23 febbraio 2023

GLI SPIRITI DELL' ISOLA









Ho visto il film e credo che la sua candidatura a 9 Premi Oscar e a quello di miglior film dell'anno siano più che giustificati.Perché é davvero uno splendido film "Gli spiriti dell'isola".

"Gli Spiriti dell’Isola"(il cui titolo originale è "The Banshees of Inisherin",dove le banshee sono creature spirituali del folklore irlandese,mentre Inisherin è la piccola isola immaginaria irlandese dove la storia è ambientata)narra dell’amicizia tra Pádraic Súilleabháin e Colm Doherty(interpretati rispettivamente e straordinariamente da Colin Farrell e Brendan Gleeson)verso la fine della guerra civile irlandese del 1923.Ma se la guerra civile sta per finire,un'altra guerra,tutta umana e personale,sta per cominciare tra i due vecchi amici(e qui c'é anche l'allegoria della guerra civile).Quella guerra personale comincia perché Colm,improvvisamente,inizia a ignorare ed evitare il suo amico di una vita.Un fatto straordinario nella calma piatta dell'isola ed infatti tutti sull’isola si domanderanno il perché di tale decisione.In particolare Pádraic,sconvolto da quel fatto,cercherà di ristabilire i rapporti,cosa che però farà inasprire ancor di più Colm,che minaccerà perfino di tagliarsi le dita di una mano se lui dovesse continuare a importunarlo.

Il motivo del "tradimento" dell'amicizia da parte di Colm è dovuto alla limitatezza mentale di Pedraic,ma in genere alla limitatezza esistenziale in cui si vive sull'isola.Colm(che é più anziano di Pádraic)avverte il vuoto dei riti quotidiani(la birra al pub)le solite,stanche abitudini della gente(i pettegolezzi e le chiacchiere)e sente che il Tempo scorre via senza che lui abbia concluso niente nella vita ora che questa è vicino alla sua fine.Colm è un violinista,e il suo desiderio è quello di comporre un brano musicale che rimanga nel tempo,che diventi immortale al contrario del suo corpo,e sente di non avere più tempo da sprecare con il suo vecchio amico,dal quale non riceve mai stimoli nuovi ed originali di discussione.

Pádraic è infatti un sempliciotto,un carattere buono e mite,uno scapolo benvoluto da tutti gli abitanti del villaggio ma relegato alla sua vita contadina e senza nutrire particolari aspirazioni,ed è proprio questo che lo rende ormai incompatibile con la nuova vita cui aspira il suo vecchio amico.
Sembra di rileggere Kafka,o Svevo o Pirandello o Brecht.Delle loro opere non manca nulla:la figura dell’inetto,l’impietoso ritratto della natura umana,gli egoismi personali,soprattutto una passione per l’assurdo.Perché nel film si arriva al punto estremo nel quale non c'é più nulla che abbia un senso razionale.

Colm é dunque il primo personaggio che vuole fuoriuscire dagli schemi mentali ed esistenziali dell'isola.Insieme a Colm sono altri due i personaggi che caratterizzano il film.Una é Siobhán Súilleabháin(bravissima l'attrice Kerry Condon nell'interpretazione),sorella di Pádraic;l'altro personaggio é Dominic Kearney(Barry Keoghan),

il figlio del poliziotto,additato come lo “scemo” del villaggio,in realtà un ragazzo sensibile,il quale subisce abusi da parte del padre ed é semplicemente alla ricerca d'amore;la sua dichiarazione alla sorella di Pedraic,la quale lo rifiuta,vista anche la differenza d'età,sarà solo l'ultimo fatto che lo segnerà tragicamente.Delicata e tenerissima é la sua frase al rifiuto di Siobhán di sposarlo("Ecco un altro sogno che svanisce").
Siobhán,insieme a Colm,è la persona più importante nella vita di Pádraic.


Anche lei non è sposata,ma essendo un’avida lettrice ha un livello di cultura molto più alto rispetto al fratello e a tutti gli altri abitanti dell’isola.Perciò non può non avvertire l'insofferenza  per la grettezza mentale della vita sull'isola,per cui si deciderà finalmente ad abbandonare quell'angolo di ristretto vissuto,accettando un lavoro sulla terraferma.Così anche lei si allontanerà da Pádraic, il quale si sentirà ancora una volta tradito da una persona amata,di nuovo senza comprenderne le ragioni. “Cosa c’è lì che non hai qui?” le chiederà infatti prima della sua partenza.

Gli Spiriti dell’isola alla fine è soprattutto questo:un film sulla presa di consapevolezza del senso(o della mancanza di senso) dell’esistenza.E della necessità di ampliare il proprio sguardo costi quel che costi,smettendo di pensare di essere al sicuro,cominciando a sporgersi oltre sé stessi per rendersi conto,come fanno Col e Siobhán,della tragedia esistenziale che gli isolani vivono ogni giorno,vittime della loro ignavia,con la quale fanno del male anzitutto a sé stessi(le mutilazioni autoinflitte di Colm)agli altri,ed anche ai propri animali che pure rappresentano,oltre che fonte di sostentamento,anche un forte carico affettivo(come l'asinella di Padraic)e a quella stupenda natura irlandese che assiste straziata a quel dramma:il dramma dell'isolamento e della fragilità umana con un disperato bisogno di tenerezza.

Nessun commento: