25 novembre 2013

L'ULTIMO COMUNISTA

Pasquale Chessa, ''Diventare Presidente della Repubblica rende uomini politici migliori'' Pasquale Chessa, L'ultimo comunista, Giorgio Napolitano, Franco Marini, Presidente della Repubblica, lettura, libri libreriamo.it - recensioni libri
Certo,è difficile stabilire chi,tra Oscar Luigi Scalfaro e Giorgio Napolitano,sia stato tra i peggiori Presidenti della Repubblica.Sicuro è che il comunista Giorgio Napolitano sta facendo di tutto per aggiudicarsi la palma di "miglior" peggiore.Ma insomma,cosa mai starà poi facendo Napolitano?Mah,niente di che per uno che viene dalla tradizione comunista(mai veramente da lui abiurata).Ha "semplicemente" fatto scempio del sistema istituzionale italiano.Ha "solo" stravolto la Costituzione per imporre,di fatto,una Repubblica presidenziale autoattribuendosi il potere esecutivo di capo del governo,commissariando il Parlamento e sospendendo la democrazia sostanziale.Piccolo particolare:Napolitano non è mai divenuto Presidente in quanto eletto dal popolo,come avviene nelle Repubbliche presidenziali.E' stato invece designato da un Parlamento di designati,eletti senza voto di preferenza.Eppure la Carta Costituzionale(che in mano a Napolitano è diventata carta straccia)dice che l'Italia è una Repubblica parlamentare ed in essa il Presidente rappresenta l'unità nazionale.Punto.L'agire di Napolitano,invece,è stata una continua prevaricazione sulle altre istituzioni.Come fece nel novembre 2011,per esempio,quando costrinse Berlusconi a dimettersi dalla guida del governo,senza un voto di sfiducia del Parlamento e con la complicità dei poteri finanziari internazionali,della magistratura e della sinistra politica italiana,e del solito fronte dell'informazione asservito ai poteri della grande imprenditoria.Un sistema scientificamente organizzato,che manipolò ad arte la borsa,provocando innalzamento dello spread e la caduta dei titoli della Fininvest e di Mediaset presentando un ultimatum inaccettabile pena l'implosione del fronte interno.E fatto fuori Berlusconi,Napolitano impose come Premier Mario Monti,uomo di fiducia di Goldman Sachs,Moody's,Gruppo Bilderberg e della Commissione Trilaterale e graditissimo alla Merkel.Ed in tal modo  Napolitano "sospese" la democrazia italiana e cominciò ad operare come un monarca assoluto.Una mano a capire il"caso" Napolitano ce la dà Pasquale Chessa il quale nel suo libro “L’ultimo comunista” propone un’interpretazione completa dell’operato di Napolitano che ha assunto poteri inimmaginabili per un Capo di Stato italiano.Nel suo libro Chessa parla delle esternazioni e delle manovre di Napolitano uomo delle istituzioni.Oggi,come Capo dello Stato,ha "imposto" la linea delle “larghe intese”,ma nel 1994 non appariva affatto ben disposto nei confronti di Berlusconi.Così infatti scriveva Napolitano nel libro:“Una transizione incompiuta?”: [...la politica di Berlusconi...]è la "conduzione aziendale combinata con gli strumenti della persuasione pubblicitaria […] Questa è la politica dell’antipolitica”.Di più.Chessa sottolinea come Napolitano abbia più volte messo in campo stratagemmi e manovre per ostacolare il governo Berlusconi,come la promulgazione di leggi "con monito" e  “una sorta di sabotaggio politico organizzato attraverso sommerse procedure che non lasciano tracce ma che si possono dedurre e intuire dai risultati.Fra moniti,suggerimenti,correzioni e rinvii,sono molti le leggi che svaniscono nelle pieghe delle procedure.Tutti strumenti,dice Chessa,“che ha usato con scaltrezza da vero,ultimo comunista”.
In tutti questi anni di presidenza,Napolitano è sempre uscito dall'ambito delle sue prerogative e ha prevaricato sulle altre istituzioni.Ma quando le altre istituzioni gli hanno chiesto di render conto delle sue telefonate con Mancino o lo hanno chiamato in giudizio per la trattativa Stato-mafia lui s'è rifiutato di rispondere."Non ci sta"lui a dar conto del proprio operato.Come fece quell'altro,come fece Oscar Luigi Scalfaro....


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