.In questa data si commemora san Clemente,il primo papa con questo nome nella storia della Chiesa cattolica.Secondo alcuni testi egli è il terzo successore di Pietro e da lui stesso designato.Egli è conosciuto, principalmente, per la sua “Epistola ai Corinzi” dell’anno 96 circa che costituisce una delle prime testimonianze del ministero e dell’autorità della Chiesa cristiana soprattutto nel reinserimento dei presbiteri destituiti, oltre che come testimonianza dei luoghi del martirio di Pietro e Paolo a Roma.
Nella sua "Epistola ai Corinti",il Vescovo di Roma ricorda che il Signore stesso “ha stabilito dove e da chi vuole che i servizi liturgici siano compiuti,affinché ogni cosa,fatta santamente e con il suo beneplacito,riesca bene accetta alla sua volontà (.....) Al sommo sacerdote infatti sono state affidate funzioni liturgiche a lui proprie,ai sacerdoti è stato preordinato il posto loro proprio, ai leviti spettano dei servizi propri. L'uomo laico è legato agli ordinamenti laici ”....
E' da notare che in questa lettera di San Clemente della fine del I secolo,per la prima volta nella letteratura cristiana compare il termine "laico",dal greco “laikós”,che significa “membro del laos”, cioè “del popolo di Dio”).
 
Ecco,siccome son pochi quelli che conoscono questa ricorrenza,e ancor meno quelli che conoscono Clem(ente) e se lo conoscono sai chi se ne frega,allora Clem(ente) gli auguri se li fa da solo.Tanti auguri di buon onomastico,Clem....
Però,però.A pensarci bene,però,il grande pittore Giambattista Tiepolo si è ricordato di questa ricorrenza,si è interessato a San Clemente dedicandogli il quadro che riporto come immagine del post e che si intitola "La visione di San Clemente",esposto alla "National Gallery" di Londra.......   

 


21 novembre 2012

CHE BELLA GENTE...


 
Però....Quanta bella gente c'era sabato alla kermesse di "Italia Futura" il nuovo "squadrone" salva Italia messo in campo da Luca Cordero di Montezemolo.Per portare l'Italia "Verso la terza Repubblica",come recita lo slogan sul palco.
Bella gente.Tutta lì,convenuta per ascoltare il Cordero,per capire che futuro propone per l'Italia,con la sua"Italia Futura".Ed eccolo qui.Ecco che Luca "compare" sul palco.Fra luci,musica,colori,effetti speciali e scroscianti applausi,ecco che il Cordero,dopo essersi riavviato la chioma,comincia a favellare,ad esternare il suo pensiero (che pensiero debole da subito comincia a rivelarsi,per la verità).Ed il tempo passa,ma dal palco niente che assomigli ad un qualcosa di nuovo,originale così come ti aspetttavi.Vengono,invece,giù in platea,solo parole retoriche,banali,tipo:"Ricostruzione.Economica,morale,etica,civile".O schemi calcistici."Siamo qui perché vogliamo che il Paese reale,i cittadini (ma lui e tutta l'elite di questa "Italia Futura"che contatto vero hanno con i cittadini,con quello che fanno,che ne sanno delle loro tante necessità?)e le migliaia di eccellenze che costituiscono il nerbo della nostra nazione,vadano in campo e riportino l’Italia a giocare in attacco e a vincere".....come no.Magari con un gol come quello di Zlatan Ibrahimović contro l'Inghilterra.
C'è bella gente da Luca,certo.Ma anche tantissime....poche novità nel parterre, una sorta di cafonal dagostiniano (senza offesa per il maestro D'Agostino).Della serie:"Riciclati di tutto il mondo venite da Luca Cordero".Ed infatti c'è tanta gente che non ha voluto mancare a questo vero e proprio festival del riciclo.Uno a caso?Ecco.C'è,ad esempio,il filosofo buono per tutte le stagioni,ovverossia Adornato Ferdinando,ex PCI,ex PDS,ex Forza Italia e ora UDC (detto per inciso:lui dirige il giornale dell'UDC che si chiama:"Liberal",una parola che con Casini & Company non vedo proprio cosa c'azzecchi).E c'è pure quell'altro bell'esemplare della fauna politica italiana:Della Vedova Benedetto da Sondrio,già radicale e libertario,poi riformatore liberale,poi pidiellino,e poi,dulcis in fundo,finiano.E sicuramente non finisce mica qui.Il giovanotto ha ancora tempo per percorrere chissà quante altre strade ancora.Chissà,hai detto mai?Magari anche strade a 5 stelle,con qualche...Grillo.
E  poi ci sono anche le truppe cammellate trascinate dalla Cisl di Raffaele Bonanni,che fino a ieri sedeva dall'altra parte del tavolo della Confindustria di Luca.
E i doppiopetto?Tranquilli.C'erano,e quanti ce n'erano.Ed erano i soliti noti:finanzieri mondani,trafficoni vari,politici di tutte le ere geologiche:ex DC,PSI,MSI,AN,PDL e perfino (udite,udite) rappresentanti della cultura.
Ma il meglio Luca lo dà quando dice:"Siamo qui perché ciascuno di noi,in questi 20 perduti,ha almeno una volta provato vergogna nell’essere italiano".Beh,a questo punto più che la delusione per la pochezza delle proposte montezemoliane,subentra l'incazzatura.Una grande incazzatura.Perchè io non mi vergogno di essere italiano.Mi vergogno,piuttosto,di avere un connazionale come lei,Dott Luca.Perchè per tanti anni,noi italiani abbiamo foraggiato la "sua" Fiat.E per troppo tempo abbiamo guardato le scellerate operazioni di politica industriale,compiute dalla "sua" Confindustria,sempre in combutta col pansidacalismo italiota.Lei dice di provare vergogna,dottore.Ma lei ed i suoi adepti della setta di "Italia Futura" dove siete stati in questi 20 anni?Siete rimasti in silenzio,in attesa che uno Stato assistenziale e governi di destra e di sinistra ripianassero i debiti della grande industria,incapace di proporre scelte innovative e competitive in un mercato globalizzato?E lei,e voi di "Italia Futura" ci avete messo 20 anni per accorgervi dello stato drammatico in cui versa il Paese?Guardate al passato,a come anche voi avete contribuito a ridurre l'Italia in questi 20 anni,prima di guardare ad un'Italia futura.
Guardi,caro Cordero,se questi sono i progetti che ci propone,stia a casa.Perchè mi sa tanto che l'"Italia Futura" che proponete,sia tanto,troppo uguale a quella del passato.Uguale a quella nella quale per 20 anni avete lucullianamente banchettato alla faccia di questo Paese.Si  vergogni signor Montezemolo,come noi ci vergognamo di lei.

