31 maggio 2012

NESSUNA SFILATA,STIAMO PIANGENDO

Lasciamo perdere.Questa volta no.Questa volta non possiamo dire "the show must go on.No.Lo spettacolo della "parata" del 2 giugno non può,non deve andare avanti.Carri armati?Alpini? Bersaglieri,penne al vento e fanfare?No,grazie.E niente "frecce Tricolori".Semmai elicotteri a scaricare aiuti nelle zone dilaniate,devastate dal terremoto.Vicino alla gente che porta ferite sulla pelle,strazi dentro l'anima.E nemmeno una celebrazione "sobria",come ha detto Napolitano,si può accettare.E' qui,in Emilia,non ai Fori Imperiali,che l'Italia tutta celebra il proprio senso di appartenenza.E' qui che il Paese intero sta vivendo,elaborando,sviluppando il dolore,il lutto,il pianto.E l'angoscia.L'angoscia di sapere che non è ancora finita,mentre invece una parte della loro,della nostra vita è già finita.Fisicamente.Moralmente.Economicamente.Un Paese intero vede e condivide quel dolore e quelle lacrime:è perciò che non si può,non si deve far sfilare cingolati,camionette,e uomini in divisa tutti impettiti mentre passano davanti al palco delle autorità.Sarebbe come voler fare una strampalata ed assurda propaganda.No.Niente sfilata.E' meglio che quei ragazzi partano per "il fronte",percorrano le dolorose trincee del terremoto,vadano a risollevare le mura e le anime fatte crollare dal terremoto.Come fai,infatti, a sfilare,a fare "patriottismo" di maniera mentre ci sono anziani ridotti sotto le tende,terre stritolate,un'economia devastata?
Demagogia,retorica antimilitarista,antipatriottismo,pacifismo?No.Niente di tutto questo.E' solo e soltanto   la vista di quelle zone,di quelle scene,di quei volti a farti dire:NO.E' solo e soltanto l'angoscia di quella gente che adesso,dopo aver visto crollare le proprie case,vede crollare le proprie speranze,la voglia di ricominciare.E' questo che ti fa dire NO,un NO grande così alla sfilata del 2 giugno.E non è nemmeno il fatto economico a farti dire:NO.Non è che non facendo la sfilata lo Stato possa risparmiare chissà quanti soldi da destinare,magari,alle zone terremotate.La cancellazione della parata è "dovuta" anche per dare un segno tangibile che lo Stato non si affida solo alla solidarietà,solo alle catene volontarie dei cittadini, alle collette estemporanee degli italiani dalle tasche già svuotate dalla crisi.Sarebbe invece un segno e un segnale di moralità e di vicinanza effettiva,vera alla tragedia del popolo emiliano.E sarebbe un segno di rinascita etica del Paese se i rappresentanti istituzionali che affollano le tribune della sfilata, mettessero per primi (almeno "una tantum")mano ai portafogli e dessero l'esempio, devolvendo parte dei propri (lauti)stipendi di ministri,di parlamentari.No.Un grande No alla sfilata.Un SI,invece,un grande SI all'appello dei social network per lo stop totale dello show del 2 giugno. Come accadde nel '76,del resto,quando Forlani annullò la parata per spedire l'esercito nel Friuli devastato.
Ne sono sicuro.Assolutamente sicuro.Gli stessi ragazzi che dovrebbero correre per Via dei Fori Imperiali   al suono di stonate fanfare il 2 giugno vorrebbero sporcarsi a scavare nel fango e nella polvere delle macerie, piuttosto che sfilare belli lustri in una assurda e surreale cerimonia.E sarà meglio che tutte le forze dell'ordine siano lì,in Emilia,per evitare,fra qualche tempo,il rischio di tangenti per la ricostruzione.

