21 agosto 2012

MEGLIO SINGLE

"Il più bel giorno della vita",si dice,in genere,quando uno si sposa.Almeno,fino a che non è arrivato "lui",fino a che Mario Monti,sia pure per vie traverse ma "presidenziali",non ha messo piede a Palazzo Chigi.Il "bocconiano",infatti,vuole proprio metter il dito tra moglie e marito,e fare il "guardone",per giunta.E così,dopo i controlli sulle pensioni eccedenti i 1000 euro (fatti tramite i suoi amici banchieri,naturalmente) il bocconiano vuole sapere tutto,ma proprio tutto sul "giorno più bello della vita" ed ha sguinzagliato la Guardia di Finanza in tutta Italia in una lotta all'evasione "matrimoniale",alla "eversione matrimoniale".E peggio per chi ha avuto l'infelice idea di sposarsi nell'era Monti.Gli agenti della finanza faranno una lotta senza quartiere,intrufolandosi in ogni angolo,guarderanno sotto ogni lenzuolo per scoprire le violazioni delle diverse attività che ruotano intorno all'industria matrimonio.Dal fioraio al ristoratore,dal pasticciere al gioielliere,ma pure il titolare dell'agenzia di viaggio o della tipografia delle partecipazioni.E così numerose coppie di sposi,unite in matrimonio da pochi mesi come da anni,alcune addirittura già separate,hanno ricevuto il questionario della guardia di finanza in cui gli viene chiesto di riportare dettagliatamente le spese sostenute in occasione delle nozze,con allegate ricevute fiscali,ovvio.Viene chiesto alle giovani coppie di indicare dove hanno organizzato il ricevimento nuziale e la spesa.E magari dove e quando hanno trascorso la prima notte di nozze.Ed il suo..... "esito".
La serie di domande prosegue poi con la richiesta di "delucidazioni" sugli addobbi floreali,il servizio fotografico e il noleggio dell'auto.Le fiamme gialle vogliono sapere tutto,ma proprio tutto.Anche dove e quando sono stati acquistati l'abito della sposa e i suoi accessori,le fedi nuziali,le partecipazioni e le bomboniere.E perfino la torta.L'obiettivo dei finanzieri è scovare gli evasori attraverso i controlli incrociati.
Ed allora,cari sposini datevi da fare.Tirate fuori le ricevute dei pagamenti.E compilate e restituite,completo in ogni sua parte,il questionario che vi ha notificato la guardia di finanza.Questionario,che così come accaduto in molti casi,è stato notificato in casa delle coppie personalmente dagli stessi militari (magari mentre gli sposini erano "in tutt'altre faccende affaccendati").E se non siete stati precisi,cari sposini,o volete fare i "furbi" (ah,già,no.Questa parola non si deve usare:lo ha ordinato da Rimini il "capoccione" di Palazzo Chigi)peggio per voi.La mancata restituzione del questionario,ma anche le risposte incomplete o non veritiere,comportano una sanzione amministrativa che può variare da 258 euro fino a oltre 2mila.Con i documenti e le ricevute fiscali alla mano ricevute dagli sposi,la guardia di finanza passerà in rassegna tutte le attività commerciali indicate dagli sposini.I conti di ristoranti,fioristi,gioiellerie,pasticcerie,sartorie e agenzie di viaggio verranno spulciati per vedere se vi è corrispondenza tra le parole delle coppie e le dichiarazioni al fisco dei vari esercenti.
E allora davvero tanti auguri e buona fortuna ragazzi.Che il Fisco ve la mandi buona.Siete stati cocciuti?Avete voluto sposarvi?E queste le conseguenze.Con questo governo è meglio rimanere "single".O rimanere asseragliato in casa,da mamma e papà,a fare i "bamboccioni",Credete a me. 

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