18 novembre 2012

IL DIRITTO DI ESISTERE


PENSANDO A LORO SOTTO LE BOMBE DI HAMAS.......

L' OBAMA DE NOANTRI


Che fosse abbastanza narcisista era cosa risaputa:sempre alta è la considerazione di sè medesimo che ha il Renzi di Firenze Sindaco.Alimentata,poi,dagli slinguamenti e dagli inchini,dalle deferenze di grande stampa e tv.E in quanto a rampantismo pure è messo bene il ragazzo.Non ho mai visto passione e cuore nel suo modo di fare e "sentire" la politica.Per lui è importante il sembrare,più che  l'essere,l'apparire invece di un "fare politico" davvero nuovo e diverso.Perchè alla fine è quello che viene fuori di Renzi.Al netto di astratti "giovanilismi" e "rottamazioni".E in questa sua frenesia di porsi come il "nuovo",a volte diventa anche un pò ridicolo,come quando fa il camiciarolo obamaniano "de noantri".Il rieletto Presidente of United States of America non aveva manco finito di coniare il suo nuovo slogan ("il meglio deve ancora venire") che il Renzi di Firenze Sindaco già se ne era appropriato fregandosene altamente di ogni copyright.
Ma il Matteo è anche un gran furbone,ed anche questo è fatto ben noto.E così non butta,niente,ma proprio niente,accettando di vestire anche un pò d'arancio,per forse raccattare anche qualche voto....arancione.E così Roberto Reggi,ex sindaco di Piacenza,scelto dal rottamatore fiorentino come capo del comitato elettorale,ha addirittura ipotizzato un'alleanza con i sindaci "arancioni" ed in primo luogo con Luigi De Magistris,Sindaco di Napoli.Sì,proprio con l'ex magistrato De Magistris che proprio tanto "trasparente" non è,e che qualche problemino con la giustizia pure deve averlo,se è vero,com'è vero,che alcuni suoi ex colleghi magistrati lo hanno inquisito e poi rinviato a giudizio).Ha detto infatti Raggi:"Sindaci come Luigi De Magistris hanno la nostra stessa storia. Non possiamo dimenticarlo se vogliamo ripartire dal territorio.....Solo dai territori si può rilanciare il Paese.
E dunque "Sindaci come De Magistris hanno la nostra stessa storia".Beh,non è certo una bella storia la storia di De Magistris.O Renzi e Raggi non la conoscono,non l'hanno letta?Se non l'hanno letta farebbero bene a leggerla.Subito,anzi ADESSO.E trarne le conseguenze.Se si vuole essere veramente credibili agli occhi degli italiani e non crogiuolarsi soltanto tra le carezze e i mielosi inchini di stampa e televisioni.

