16 novembre 2012

ADDIO MONTI.....

Mario Monti: bilancio di un anno di governo
"Fate presto".Con questo disperato titolo a sei colonne il "Sole 24 Ore",giornale di Confindustria,chiedeva e premeva perchè arrivassero "loro",i "Salvatori" della Patria,Monti e la sua schiera di Supertecnici.Un grido di "dolore" sostenuto da un ben comprensibile entusiasmo del centrosinistra che non vedeva l'ora di stappar bottiglie in piazza e fare caroselli di macchine tipo vittoria dei Mondiali della nazionale di calcio,per la cacciata di "Lui",di Silvio,da Palazzo Chigi.E con il Fatto Quotidiano e l'Unità che titolavano in fotocopia:"Oggi siamo tutti più liberi".
Altro che più liberi.Con Monti cominciò lo "stato d’emergenza",il commissariamento delle istituzioni,la deroga alle leggi ed alla democrazia.Insomma il "fate presto" presto divenne un "fate tutto quel che volete".Tutti ubriachi di felicità per la caduta del Silvio,nessuno vedeva a quali scempi era sottoposta quella Costituzione pure così tanto invocata,spesso a sproposito,dal centrosinistra.E la commissariata politica italiana,che stava abdicando alla Tecnocrazia ademocratica,non riusciva a guardare oltre la propria meschina botteguccia.Non riusciva a guardare oltre e ad intravedere quello che stava per accadere agli italiani,nonostante o forse proprio per i "SalvaItalia" e "CresciItalia".Ma per tanti l'importante era altro."Meno male che Sivio non c'era più".Quello era importante.
E così giusto un anno fa,il 16 novembre 2011,Mario Monti fu investito del ruolo di salvatore, accompagnato da folte schiere di sinistri lacchè plaudenti alla scelta (rectius all'imposizione)Quirinalizia.Che poi,in realtà,era imposizione del Terzo Reich merkeliano.
E' passato un anno.Ed un anno dopo,il "Fate presto" è divenuto dapprima confindustriale mugugno e poi aperta contestazione squinziana al governo dei Migliori.O forse gli industriali adesso,ma solo adesso,sono divenuti un pò "choosy"?
In questo anno montiano più che parlare,scrivere o commentare,basta leggere.Basta leggere quelle che sono le risultanze della politica economica dei Prof.La disoccupazione è passata dal 9,3% al 10,8% e le stime vanno verso un 11,5% nel 2013.Ed i consumi scendono al 3,69% contro il meno 1,59% di novembre 2011.Cosa significa questo?Tanto,molto,troppo.Significa "semplicemenete" che diminuisce il potere d’acquisto degli italiani e che di conseguenza vanno in crisi settori vitali dell'economia come l'imprenditoria (specie quella medio-piccola) ed il commercio,con ulteriori effetti recessivi.E poi.La situazione dei mutui è terrificante (ormai vengono concessi solo per il 60% del valore dell’immobile) e le loro erogazioni scendono a un -60%.E scendono anche i prestiti a famiglie e imprese.E scende anche la produzione industriale (-5% ad agosto 2012).
Insomma:il governo tecnocratico è riuscito nell’intento di massacrare la maggior parte delle politiche economiche e del lavoro del nostro paese,ci ha sottoposto a "libertà vigilata" con l'accettazione del fiscal compact su base ventennale e si è andato ad inginocchiare ai diktat della Trojka Bce-Commissione europea-FMI.E a herr Merkel,naturalmente,condizionando pesantemente il futuro di questo nostro Paese.
Con le elezioni politiche del 2013 cambierà qualcosa?Sì,ci sarà il PD che avanza con un PDL ridotto ai propri,miseri avanzi.E ci sarà l’ascesa di Grillo.Ma tutto sarà quel che adesso è:una parvenza di democrazia.Sì.Perchè le decisioni,ormai,si prendono in Europa.O,per meglio dire,a Berlino.Ed è perciò che l’Europa va cambiata,da cima a fondo.Totalmente.Alla faccia dei premi Nobel che le vengono (perchè?) assegnati.
Rileggo sempre volentieri quella pagina dei "Promessi Sposi" nella quale Alessandro Manzoni scriveva"l'addio ai monti" di Lucia,costretta a scappare dal paese natio nella speranza di una nuova vita migliore.Anche noi italiani speriamo,vogliamo,pretendiamo una nuova vita migliore.E' perciò che dobbiamo anche noi scrivere altre storie.Una,la migliore,la potremmo titolare:"Addio al Monti".

1 commento:

Julia ha detto...

Mario Monti e i suoi “padroni” sono molto più pericolosi della mafia: possono attentare alla Costituzione della Repubblica “fondata sul lavoro”, creare milioni di disoccupati, distruggere l’economia, causare il crollo dei redditi di milioni di lavoratori e di anziani. Fondata sul lavoro”, dice l’articolo 1 della Costituzione? Monti sta facendo di tutto per distruggerlo, il lavoro: lo precarizza, tassa a morte le attività causando licenziamenti in massa, e poi taglia la spesa di Stato, gli stipendi pubblici e le pensioni, e questo impoverisce tutti. Gli intellettuali non osano parlarne, perché i padroni delle loro carriere gli toglierebbero fama e incarichi, e i politici idem, all’ombra di Mario Monti, l’uomo inviato da Bruxelles ad aggravare la crisi italiana.

Cito da Libre, e concordo in pieno..
Ciao Clem, che gli italiani si sveglino e riprendano il loro paese e la loro dignità.
Julia