20 novembre 2013

LE MANI SULLA CITTA'


E adesso che l'inferno d'acqua si allontana lentamente dalla Sardegna,lasciando una lunga scia di disastri,tragedie e morte,adesso che,come da previsioni,questa valanga portatrice di sciagure si avvicina minacciosamente verso la Campania e la Calabria,adesso tornano alla memoria le parole di Giustino Fortunato che nel 1904 (sì,nel 1904)definì l'Italia "uno sfasciume pendulo sul mare"per descrivere il territorio italiano,bello nel suo paesaggio,quanto precario e delicato nel suo equilibrio idrogeologico.Sì"Sfasciume pendulo sul mare"è l'Italia,quella Meridionale,in particolare.E temi,e tremi all'idea di quello che potrà succedere sapendo che la Calabria è,tra le Regioni italiane,quello con il più alto stato di dissesto idreogeologico.E temi e tremi all'idea di rivedere le scene della Sardegna,ma anche le scene tante,troppe volte viste in tante,troppe parti d'Italia.Le scene dell'Irpinia e della Basilicata,del Friuli e della Sicilia,dell'Aquila e di Sarno.Sì,perchè non ci sono regioni indenni in Italia da queste tristi avvenimenti,perché diffusa per tutto il territorio nazionale è questa "fatale occorrenza" (fragilità).
Ed ogni volta che Uomo e Natura vanno in conflitto,ogni volta che di nuovo vedi lo strazio dei cuori difronte alla Morte venuta da lassù,ogni volta che vedi quei visi di donne,di bambini,sfregiati dal dolore con urla che s'innalzano veso il Cielo,chiedendo "perchè"?Ogni volta che tra pianti disperati ancora si cerca,ancora si spera di trovare qualcuno, qualcosa,ma anche si cerca di ritrovare la vita di "prima",la vita che fu,che mai sarà più,ecco quando vedi tutto questo subito accorre la solita domanda:"CHI doveva fare ma non ha fatto?".Già.Chi è quel CHI ?
"Lo Stato è assente,le Istituzioni non ci sono" è la prima risposta.Ed è certamente vero.Troppo impegnati in scissioni,decadenze,primarie sono i partiti che lo Stato dovrebbero invece "costruire",che per la gente dovrebbero fare "P"olitica e non "p"olitica.Ma la politica di "questi" partiti è ancora e sempre quella delle Casse per il Mezzogiorno e dei 100 altri enti che,con finanziamenti a pioggia,hanno determinato la degenerazione della società,l'espansione del clientelismo,la logica della spartizione dei sussidi e dei favori,il familismo amorale.
Ed in quel CHI ci sono anche quei Sindaci,quegli amministratori locali che ora,difronte alle telecamere,gridano:"Nessuno ci aveva avvertito".Ma loro,gli "inavvertiti" quand'è che NON hanno concesso,per clientele politiche nel migliore dei casi,licenze a costruire proprio lì,dove adesso è passata la tragedia?
Ma anche i cittadini ci sono in quel CHI.Perchè anche i cittadini hanno offeso il proprio territorio,anche loro hanno determinato la sciagura,per cercare un proprio vantaggio personale o per la propria cricca,rivolgendosi a quei politici interessati esclusivamente alla ricerca del voto clientelare,disposti a soddisfare le scellerate richieste dei cittadini spesso lanciati in assurdi piani di costruzione e di cementificazione selvaggia.
Sì.Tutti ci sono,tutti ci siamo in quel CHI ?Tutti abbiamo messo "le mani sulla città"

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