28 maggio 2012

SOTTO DETTATURA

Come altri,come tanti altri Primi Ministri,Ministri della Giustizia (e Presidenti della Repubblica) anche Monti non esce fuori dal coro.Non si azzarda ad uscire fuori dal coro.Forse perchè sa che chi tocca i fili muore.E così anche Mario Monti ha detto "Stop"."Questa riforma non s'ha da fare".Con un comunicato asettico,freddo,formale si è subito precipitato a dire che di riformare il CSM non se ne parla nemmeno.Anche lui ha capito qual'è l'antifona,qual'è la musica che da ormai 20 anni si suona in Italia.E si è regolato di conseguenza.Anzi.A voler essere maliziosi quella nota di Palazzo Chigi sembra essere dettata direttamente dai giudici.E me lo immagino perfino il povero Mario con la penna in mano che aspetta di scrivere le parole che la magistratura italiana gli "ordina" di scrivere:"Con riferimento ad alcune ipotesi, oggi riprese dal quotidiano la Repubblica, di riforma dell'organismo disciplinare della magistratura ordinaria, si precisa che il presidente del Consiglio aveva già da tempo ritenuto tale iniziativa inopportuna e non percorribile, escludendola conseguentemente dai provvedimenti all'esame del Consiglio dei Ministri".
Poveraccio!Che gli tocca di fare per continuare a tenere ben stretto quel "posto" che nessuno (ad eccezione di Napolitano) gli ha dato.E così,ancora una volta,per l'ennesima volta la "Casta" giudiziaria si è rinchiusa nella sua fortezza di privilegi e di immunità ed ha respinto ogni sia pur timido tentativo di cambiare qualcosa in quel campo.
E Mario continua a scrivere "comunicati" da Palazzo Chigi.Aspettando le veline di Palazzo dei Marescialli.

22 maggio 2012

COPYRIGHT:GIOVANNI AMENDOLA

"Strategia della tensione"."Schegge impazzite"."Preciso disegno di destabilizzazione"."Servizi deviati"."Coincidenze inquietanti"."Poteri forti"."Criminalità politica e mafiosa"Ci risiamo.Dopo l'attentato bastardo contro i 16 anni di vita colorata di sogni di una ragazza di Brindisi,torna il linguaggio dei profeti del tuttologismo italiota.
E le tv,ed i giornali (i soliti) ti riversano addosso il linguaggio e il formulario parolaio di 30-40 anni fa.Come se poi il linguaggio di allora potesse essere trasposto così,semplicemente,ai fatti,alla realtà,ad una società così profondamente mutata.Ma intanto è così che l'intellettualità tinta di rosso dei salotti buoni della sinistra italiana,sa spiegare,pretende di spiegare,con sussieguosa vanità e superbia,il tragico attentato di Brindisi.E così ti spiegano che si tratta di "un atto della criminalità organizzata, magari con collegamenti con l’eversione, mentre ci sono le elezioni.Già,magari per impedire l'elezione di Leoluca Orlando a Sindaco di Palermo,proprio lui,che 20 anni fa,quando,anche allora Sindaco di Palermo,condusse un'aspra lotta contro Giovanni Falcone,salvo poi divenire un campione dell'Antimafia,appropriandosi del lavoro dello stesso Falcone.A proposito e per inciso,ma in 20 anni i palermitani non hanno saputo trovare niente di meglio di Orlando e nessun'altra faccia nuova per farsi rappresentare?Come aveva ragione il Principe Tomasi di Lampedusa:"  tutto deve cambiare affinchè niente cambi"!
E poi poteva mancare il mitico Ingroia con i suoi profondi ragionamenti sulle "stagioni delle stragi" ed i parallelismi con gli attentati di Via Georgofili?E certo che no.Oltre tutto il barbuto uomo della Procura di Palermo cercava disperatamente visibilità per vendicarsi delle parole del giudice Pietro Grasso.E allora vai:"l'analogia con i fatti del '92-'93 è evidente"."Siamo in una fase di passaggio politico e istituzionale molto delicato,con la formazione di nuovi partiti politici,di nuove maggioranze e coalizioni.Siccome la mafia non riesce a fare a meno di rapporti con la politica,si mette sul mercato".Abbiamo capito.La bomba si inseriva in un contesto "più ampio" di destabilizzazione per impedire che il Federico Pizzarotti del Movimento 5 Stelle di Grillo,diventasse Sindaco di Parma.
E poi eccoti servito il solito dualismo da eccitazione mediatica tra le Procure di Brindisi e quella di Lecce,che dicono cose diametralmente opposte su quella tragica mattina.Apparire,questo è l'importante.Sembrare,non essere.Parlare e straparlare davanti alle voraci fonti mediatiche,a loro volta ansiose di buttare in pasto alle tv,alle radio,sul web,sulla "Carta straccia" giornalistica (ah,Giampaolo Pansa ecco perchè sei un grande giornalista) i teoremi più o meno grandiosi dei profondi pensatori italioti.E intanto quella megalomania mediatica dei signori giudici pugliesi ha rischiato di far linciare un innocente.E tutto questo senza il minimo pudore,senza la più piccola vergogna,senza il minimo pensiero difronte a quei 16 anni che non ci sono più. 
No.Proprio no.Questo Paese sembra non cambiare,non poter cambiare mai.Perchè si ragiona,si continua a ragionare per schemi mentali,per categorie intellettive standardizzate,senza che ci siano pensieri nuovi e liberi,capaci di far decollare idee per una società aperta ai cambiamenti,capace di trasformare un Paese vecchio e decrepito.E poi in presenza di questa italiota sinistra che cosa puoi sperare?.No.Assolutamente no."Questa Italia,così com'è non ci piace".Copyright Giovanni Amendola (liberale,"of course").              