16 novembre 2012

ADDIO MONTI.....

Mario Monti: bilancio di un anno di governo
"Fate presto".Con questo disperato titolo a sei colonne il "Sole 24 Ore",giornale di Confindustria,chiedeva e premeva perchè arrivassero "loro",i "Salvatori" della Patria,Monti e la sua schiera di Supertecnici.Un grido di "dolore" sostenuto da un ben comprensibile entusiasmo del centrosinistra che non vedeva l'ora di stappar bottiglie in piazza e fare caroselli di macchine tipo vittoria dei Mondiali della nazionale di calcio,per la cacciata di "Lui",di Silvio,da Palazzo Chigi.E con il Fatto Quotidiano e l'Unità che titolavano in fotocopia:"Oggi siamo tutti più liberi".
Altro che più liberi.Con Monti cominciò lo "stato d’emergenza",il commissariamento delle istituzioni,la deroga alle leggi ed alla democrazia.Insomma il "fate presto" presto divenne un "fate tutto quel che volete".Tutti ubriachi di felicità per la caduta del Silvio,nessuno vedeva a quali scempi era sottoposta quella Costituzione pure così tanto invocata,spesso a sproposito,dal centrosinistra.E la commissariata politica italiana,che stava abdicando alla Tecnocrazia ademocratica,non riusciva a guardare oltre la propria meschina botteguccia.Non riusciva a guardare oltre e ad intravedere quello che stava per accadere agli italiani,nonostante o forse proprio per i "SalvaItalia" e "CresciItalia".Ma per tanti l'importante era altro."Meno male che Sivio non c'era più".Quello era importante.
E così giusto un anno fa,il 16 novembre 2011,Mario Monti fu investito del ruolo di salvatore, accompagnato da folte schiere di sinistri lacchè plaudenti alla scelta (rectius all'imposizione)Quirinalizia.Che poi,in realtà,era imposizione del Terzo Reich merkeliano.
E' passato un anno.Ed un anno dopo,il "Fate presto" è divenuto dapprima confindustriale mugugno e poi aperta contestazione squinziana al governo dei Migliori.O forse gli industriali adesso,ma solo adesso,sono divenuti un pò "choosy"?
In questo anno montiano più che parlare,scrivere o commentare,basta leggere.Basta leggere quelle che sono le risultanze della politica economica dei Prof.La disoccupazione è passata dal 9,3% al 10,8% e le stime vanno verso un 11,5% nel 2013.Ed i consumi scendono al 3,69% contro il meno 1,59% di novembre 2011.Cosa significa questo?Tanto,molto,troppo.Significa "semplicemenete" che diminuisce il potere d’acquisto degli italiani e che di conseguenza vanno in crisi settori vitali dell'economia come l'imprenditoria (specie quella medio-piccola) ed il commercio,con ulteriori effetti recessivi.E poi.La situazione dei mutui è terrificante (ormai vengono concessi solo per il 60% del valore dell’immobile) e le loro erogazioni scendono a un -60%.E scendono anche i prestiti a famiglie e imprese.E scende anche la produzione industriale (-5% ad agosto 2012).
Insomma:il governo tecnocratico è riuscito nell’intento di massacrare la maggior parte delle politiche economiche e del lavoro del nostro paese,ci ha sottoposto a "libertà vigilata" con l'accettazione del fiscal compact su base ventennale e si è andato ad inginocchiare ai diktat della Trojka Bce-Commissione europea-FMI.E a herr Merkel,naturalmente,condizionando pesantemente il futuro di questo nostro Paese.
Con le elezioni politiche del 2013 cambierà qualcosa?Sì,ci sarà il PD che avanza con un PDL ridotto ai propri,miseri avanzi.E ci sarà l’ascesa di Grillo.Ma tutto sarà quel che adesso è:una parvenza di democrazia.Sì.Perchè le decisioni,ormai,si prendono in Europa.O,per meglio dire,a Berlino.Ed è perciò che l’Europa va cambiata,da cima a fondo.Totalmente.Alla faccia dei premi Nobel che le vengono (perchè?) assegnati.
Rileggo sempre volentieri quella pagina dei "Promessi Sposi" nella quale Alessandro Manzoni scriveva"l'addio ai monti" di Lucia,costretta a scappare dal paese natio nella speranza di una nuova vita migliore.Anche noi italiani speriamo,vogliamo,pretendiamo una nuova vita migliore.E' perciò che dobbiamo anche noi scrivere altre storie.Una,la migliore,la potremmo titolare:"Addio al Monti".

