Nella Festa dell’Unita’ di Bologna non ci sarà spazio per "lui".Il Sindaco PD di Firenze,Matteo Renzi,rimarrà a casa a vedere in tv-se vorrà-i dibattiti,gli interventi,le discussioni degli "altri" esponenti del "suo" partito,del "suo"PD.
No.Nessun errore,nessuna dimenticanza:“Non vedo come si sarebbe potuto coinvolgerlo in uno dei nostri dibattiti”,ha detto chiaro e tondo Marco Macciantelli,responsabile del programma della Festa,nella conferenza stampa di presentazione della kermesse.
Forse a pochi mesi dalle primarie,sia nazionali per la scelta del premier,sia locali per la scelta dei parlamentari,molti elettori ed esponenti del Pd si aspettavano che la Festa dell’Unità di Bologna si trasformasse,come già capitato in passato,in un’arena di confronto tra i candidati.Niente di tutto questo.“Con tutto il rispetto per il sindaco di Firenze,ha detto ancora Macciantelli,non vedo dibattiti nel nostro programma in cui si sarebbe potuto coinvolgerlo”.
Saranno invece presenti i "soliti noti".Sarà presente il leader del Pd, Pierluigi Bersani, ed anche il sempre giovane "Uolter" Veltroni.E sarà della partita anche Piero Fassino,ultimo segretario Ds e sindaco di Torino.Qualcuno ha chiesto perchè il Sindaco PD di Torino SI' ed il Sindaco PD di Firenze NO.“Abbiamo scelto di chiamare Fassino perché Torino è l’unica città che ha già messo in piedi un Piano strategico metropolitano”,ha spiegato il Macciantelli.
Ecco,appunto.Adesso si spiega la mancata "convocazione" di Renzi.C'è bisogno di discutere di "Un piano strategico metropolitano".Che cosa poteva mai dire Matteo Renzi sul piano strategico metropolitano?Forse avrebbe potuto dire qualcosa sull'assenza di piani programmatici e politici del PD.Ma questo sarebbe stato chiedere troppo.Ma questa è tutta un'altra storia.
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