31 ottobre 2012

LUCERNA DEI SECOLI




Esattamente 500 anni fa,il 1° novembre 1512,"essa"venne disvelata al mondo.In quel giorno venne per la prima volta mostrata al pubblico la Cappella Sistina,uno dei più grandi capolavori di ogni tempo,di ogni luogo.Un capolavoro che traccia,che indica all'Uomo il senso ed il significato del proprio essere,della propria dimensione,del capolavoro che lui stesso è.
"Questa opera è stata et è veramente la lucerna dell'arte nostra,che ha fatto tanto giovamento e lume all'arte della pittura,che è bastato a illuminare il mondo,per tante centinaia d'anni in tenebre stato........." Così  la definì Giorgio Vasari.
La Cappella Sistina, è senza dubbio uno dei uno dei più grandi tesori d'arte di tutti i tempi, uno dei capolavori più celebrati al mondo.
L'artefice di tanta bellezza è il genio indiscusso di Michelangelo.E la cosa più straordinaria,più incredibile è che egli riuscì a compiere quell'immenso miracolo artistico completamente da solo!Perchè così lui volle.Perchè così lui "pretese" di fare.
Normalmente nella realizzazione di grandi opere gli artisti dell'epoca lavoravano con la collaborazione dei loro aiutanti.Il maestro realizzava personalmente alcune parti dell'opera ed erano poi gli apprendisti a completare i dettagli minori.Per la Cappella Sistina tutto questo non accadde:incredibilmente tanta bellezza è opera di un solo essere umano.
La Sistina prende il nome da Papa Sisto IV della Rovere,che volle crearla.Ai Palazzi Vaticani serviva un nuovo edificio di culto,per le celebrazioni solenni e per ospitare il conclave,cioè la riunione dei cardinali che eleggono il papa.Papa Sisto IV volle che le pareti della Cappella fossero decorate con le storie di Gesù e di Mosè, personaggi guida per il popolo ebraico.Ed il suo successore,Papa Giulio II,pensò a Michelangelo per affrescare la volta.
Michelangelo viveva da solo e conduceva una vita povera,nonostante le ricchezze che aveva accumulato.Era superbo con gli altri,sempre scontento di sé, ossessionato dall'ansia della morte e della salvezza.Veniva descritto come un "genio,ispirato,quasi estraneo e ostile al mondo".E forse è questo che spiega perchè Michelangelo "pretese" di fare tutto da solo.Perchè in quel lavoro solitario e tormentato,che durò quattro lunghissimi anni,è appena possibile immaginare cosa Michelangelo dovesse provare nel fisico,costretto per ore a stare sull'impalcatura,illuminato solo dalla luce delle candele,in una posizione scomodissima,disteso o in piedi con le braccia sempre alzate e gli occhi fissi al soffitto.Ma egli trascurava quelle sue sofferenze fisiche.Perchè la sua era una sfida al sovraumano.Una sfida alle leggi della fisica,della chimica,della biologia.Ed infatti dopo la realizzazione di quell'opera ebbe sofferenze per la vista,che rimase gravemente compromessa.Quel suo sforzo immane rappresentava la lotta di un uomo contro tutti gli altri uomini,verso i quali Michelangelo nutriva,profondo,un senso di disprezzo.Ma la lotta era fors'anche contro se stesso,perchè di se stesso era eternamente scontento.
Nell'ottobre 1512,esattamente 500 anni fa,quindi,l'opera che sarebbe stata ricordata per i secoli a venire come uno dei più grandi tesori dell'umanità era finalmente conclusa.Ed il giorno di Ognissanti (il primo novembre)la Sistina venne inaugurata trionfalmente in una cerimonia pomposa, con una messa solenne celebrata da papa Giulio II in persona.
Michelangelo, in quegli anni di durissimo lavoro solitario,era riuscito a trasformare le pareti in capolavori parlanti.Mille metri quadri di affreschi raccontavano le meraviglie del Creato e la storia dell'uomo,dalla sua Creazione alla sua caduta.
Come scrisse Goethe:"Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile formare un'idea di cosa un solo uomo sia in grado di ottenere".

2 commenti:

Julia ha detto...

Che bel post Clem..
L'ho vista tanti anni fa ma con occhi ancora giovani e inesperti. Mi piacerebbe rivederla per apprezzarla al meglio. Sto leggendo un libro di Marangoni sull'arte e cita proprio Michelangelo come uno dei pochi veri artisti; lui nasce come scultore e le sue figure anche se dipinte hanno la possenza delle statue.
Ciao e buon weekend
Julia

Garbo ha lasciato un saluto per te sul post pensiero della sera :-)

Clem ha detto...

Grazie Julia.Scusami se ti scrivo solo adesso ma son diversi giorni che ho grossi problemi con la connessione internet.
Michelangelo,in effetti,amava la scultura più che la pittura.E lo stesso contrastato rapporto tra lui e Giulio II (due fortissime personalità)nacque proprio dal fatto che Michelangelo,originariamente,era stato chiamato per la realizzazione della tomba di Giulio II consistente in una grande sepoltura monumentale.Solo dopo mille burrascosi "incontri" con il Pontefice (ed uno stratagemma di quest'ultimo)accettò i lavori alla "Sistina".Riuscendo "abbastanza bene" anche lì, per la verità :-)
Ciao Julia e grazie per la segnalazione di Garbo che ho letto.
Clem