28 maggio 2012

SOTTO DETTATURA

Come altri,come tanti altri Primi Ministri,Ministri della Giustizia (e Presidenti della Repubblica) anche Monti non esce fuori dal coro.Non si azzarda ad uscire fuori dal coro.Forse perchè sa che chi tocca i fili muore.E così anche Mario Monti ha detto "Stop"."Questa riforma non s'ha da fare".Con un comunicato asettico,freddo,formale si è subito precipitato a dire che di riformare il CSM non se ne parla nemmeno.Anche lui ha capito qual'è l'antifona,qual'è la musica che da ormai 20 anni si suona in Italia.E si è regolato di conseguenza.Anzi.A voler essere maliziosi quella nota di Palazzo Chigi sembra essere dettata direttamente dai giudici.E me lo immagino perfino il povero Mario con la penna in mano che aspetta di scrivere le parole che la magistratura italiana gli "ordina" di scrivere:"Con riferimento ad alcune ipotesi, oggi riprese dal quotidiano la Repubblica, di riforma dell'organismo disciplinare della magistratura ordinaria, si precisa che il presidente del Consiglio aveva già da tempo ritenuto tale iniziativa inopportuna e non percorribile, escludendola conseguentemente dai provvedimenti all'esame del Consiglio dei Ministri".
Poveraccio!Che gli tocca di fare per continuare a tenere ben stretto quel "posto" che nessuno (ad eccezione di Napolitano) gli ha dato.E così,ancora una volta,per l'ennesima volta la "Casta" giudiziaria si è rinchiusa nella sua fortezza di privilegi e di immunità ed ha respinto ogni sia pur timido tentativo di cambiare qualcosa in quel campo.
E Mario continua a scrivere "comunicati" da Palazzo Chigi.Aspettando le veline di Palazzo dei Marescialli.

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