19 settembre 2012

PANNELLA PERCHE' NON FAVELLI ?




E' famoso l'aneddoto che racconta che quando completò la sua famosissima scultura, il "Mosè",Michelangelo,contemplandola e stupito egli stesso tanto era perfetto,per la rabbia gli scaraventò addosso il suo martello esclamando:"Perché non favelli?"
Ecco.La stessa domanda si potrebbe rivolgere ai radicali italiani.Certo.Non è che Bonino e Pannella possano essere considerati,dei Mosè,dei capolavori della politica italiana.Anzi.Negli ultimi periodi stanno realizzando orrende brutture politiche certamente non degne della cultura e tradizione radicale.Ma la domanda va comunque loro posta.Ed è una domanda alla quale bisogna dare risposta serie e chiare,per il rispetto di quelle tradizioni liberali/libertarie/liberiste che essi dicono di rappresentare.E per rispetto di quegli elettori che nei valori liberali ancora si riconoscono.
Ordunque.Il PD,con il quale i Radicali Italiani sono organicamente ed elettoralmente alleati,è impegnato nel dibattito sul tema delle primarie per la scelta del candidato Premier alle prossime elezioni politiche.E su questo tema stanno ogni giorno di più esplodendo i contrasti e le contraddizioni interne ad un Partito Democratico composto dalle più varie anime politiche,culturali,sociali.Con conseguenti contrastanti visioni della società italiana e delle  risposte da dare per la soluzione dei problemi di questo Paese.Ed è forse proprio per questo che in così tanti (troppi) stanno proponendo la propria candidatura alla guida del Partito.Si va da tal Laura Puppato (chi era costei?) al semisconosciuto Pippo Civati.Dal "promesso sposo" Nichi Vendola,all'ex segretario UIL,ex segretario PSI,ex Alleanza Democratica,ex PPI,ex DS e forse anche ex di se stesso,Giorgio Benvenuto.Con il "raddoppio",per giunta,di un altro socialista.Infatti,come se non bastasse Benvenuto,un altro socialista ancora si propone:Riccardo Nencini che è a capo di una "forza" elettorale "addirittura" dello 0,1%.E poi vengono "loro".Bersani e Renzi,i veri e seri candidati delle primarie.Con quest'ultimo,Renzi di Firenze Sindaco,che ha ormai invaso le città e le giornate degli italiani.Con la sua testa che ti spunta da ogni dove e che ti sta addosso in tutte le metropolitane,nelle stazioni ferroviarie,che compare sui manifesti 6x6,quelli alla Berlusconi,per capirci.E ogni giorno ogni giornale e ogni telegiornale non può farsi mancare la sua "esclusiva" intervista al Sindaco fiorentino.Perchè adesso,lui,il Renzi ha tanta necessità di far parlare di sè medesimo.Adesso ha necessità di visibilità politica.Adesso.Come recita il suo slogan.Adesso,non domani o chissa quando.Adesso.Ma a furia di pronunciare sempre le stesse parole ("generazioni", "rinnovamento","rottamazione") un pò di noia la sta pure a far venire il Renzi di Firenze.Solo che "adesso" è un pò "salmonesco" dire queste cose di Renzi di Firenze Sindaco.Non è "politically correct".E forse Matteo si da da fare prima che arrivi il Massimo esponente del PD che invece sostiene il Pierluigi da Bologna.(A proposito,piccola digressione:che singolare,non invidiabile record ha stabilito Bologna.Gran parte del peggio della politica italiana proviene dalle sue mura:leggi alla voce Pierluigi,appunto,ma poi anche Gianfry e Pierferdy).E poi,appunto,c'è,l'altro.C'è Bersani,che è nella confusione più totale.Tra una foto a Vasto e la ricerca di un "vocabolario" (come ha detto in un'intervista a Lucia Annunziata) nel quale scrivere nuove parole e progetti politici.Quali essi siano nessun lo sa (nemmeno lui).
Ora in tutto questo tragicomico contesto non si capisce perchè non si possa "sentire" qualcosa di liberale anche nel centrosinistra.Perchè non si possa vedere una candidatura di un radicale alle primarie per un davvero radicale cambiamento del PD e del Paese.Per buttare a mare (altro che rottamare) veramente e radicalmente tutti le quarentennali facce che continuano a ballare sulle scene della politica italiana.Per aprire un pò la finestra e far entrare un pò di aria liberale/libertaria/liberista anche a sinistra.E allora,per favore:Pannella,favella.

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