18 maggio 2012

TAXATION WITHOUT REPRESENTATION



E un'altra volta,in un'altra parte d'Italia,senti dai Tg che c'è stato un altro suicidio.Per debiti,per motivi economici,per mancanza di lavoro.Ogni giorno c'è in Italia un piccolo esercito silenzioso che si lascia morire per non conoscere l’umiliazione e la vergogna di aver lasciato soccombere le loro famiglie sotto il macigno dei debiti.E tutti i giorni è la solita drammatica successione di lutti e dolore.Davanti a questi uomini disperati,che compiono il gesto estremo, ti chiedi se noi,come società,come individui,potevamo fare qualcosa,se non era davvero possibile capire quanto stava accadendo.E difronte a questi suicidi che sono la conseguenza di una situazione economica pesantissima,pesantissima,ti chiedi se davvero noi come cittadini,noi come elettori,tutti indistintamente,di destra e di sinistra,noi che abbiamo votato destra o sinistra,noi dovevamo proprio accettare un governo non eletto,un governo "tecnico",prima ancora che cominciasse a mettere le mani dentro le nostre tasche,nella nostra vita?Non dovevamo forse dire qualcosa,tipo:"Democrazia","Elezioni"?Forse sarebbe stata la scelta giusta per noi, per le nostre famiglie,per il nostro Paese.Forse,chissà.....E' facile parlare con il senno del poi.Eppure.......Eppure c'è qualcosa che non mi convince.Sì.Perchè c'è un altro pensiero,un'altra idea,un altro qualcosa che mi dice che tutto quello che è successo in questi mesi non sia poi così "normale".Sì,perchè c'è una frase,un principio al quale non puoi proprio derogare:"No taxation without representation".Un principio inderogabile in una società,in una democrazia moderna ed evoluta.Eppure lo abbiamo fatto,abbiamo derogato.Un pò tutti.Lì in alto al Quirinale,quaggiù in basso tutti noi,miseramente occupati,destra e sinistra, a darcele per Berlusconi,contro Berlusconi.Non esisteva altro.La crisi?.E chissenefrega,tanto ci penserà il "solito" stellone italico.
Ma intanto Mario Monti adesso,è lì.E non si ritiene responsabile per quanto sta accadendo al paeseE non vuole che si dica che lui è lì,in deroga al primo comandamento di uno Stato di Diritto: No taxation without representation.Lui,invece,ha tassato.Caspita se ha tassato.Ma non ha mostrato nessun pudore rispetto alle notizie di un Italia prostrata e impoverita.E anche se tutti i giorni si parla di suicidi,Monti dice che grazie a lui la situazione nel nostro paese "è migliorata" e che anche la tragedia di quelle vite interrotte,non è colpa di questo governo e delle sue scelte.E,dice sempre lui,il numero di suicidi non è mica paragonabile a quelli della Grecia dove ce ne sono stati 1800,altro che l'Italia.Qualche settimana fa,sempre lui,sempre il Prof. aveva detto,in modo freddo,distratto,distaccato,che lui non c'entra.Ha messo in conto al governo precedente questi suicidi,dicendo che esso ha provocato questa crisi,lui è stato chiamato a risolverla. Incredibile!Grottesco!Non c'è nessuna parola per commentare la gravità delle sue parole.Mettere sulla bilancia il carico di morti per capire chi aveva fatto meglio o peggio dell’altro!Certo.Tutti sappiamo che Berlusconi ha delle responsabilità gravissime rispetto alla situazione attuale.Ma ora Berlusconi non c'è,per la gioia di tutti quelli che dicevano che bastava che  lui se ne andasse per risolvere la crisi.Ora c'è Monti.Ma il debito primario è salito,e la disoccupazione è salita e lo spread è salito.E allora da qui a dire che Monti non abbia responsabilità è un autentico falso.Con le ultime drammatiche manovre di gennaio,con il provvedimento Salva Italia,Monti ha sferrato un colpo micidiale alla nostra economia e alla capacità di spesa delle famiglie italiane.Ed il peggio,purtroppo deve ancora avvenire,con la dichiarazione dei redditi,il pagamento delle tasse a luglio e l’acconto iva,a cui va aggiunto il salasso portato dall’IMU.
E non saranno certo le sviolinate di taluni organi di stampa e televisivi che ci distoglieranno dalla verità.Non saranno certo le bugie,il giornalismo che a Monti fa da tappetino che faranno dimenticare ai figli,le facce di chi ha messo in ginocchio i loro padri.I Politici (maggioranza e minoranza) hanno le loro colpe,e gravissime anche.Ma almeno loro erano legittimati dal voto della gente.Voi,signori Tecnici,no.La gente non vi conosceva nè vi voleva.E voi no.Voi proprio non lo conoscete il principio dello Stato di Diritto:"No taxation without rapresentation".

