Ma per quei 2 ragazzi in fondo che differenza fa?La vita,la morte,é tutto come in un videogame,dove manca il tasto “play again”,che permette di resuscitare i morti e ricominciare il "gioco".
La morte di Fredkrin avviene solo qualche giorno dopo la tragedia dell'Egeo con quei morti che l'Europa porta sulla coscienza per non averli soccorsi.Quei morti erano persone che,come Fredkrin,scappavano da fame,guerre e carestie.Quei 600 migranti sono morti senza l'aiuto dell'Europa,negli stessi giorni in cui quattro nazioni mettevano a disposizione qualsiasi mezzo per salvare quattro miliardari,che hanno “giocato” in fondo al mare per andare a visitare i resti del Titanic con un lussuoso sommergibile.
Per gli immigrati nessuno mette a disposizione niente.Non l’Europa dove si alzano muri e grida razziste.Non l'Italia,di certo,con un governo di destra sovranista,nel quale c'é gente che dovrebbe vergognarsi per aver contribuito alla narrazione di un odio cieco contro i migranti che passa anche attraverso parole come:"sostituzione etnica".
Una mano pietosa ha lasciato sulla "panchina di Fredkrin" un cartello con su scritto:"Un innocente ucciso da una società che sta fallendo".Sì,è vero.La morte di Fredkrin é anche il segnale di questa nostra società decadente e degradata.Non ci accorgiamo nemmeno più dei tanti,dei troppi atti di violenza biechi,vergognosi,devastanti che ci sono ogni giorno in Italia.Tutti senza un motivo,senza un perché.O forse sì.Il motivo c'é.Questa società,così come l'abbiamo costruita,a nostra immagine e somiglianza,non si pone più alcun perché,non si pone più domande sul proprio essere,non ha più motivazioni esistenziali,valori e principi fondanti.Conta l'apparire e non l'essere.E' questo il tempo dei "like".Sono i “mi piace” i nuovi valori,sono il numero di visualizzazioni a far credere a questa "generazione digitale",di poter fare qualsiasi cosa,pur di essere notati.
Non ci sentiamo invece in obbligo di dare dignità di uomo a un immigrato,un povero,un senzatetto.Non ci sentiamo in obbligo di inginocchiarci presso quelle panchine per capire,per "sentire" il dolore del mondo.Sappiamo solo piegarci ai potenti di turno,per ricevere favori e qualche ritorno personale.
Frederick è morto su quella panchina,sotto i nostri occhi e per colpa dei "like".E noi non siamo stati capaci di difenderlo.Adesso noi che viviamo nella parte fortunata del mondo dovremmo avere almeno la decenza di chiederci che cosa possiamo fare.Continueremo a far finta di non vedere cosa accade sulle tante panchine italiane o siamo ancora in tempo per dare un nuovo senso e altri valori alla nostra vita ?
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