12 novembre 2012

PADRI E FIGLI

Era un pò che non ci si vedeva con Carlo.Ci siamo rivisti l'altro giorno,dopo qualche anno.Il bar era vicino,la tazzina di caffè inevitabile.Come stai,cosa fai,domande ovvie,scontate.E parlando e chiedendo vengo a sapere che lui,Carlo,meno che sessantenne,è da poco andato in pensione.Con una pensione mica male come lui stesso mi dice.
E parlando e chiedendo ascolto le preoccupazioni di Carlo,le preoccupazioni di un padre con i figli ancora senza lavoro.E lo capisco,quando mi dice che il figlio,laureato con 110 e lode,non riesce a trovare un posto di lavoro."Eppure sono tanti i concorsi ai quali continua a partecipare" lui mi dice.
Certo,un padre non può che essere amareggiato,preoccupato,nel vedere che il figlio,con una qualificazione professionale invidiabile,non riesce ad entrare nel mondo del lavoro.E lo capisco.Anch'io nei suoi panni avrei le stesse preoccupazioni,gli stessi sentimenti.
Carlo è un caro amico,con lui ho lavorato insieme per diverso tempo,con lui e con altri amici abbiamo condiviso momenti belli e tristi.Tante le sere nelle quali siamo stati insieme a cena con lui e con gli altri amici.Lo guardo e lo ascolto.Lo capisco e lo comprendo.Ma una domanda non la faccio,proprio perchè è un caro amico.Hai mai pensato,caro Carlo,che se i tuoi figli non trovano,purtroppo,lavoro,se ancora non riescono ad inserirsi nel mondo del lavoro è (anche) perchè sei andato in pensione (e con un bel trattamento economico) ancor prima dei 60 anni?
Già.Un padre,un figlio.Padri e figli.E non è il titolo del romanzo di Turgenev.E' la situazione dell'attuale sistema economico-pensionistico italiano.Nel quale i giovani pagano le pensioni dei genitori.Con il paradosso che per la situazione economica italiana il figlio di Carlo,paga la pensione di Carlo ma non riesce poi a trovare lavoro.
Ma quella domanda e quei pensieri non li posso fare,non li posso dire,non li dirò mai a Carlo.Perchè è troppo un caro amico Carlo.Lo guardo,lo ascolto,lo comprendo,ma non parlo.E continuo a girare il cucchiaino nella tazzina del caffè.......

04 novembre 2012

CONCHIGLIE

Non solo poesia.Un'altra delle passioni del premio Nobel per la letteratura cileno,Pablo Neruda erano le conchiglie.Il poeta,durante tutta la sua vita,non perdeva occasione per collezionare conchiglie,raccogliendole in tutte le parti del mondo nelle quali si trovava.Oltre settemila esemplari di conchiglie sono quelle che Neruda raccolse in tutta la sua vita.
"La cosa migliore che abbia collezionato nella mia vita-egli diceva-sono le mie conchiglie:mi hanno dato il piacere della loro prodigiosa struttura,la purezza lunare (......) alla quale si aggiunge la molteplicità delle loro forme tattili, gotiche, funzionali".
La passione per questo tipo di collezione cominciò per caso in Neruda.Nacque nel periodo in cui il poeta conobbe e frequentò lo studioso di molluschi cubano don Carlos de la Torre."Mille piccole porte sottomarine si sono aperte alla mia conoscenza da quel giorno nel quale (don Carlos) mi regalò i migliori esemplari della sua collezione.Da allora, e poi nel corso dei miei viaggi,ho percorso i sette mari in una ricerca costante".
Alle conchiglie raccolte dal poeta stesso sulle spiagge di cinque continenti,si aggiunsero quelle trovate nei mercatini delle pulci e i negozi specializzati di Parigi,dove Neruda visse per molti anni.Ed anche quelle che gli furono regalate da amici,come il poeta spagnolo Rafael Alberti.
Oggi quelle "porte sottomarine" di Neruda vengono esposte in una mostra a Valparaiso.Probabilmente per riparare ad un torto del quale il poeta si doleva.Neruda,infatti,dopo aver donato all'Università la sua biblioteca e la sua collezione di conchiglie ,si lamentò del fatto che ''nessuno le ha più viste, come se fossero tornati alle librerie o all'oceano dove li ho trovati: non mi sarò sbagliato di Università, o perfino di paese?''.Adesso con questa mostra si pone rimedio a questa pecca.E si recupera un'altra forma di poesia di Neruda.