19 agosto 2023

QUESTO DISGRAZIATO, BELLISSIMO PAESE




La matematica non é un'opinione e difronte a certi numeri non puoi girarci attorno.E se poi i numeri in materia di sbarchi e immigrazione sono quelli forniti direttamente dal Ministero dell'Interno,non si può nemmeno stare a fare chissà quali interpretazioni o a prendersela con le "speculazioni" da parte delle opposizioni.Difronte ai quei numeri é lampante che le politiche del governo Meloni in materia di immigrazione sono un clamoroso disastro e un fiasco totale.

I dati forniti dal Ministero dell'Interno dicono infatti che  dal primo gennaio di quest'anno a Ferragosto sono sbarcati nel nostro Paese oltre 100 mila migranti,con un aumento del 107% rispetto ai 49mila di tutto l'anno scorso.Ecco,questi sono i numeri che attestano il totale fallimento del governo Meloni in materia di flussi migratori.E i dati appaiono ancor più significativi se si pensa che proprio la questione migratoria era stata messa in cima alla lista di promesse fatte dalla destra in campagna elettorale con quei beceri slogan tipo "blocchi navali" oppure:attenta Europa che ora "la pacchia è finita".

Nessun governo,negli ultimi 6 anni,ha fatto peggio di Meloni in quanto a sbarchi.Né Gentiloni,né Conte,né Mario Draghi,il quale,nello stesso momento,ha dovuto fronteggiare anche qualche altro "problemino" come la pandemia,le vaccinazioni e la guerra in Ucraina.

In verità la premier qualcosa  lo ha  fatto,usando le buone e le cattive.Dapprima ha usato le cattive,i toni duri,la faccia feroce,gli atteggiamenti,cioé,tipici della cultura e delle politiche della destra,tutta legge e ordine.Così arrivarono i decreti contro le navi Ong,a cui venne impedito il soccorso in mare ai migranti;poi ci fu la tragedia di Cutro,a cui seguì le polemiche con Macron con la falsa propaganda sul "cambio di passo" in Europa e la narrativa secondo cui adesso "finalmente l’Italia conta".

Come poi quella fase "cattivista" è andata a finire é ben noto.E' cominciata allora la fase "buonista" della Premier,quella dell'approccio più dialogante con l'Europa,della quale la Meloni,nonostante il suo becero sovranismo elettoralistico,ha capito bene di non poter fare a meno.

Son cominciati,così,i "piani Mattei" per blandire e compiacere le dittature nordafricane con paccottate di soldi elargiti dalla tanto detestata Europa.La Premier ha così cercato di concludere accordi in Nordafrica(soprattutto col dittatore tunisino Saied)per fermare le partenze.Ogni volta quegli accordi erano descritti come un trionfo diplomatico,ogni volta é seguito il niente più totale.Sono stati talmente un fallimento quei presunti accordi,che il governo italiano é stato costretto perfino a chiedere  una mano alle navi Ong per fermare la strage nel Mediterraneo.

Naturalmente il fenomeno migratorio é complesso e problematico da affrontare.Ma questa,più che un esimente é un aggravante nel comportamento della Meloni.Perché la colpa maggiore della presidente del Consiglio è stata quella di aver mentito agli elettori,proponendo soluzioni demagogiche,violente e populiste, cavalcandone gli umori peggiori,affermando che se la situazione dell'immigrazione in Italia era così grave era perché chi governava prima di lei era "complice" o amico degli scafisti.Alcune centinaia di migliaia di sbarchi dopo,la Meloni ha dovuto prendere atto(anche non dicendolo)che le cose stavano diversamente da come lei le raccontava quand'era all'opposizione.

La verità é che non si possono avere ruoli diversi a seconda se si sia al governo o all'opposizione.Bisogna avere,sempre e comunque,il senso dello Stato ed avere la responsabilità di "governare" il Paese anche stando all'opposizione.E' un percorso obbligato e nessuno può sottrarsi a questa prova.Nemmeno quelle forze che ora sono passate all'opposizione e inveiscono demagogicamente contro la destra di governo.Del resto c'erano già stati esempi in questo senso.Il più eclatante é stato quello dei Cinquestelle.Prima della loro vittoria alle politiche del 2018,avevano promesso la chiusura dell'Ilva e della Tav:una volta al governo,però,non hanno potuto più metter piede né a Taranto né in Val di Susa per il tradimento di quelle promesse.

E la verità é anche che l'Italia non ha(più)una classe politica e dirigente che sappia guardare ai reali bisogni della gente.Si vive di propaganda,proclami e sondaggi e la Politica(con la maiuscola)e il senso dello Stato sono oggi parole sconosciute in questo nostro disgraziato eppur bellissimo Paese.

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