14 maggio 2012

09 maggio 2012

SPENDING REVIEW? IN SARDEGNA C'E' GIA'

In principio fu Giarda,nominato da Monti Ministro dei Rapporti con il Parlamento con l'incarico di "razionalizzare" la spesa pubblica.Fare,cioè,un pò di "spending review".Fare,cioè,dei tagli a tutte quelle spese inutili,a tutti quegli sprechi del pubblico danaro nelle Pubbliche Amministrazioni.Ma spese e sprechi ci sono soprattutto nella politica e nei partiti,che ne hanno bisogno per mantenere i propri privilegi e i benefici della Casta.La Casta romana,dei deputati e dei senatori  (quelli attuali ma anche quelli che pur essendo "ex" continuano a fruire di tanti "benefit").Ma anche la Casta "periferica" e locale,con spese e sprechi di rappresentanti regionali,provinciali,comunali,comunità montane,aziende municipalizzate e chi più ne ha più ne metta.E allora ecco che Monti pensa di dare a Giarda un "aiuto".E nomina una Commissione,ponendovi a capo il Presidente dell'Istat Enrico Giovannini affidando anche a questa Commissione il compito di "razionalizzare" la spesa pubblica e tagliare sulle retribuzioni di parlamentari e amministratori pubblici 2 . Ma il povero Giovannini,dopo diversi mesi di "intenso lavoro" non ci cava un ragno dal buco perchè troppo forti sono le resistenze di tutto lo schieramento politico.E così va a Palazzo Chigi e rassegna il mandato.
Poi Monti va per l'ennesima volta a stendere la mano a Bruxelles e qui gli dicono che per avere altri aiuti,bisogna prima "razionalizzare" la spesa pubblica,accorpando (tra le altre cose) le province.E così Monti nomina un altro Commissario alla "razionalizzazione".Ma questa volta il Commissario è "Super".Talmente "super" che praticamente finisce per essere il Commissario (ed il sostituto) del Ministro Giarda,che pure alla "razionalizzazione" della spesa pubblica era stato incaricato da Monti.Il Super Commissario è Enrico Bondi,anche lui incaricato di "razionalizzare" la spesa sugli acquisti di beni e servizi, nell'ambito del più ampio capitolo della oramai famosa "spending review".
Ma evidentemente Monti non è che si fidi molto nè di Giarda,nè di Giovannini,nè di Bondi.E così,appena poche ore dopo la nomina di Bondi,il Premier nomina "Commissari" alla razionalizzazione tutti i cittadini italiani,invitandoli a segnalare on line sul sito del Governo Italiano tutti quelli che loro ritengono siano i soldi sprecati e buttati dalle finestre dei palazzi politici e della pubblica amministrazione centrale e periferica.E giù segnalazioni a valanga.Il sito del Governo intasato da migliaia di segnalazioni.Ma nel frattempo che ne è stato di Giarda? E di Giovannini?E di Bondi?Dove sono le loro "razionalizzazioni?
Intanto il 6 maggio 2012 i cittadini sardi vanno a votare un referendum per l'abolizione delle province.Quasi nessun giornale ne parla,presi come sono a parlare della scoppola di PDL,Lega e PD e delle 5 Stelle di Grillo.
Ed intanto il 6 maggio 2012 il 95% del popolo sardo vota per l'abolizione delle Province.
Beh,chi vuole "razionalizzare",chi vuole fare un pò di "spending review" vada in Sardegna ad imparare.Compresi Monti,Giarda,Giovannini e Bondi.La gente sarda ne capisce molto della materia.Lì sanno come si fa. 

