Esattamente 500 anni fa,il 1° novembre 1512,"essa"venne disvelata al mondo.In quel giorno venne per la prima volta mostrata al pubblico la Cappella Sistina,uno dei più grandi capolavori di ogni tempo,di ogni luogo.Un capolavoro che traccia,che indica all'Uomo il senso ed il significato del proprio essere,della propria dimensione,del capolavoro che lui stesso è.
"Questa opera è stata et è veramente la lucerna dell'arte nostra,che ha fatto tanto giovamento e lume all'arte della pittura,che è bastato a illuminare il mondo,per tante centinaia d'anni in tenebre stato........." Così la definì Giorgio Vasari.
La Cappella Sistina, è senza dubbio uno dei uno dei più
grandi tesori d'arte di tutti i tempi, uno dei capolavori più celebrati al
mondo.
L'artefice di tanta bellezza è il genio indiscusso di
Michelangelo.E la cosa più straordinaria,più incredibile è che egli riuscì a
compiere quell'immenso miracolo artistico completamente da
solo!Perchè così lui volle.Perchè così lui "pretese" di fare.
Normalmente nella realizzazione di grandi opere gli artisti dell'epoca
lavoravano con la collaborazione dei loro aiutanti.Il maestro
realizzava personalmente alcune parti dell'opera ed erano poi gli
apprendisti a completare i dettagli minori.Per la Cappella
Sistina tutto questo non accadde:incredibilmente tanta bellezza è
opera di un solo essere umano.
La Sistina prende il nome da Papa Sisto IV della Rovere,che
volle crearla.Ai Palazzi Vaticani serviva un nuovo edificio di culto,per
le celebrazioni solenni e per ospitare il conclave,cioè la riunione dei
cardinali che eleggono il papa.Papa Sisto IV volle che le pareti della Cappella fossero decorate con le
storie di Gesù e di Mosè, personaggi guida per il popolo ebraico.Ed il suo successore,Papa Giulio II,pensò a Michelangelo per affrescare la volta.
Michelangelo viveva da solo e conduceva una vita povera,nonostante le ricchezze che aveva accumulato.Era superbo con gli altri,sempre
scontento di sé, ossessionato dall'ansia della morte e della salvezza.Veniva descritto come un "genio,ispirato,quasi estraneo e ostile al
mondo".E forse è questo che spiega perchè Michelangelo "pretese" di fare tutto da solo.Perchè in quel lavoro solitario e tormentato,che durò
quattro lunghissimi anni,è appena possibile immaginare cosa Michelangelo dovesse provare nel fisico,costretto per ore a
stare sull'impalcatura,illuminato solo dalla luce delle candele,in una
posizione scomodissima,disteso o in piedi con le braccia sempre alzate e gli
occhi fissi al soffitto.Ma egli trascurava quelle sue sofferenze fisiche.Perchè la sua era una sfida al sovraumano.Una sfida alle leggi della fisica,della chimica,della biologia.Ed infatti dopo la realizzazione di quell'opera ebbe sofferenze per la vista,che rimase gravemente compromessa.Quel suo sforzo immane rappresentava la lotta di un uomo contro tutti gli altri uomini,verso i quali Michelangelo nutriva,profondo,un senso di disprezzo.Ma la lotta era fors'anche contro se stesso,perchè di se stesso era eternamente scontento.
Nell'ottobre 1512,esattamente 500 anni fa,quindi,l'opera che sarebbe stata ricordata per i secoli a venire
come uno dei più grandi tesori dell'umanità era finalmente conclusa.Ed il giorno
di Ognissanti (il primo novembre)la Sistina venne inaugurata trionfalmente in
una cerimonia pomposa, con una messa solenne celebrata da papa Giulio II in
persona.
Michelangelo, in quegli anni di durissimo lavoro solitario,era riuscito a
trasformare le pareti in capolavori parlanti.Mille metri quadri di affreschi
raccontavano le meraviglie del Creato e la storia dell'uomo,dalla sua Creazione
alla sua caduta.
Come scrisse Goethe:"Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea di cosa un solo uomo sia in grado di ottenere".
Come scrisse Goethe:"Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea di cosa un solo uomo sia in grado di ottenere".