11 febbraio 2023

SE POI PERDI IL TRENO




Mentre Giorgia Meloni in Italia si affannava a difendere i suoi compari di partito e di governo Donzelli e Del Mastro,il Presidente francese Macron,il premier tedesco Olaf Scholz e quello inglese Sunak incontravano Zelensky per discutere della guerra in Ucraina e non solo.La premier italiana di quegli incontri non era stata né avvisata né,tantomeno,ad essi invitata.L’assenza della Meloni e dell'Italia all'incontro dei leader europei con Zelensky é uno smacco politico e personale pesante e anche mediaticamente pone l'Italia,difronte agli alleati occidentali,come Paese comprimario e periferico d'Europa.
Vien allora naturale ripensare a quella foto di 8 mesi fa che ritraeva il predecessore di Meloni,Mario Draghi,proprio con Macron e Scholz,in viaggio su quel treno verso Kiev.Un’immagine che,nel paragone con la situazione attuale,segna un arretramento dell’Italia sullo scenario internazionale. 
Resta il fatto che Zelensky,nelle sue missioni nelle capitali occidentali,è stato a Londra e Parigi,dopo aver incontrato Biden negli USA,ma non ha fatto tappa a Roma.L'uomo simbolo della resistenza all’invasione russa rinuncia ad omaggiare l’Italia,dove c’è una maggioranza di governo non saldissima sul sostegno all’Ucraina,con quei continui distinguo e l’atteggiamento ambiguo sulla fornitura di armi(nonostante i proclami)con le parole del vicepremier Salvini sull’intervento di Zelensky a Sanremo:"Non mi dispiace la sua assenza" e con l'orgogliosa rivendicazione di Berlusconi della sua amicizia con Putin.
Sono dunque passati solo 8 mesi dal viaggio di Draghi,Macron e Scholz a Kiev e già sembra un’altra epoca.Quel treno politico la Meloni lo ha perso.E non ne ripasserà un altro.Lei é rimasta in stazione e l'Italia é stata fatta scendere da quel treno.
Certo,la destra sovranista e populista italiana nel frattempo ha vinto le elezioni politiche e adesso é legittimamente e democraticamente al governo.Ma proprio le pulsioni populiste dell'attuale esecutivo italiano hanno dato adesso un ruolo secondario all'Italia in Europa."La pacchia é finita" diceva in campagna elettorale l'attuale premier sfidando l'Europa.Ma non per l'Europa é finita la pacchia ma per l'Italia che invece tanto ha bisogno dell'Europa come si é visto con i finanziamenti del PNRR.

Ora all'iconica fotografia di Draghi con Macron e Scholz sul treno  verso Kiev,si contrappone un'altra foto,tutt'affatto diversa:quella che evidenzia la triste solitudine del nuovo governo italiano nei palazzi di Bruxelles.Se adesso la Meloni viene esclusa  dall'incontro con Zelensky é(anche)a causa delle simpatie dei suoi sodali di governo Berlusconi e Salvini per il loro "amico" Putin.Quest'Italia non é più vista,come invece accadeva all'epoca di Draghi,come omogenea e funzionale al progetto europeo proprio per le sue posture sovranpopuliste(basti pensare alle posizioni italiane sull'immigrazione).La lingua che parlano Macron e Scholz era la stessa che parlava Mario Draghi,con il quale la prospettiva strategica europea era totale,e non é certo quella di Giorgia Meloni e del suo governo del quale l'Europa fa volentieri a meno.Che tristezza pensanso che l'Italia é uno dei Paesi fondatori dell'Europa.E che tristezza pensare agli uomini e alle menti italiane,da De Gasperi ad Altiero Spinelli,che per il sogno europeo hanno spese le proprie vite. 

Ma la solitudine politica italiana non é solo sulla guerra in Ucraina.In questi giorni in Europa si discute sul problema di una sempre più crescente inflazione e sulle strategie comuni da adottare.Anche qui francesi e tedeschi hanno emarginato l'Italia,andando negli USA a parlare direttamente con l'amministrazione Biden del "Recovery Inflaction Act",il Patto antinflazione.Anche qui la Meloni non solo non c'era ma non  nemmeno era stata avvisata di quell'incontro,cosa impensabile se alla guida del governo ci fosse stato Draghi.

Su un altro rilevante "dossier" é rimasta sola la Sorella d'Italia:quello sui migranti,così fondamentale per il nostro Paese e cavallo di battaglia dei sovranpopulisti italioti.Anche qui,altro terreno di recente scontro con i francesi,siamo fermi al niente,mentre i Paesi dell’Est procedono a costruire i loro muri con l'assenso benevolo della Meloni che così si ritrova a essere sola con i suoi amici sovranisti polacchi ed ungheresi.Ma proprio  sul discorso della ripartizione dei migranti,così importante per l'Italia,Polonia e Ungheria(cioé i più stretti alleati europei della Meloni)non ci sentono né da un orecchio né dall'altro.Perchè poi ognuno é sovranista a casa propria.

Il bilancio finale della politica europea del governo è alla fine questo:sulle tre partite più importanti,Ucraina,sostegno all’economia e immigrazione,Roma torna a casa con un pugno di mosche dopo aver sperimentato a sue spese quanto sia sbagliato il metodo della contrapposizione frontale con gli alleati.

Forse la Meloni pensa di essere ancora sul palco della Garbatella,il quartiere di Roma dove é cresciuta politicamente,a sbraitare contro Macron l'Euro e l'Europa.Quello che si percepisce é che la Meloni si stia un po’ montando la testa,altrimenti non si spiegherebbe una reazione così palesemente stizzita di fronte al mancato "invito"("E' stato un incontro inopportuno",ha detto a proposito del vertice di Macron e Scholz con Zelensky)tanto da convocare una conferenza stampa abbastanza penosa giusto per rispondere ai giornali italiani accusati di "provincialismo" per aver evidenziato il chiaro isolamento italiano. 

Quello che invece la Meloni non ha capito,nella sua esaltata euforia di premier sovranista dopo la sbornia postelettorale,é che a Bruxelles funzionano la fluidità di rapporti,la fiducia reciproca,la collaborazione.Tutte cose che,grazie al prestigio personale di cui godeva Mario Draghi,avevano ridato credibilità al nostro Paese ponendolo al centro della considerazione dei partner europei.



2 commenti:

Julia ha detto...

Ciao Clem. Grazie come sempre della tua presenza. Perdona se non commento i tuoi ultimi post ma sono così stanca e nauseata dal circo politico mondiale che ho deciso di starmene un po' in disparte e metabolizzare senza arrabbiarmi ad ogni uscita del fantoccio di turno.
Voglio invece dirti che mi è piaciuto molto il tuo post sul 2023. Sai che non conoscevo il brano in questione? La bellezza di imparare ogni giorno qualcosa di nuovo ....
Buona vita a te

Clem ha detto...

Grazie a te Julia. Grazie per i tuoi passaggi,ma soprattutto per il tuo blog e i tuoi post che
mi stimolano sempre ad andare ad approfondire un tema o un argomento
Ultimamente sto usando il blog per riportare considerazioni personali che non riesco più a fare o condividere in un mondo (reale e virtuale) di egoismo e di odio seriale.
Ciao e buon tutto
Clem