05 maggio 2012

UN ALTRO FIORINO ANCORA


La scena del "fiorino" nel film "non ci resta che piangere con Troisi e Benigni,può forse rappresentare quella che oggi è la fiscalità italiana,"imposta" (è proprio il caso di dire) dal Governo italiano.Una fiscalità ottusa,feroce,vessatoria che si rifiuta di discutere e comprendere i problemi della gente.Con una Agenzia delle entrate e con Equitalia che si chiudono in una semplice e disumana,burocratica "osservanza" delle Gazzette Ufficiali,nelle quali talora sono trascritte leggi assurde,pensate in modo ancor più assurdo.Una fiscalità che solo "esige" (in tutti i sensi) dalla gente,che non cerca di comprendere le sue necessità,i suoi bisogni.Necessità e bisogni che magari sono quelle di piccoli imprenditori in difficoltà economiche e che però,magari,vantano crediti proprio da quello Stato che non onora i propri debiti).Le necessità di artigiani,operai,lavoratori che perdono il posto di lavoro e intanto hanno una famiglia da "mantenere",un mutuo da pagare,situazioni familiari drammatiche da sostenere.Ecco.La scena del fiorino rappresenta un pò l'agire del Governo Monti.Tassare,tassare,tassare e poi ancora tassare.Su tutto.Su ogni cosa.Su ogni centimetro quadrato delle nostre esistenze.Chiedere "fiorini" e balzelli di ogni specie,facendoli uscire da ogni dove.Ma la cosa che più allibisce è che questo esecutivo dà l'idea di non sapere verso cosa e per fare cosa impone questa ipertassazione.Perchè non si tratta soltanto di "risanare" il debito pubblico (a proposito:che follia mettere in Costituzione la norma del pareggio di bilancio,che dovrebbe avvenire già nel 2013.Figuriamici).Perchè se risanamento deve essere ad esso vanno collegate altre parole,tipo: crescita,investimenti,fiducia dei mercati,occupazione,rilancio dell'economia,anche lasciando stare la salvaguardia dei privilegi del sistema bancario,magari.Sembra non rendersi conto,questo Governo,che le misure fin qui adottate hanno avuto solo effetti recessivi.Ed effetti deprimenti per il commercio,con i carrelli della spesa degli italiani sempre più vuoti.
Ma forse da un Governo di "sospensione della democrazia",da un Governo formato da cattedraci universitari,da "gran commis" della Pubblica Amministrazione,da uomini del grande sistema bancario e finanziario,non ci si poteva aspettare cose diverse.Perchè,nonostante i pianti della Fornero, nulla possoni comprendere i Professori dei reali bisogni della gente,lontani come sono dalla vita quotidiana.
Forse solo l'aria non hanno tassato ancora.Ma non è detto che non ci stiano già pensando.
Ed il Paese resta al buio.Non solo perchè l'energia elettrica è aumentata in un mese del 10%.Ma perchè l'Italia,gli italiani non vedono quali prospettive di cambiamento vi sono all'orizzonte,a fronte dei loro immensi sacrifici.Non riescono a "vedere" l'uscita dal tunnel buio dei loro drammatici problemi sociali,occupazionali,familiari.
E non si può,non si deve dire,per giustificare l'operato del Governo,che la crisi è anche internazionale.Certo.Anche altri Paesi si stanno vivendo momenti di grande difficoltà economica e sociale.E anche in altri Paesi è stata innalzata la tassazione.Ma l'Italia rimane pur sempre il Paese con il livello di fiscalità più alto del mondo.Anche altrove sono tanti i "fiorini" richiesti alla gente.Ma in quegli stessi Paesi la parola tassazione viene affiancata da altre parole.Crescita e sviluppo,soprattutto.E "liberalizzazioni" e "privatizzazioni".Ed il Governo dei tecnici,più o meno "super",non sa,non è capace,non ha il coraggio di vedere "oltre".Sa solo scrivere nelle sue leggi parole di vessazione del cittadino.Sa solo chiedere altri "fiorini".Perchè questi sono gli ordini che arrivano da Berlino.

01 maggio 2012

LA PENSIONE DELLA SIGNORA MARIA

Come previsto.Come al solito.Dopo ore e ore di Consiglio dei Ministri,il Premier Monti va in conferenza stampa e,trionfante,annuncia che per la "spending review",è stata costituita una Commissione interministeriale presieduta da lui e composta dai Ministri Giarda,Patroni Griffi e Catricalà.Come previsto,come al solito.In Italia,quando non sai (o non vuoi) fare qualcosa si costituisce una Commissione.Questa volta,però,non c'è solo la Commissione.Questa volta il Governo Monti,insieme alla Commissione ha nominato anche un (Super)Commissario,Enrico Bondi,che dovrà"coordinare l’attività di approvvigionamento di beni e servizi da parte delle Pubbliche Amministrazioni,nonchè assicurare una riduzione della spesa per acquisti di beni e servizi, per voci di costo, delle amministrazioni pubbliche". Inoltre "il commissario potrà segnalare al Consiglio dei Ministri le norme di legge o regolamento che determinano spese o voci di costo e che possono essere razionalizzate. Potrà inoltre proporre al Consiglio dei Ministri la sospensione o la revoca di singole procedure relative all’acquisto di beni e servizi e l’introduzione di nuovi obblighi informativi a carico delle PA".
E così abbiamo la solita,italiota,idiota Commissione,che come tutte le altre discuterà "approfonditamente" del problema" e poi non prenderà nessuna decisione.E poi abbiamo (hai detto niente?) il Super Commissario.Con il decisivo compito di coordinare,segnalare,proporre.Ma dov'è l'unico verbo che veramente servirebbe e che ci si aspettava di trovare con la "spending review" e cioè:"Tagliare"?Scomparso tra le mille pressioni politiche  e partitiche alle quali anche il Governo dei tecnici si sta ormai "acconciando" pur di continuare a campare.
Ricapitolando.Il Governo dei tecnici ha nominato un Supertecnico che,dopo approfondite analisi tecniche,dovrà fornire pareri tecnici al Governo dei tecnici affinchè quest'ultimo assuma soluzioni tecniche sulla "spending review".Niente male,Professore Monti.Una decisione tecnicamente ineccepibile. 
Ma fosse solo questo,sarebbe ancora niente.Il vero capolavoro di Monti e dei suoi compari di esecutivo è stato ben altro.Forse si trattava della "ideona" di cui parlava Passera qualche giorno fa.Il Governo ha "assunto" alle proprie dipendenze anche un altro "fuoriclasse".Un "gioiello" dalle grandi capacità politico-economiche (e tecniche,naturalmente).Trattasi di tal Amato Professor Giuliano,uomo di tutte le stagioni e abbastanza stagionato lui stesso.L'ex presidente del Consiglio è stato incaricato dal Consiglio dei ministri di "fornire al premier analisi e orientamenti sulla disciplina dei partiti per l’attuazione dei principi di cui all’articolo 49 della Costituzione,sul loro finanziamento nonché sulle forme esistenti di finanziamento pubblico,in via diretta o indiretta,ai sindacati".Amato, tanto per ricordarlo,fu quello che dopo appena due settimane dal suo insediamento come Presidente del Consiglio,decise di prelevare il sei per mille da tutti i conti correnti italiani retrodatandone l’efficacia del diktat. Una stangata che colpì alla cieca tutti indistantamente.
Quindi Amato dovrà "fornire orientamenti" (!!!!) al Governo (praticamente usando queste parole il Governo sembra confessare che non sa che pesci pigliare) sul finanziamento dei partiti.Però!Amato dovrà "fornire orientamenti".....Ma non era proprio lui che faceva parte di quel partito,il PSI,che,secondo i giudici di Milano,riceveva finanziamenti illeciti?
In tutto questo c'è da apprezzare una cosa,però.Amato ha solennemente annunciato che svolgerà il suo compito gratuitamente.Evidentemente per non gravare sulle finanze dello Stato.Peccato che lui sulle finanze dello Stato incide già,e pesantemente anche.Il "Dottor Sottile",infatti,tra le pensioni di ex parlamentare,ex Presidente dell'Autority Garante della Concorenza e del Mercato  ed ex professore universitario,incassa,alla fine di ogni mese,31.411 euro e cioè 1047 euro al giorno.Ecco,anche lui potrebbe dare qualche "suggerimento" al Governo sulla "spending review".
E intanto la signora Maria continua a prendere una pensione di 500 euro al mese.E anche lei continua a "gravare" sulle finanze dello Stato.Ed anche per lei,magari,il Governo Monti,farà una "spending review"