08 dicembre 2024

POTERE E INFORMAZIONE





L'avvento dei social ha reso ancor più centrale il tema del controllo dell’informazione  nel dibattito politico e sociale.Tra i protagonisti di questo dibattito c’è di sicuro Elon Musk, l'imprenditore sudafricana,naturalizzato americano,al quale vanno sicuramente riconosciute capacità visionarie e innovative;un uomo che ha saputo cambiare radicalmente settori come l’automobile e l’aerospazio con il primo viaggio spaziale privato.Purtuttavia egli resta un soggetto controverso e discusso,anche per via dell'estensione dei suoi interessi privati ben oltre il mondo tecnologico:Musk,infatti,è entrato nel mondo dell'informazione e della comunicazione di massa con l'acquisizione della piattaforma social Twitter (ora X)e lo ha fatto in un modo da sollevare problematiche fondamentali sulla libertà di stampa e sull’imparzialità delle notizie.Ancor più ne solleverà adesso,essendo Musk entrato a far parte nella nuova amministrazione americana dal neo Presidente degli USA,Trump.

E' proprio il ruolo di un privato con una formidabile e incredibile potenza economica come quella di Musk a porre domande sulla sua influenza sull'informazione e sui media.Quando un uomo con simile potere(si calcola che la sua ricchezza sia pari al PIL del Portogallo)decide di assumere il controllo di una delle piattaforme social più importanti al mondo,ci troviamo inevitabilmente davanti a una grande criticità per l’informazione globale ma anche per la stessa democrazia.La promessa di Musk era quella di fare di X una “piazza digitale” dove la libertà di parola fosse al centro e dove tutti potessero esprimersi liberamente.La realtà è tutt'affatto diversa e rivela uno scenario più preoccupante che ha alla base il rapporto tra potere economico e media:sommare potere economico e potere mediatico(e ora con Trump anche politico)non può che distorcere il processo democratico.Per i social,poi,c'è di più:essi somigliano a una piazza, dove in teoria chiunque ha diritto di parola, ma col proprietario della piazza(Elon Musk nella fattispecie)che si riserva di decidere a chi dare un megafono e a chi no,chi mettere su un piedistallo e chi distruggere,cosa enfatizzare e cosa sminuire(se non proibire del tutto).Così l'acquisizione di X e la costruzione di quella "Agorà digitale" si è rivelato essere solo un controllo sui fruitori del web e una loro manipolazione mediatica,economica e politica.Una piattaforma controllata da dove  filtrare l’informazione a sua discrezione.

La libertà di parola,invece,è concetto cruciale per una democrazia,riguarda l'essenza stessa di uno stato di diritto,e perciò quando una singola persona può influenzare o "indirizzare" i criteri con cui le informazioni vengono presentate,si rischia di creare un controllo dell’informazione davvero preoccupante.In un sistema democratico sano una stampa libera ha il fondamentale compito di vigilare sull'operato di tutti i poteri dello Stato ma anche di indagare sui rapporti tra questi e interessi economici e politici non trasparenti se non addirittura torbidi.Senza una stampa libera non sarebbero certo stati scoperti grandi scandali politico-economici come il Watergate negli USA o "Mani Pulite" o la "P2" in Italia. 

Quando perciò i mezzi di informazione vengono controllati da miliardari con forti interessi personali ed economici,come nel caso di Musk,il rischio che questo accada è più che una eventualità.Il rischio è che le informazioni pubblicate su X siano pesantemente condizionate e falsamente deviate.

E' da qui che si vede quanta importanza abbia un giornalismo indipendente,non condizionato da influenze economico-politiche.Nelle vie e nelle piazze del web è facile diffondere in maniera sottile,subdola e tendenziosa menzogne e fake news,e coloro che possiedono(non sempre in maniera trasparente)mezzi di diffusione di informazioni come i media tradizionali o i social,acquisiscono una potenza devastante e potenzialmente deviante negli scenari politici ed economici globali ma anche soltanto di una singola Nazione.Il rischio è che,concentrando la proprietà dei mezzi di comunicazione nelle mani di pochi individui, venga messa in pericolo la capacità della stampa di agire come forza di controllo sul potere,sia politico che economico.

Solo un giornalismo veramente libero, sostenuto da principi di trasparenza e indipendenza, può garantire una visione della realtà che non sia distorta dagli interessi di una minoranza.Ma è anche essenziale che gli utenti siano consapevoli delle fonti delle loro informazioni e che cerchino sempre di verificarle attraverso fonti molteplici e autorevoli. Un atteggiamento critico e una ricerca attiva di notizie affidabili possono fare la differenza, aiutando a contrastare la diffusione di disinformazione e a mantenere vivo lo spirito della democrazia.In un mondo in cui l’informazione viaggia alla velocità della luce diventa fondamentale che i lettori siano consapevoli delle loro scelte informative e delle loro fonti.Perchè il controllo dell’informazione non è solo una questione di libertà individuale, ma rappresenta un pilastro fondamentale per il funzionamento di una società democratica. Se la libertà di espressione e la pluralità delle opinioni vengono assoggettate al profitto o all’influenza di pochi,si rischiano di compromettere i valori stessi della democrazia.

L’evoluzione del panorama mediatico offre una grande opportunità per costruire interazioni tra i media tradizionali e le nuove piattaforme. Il giornalismo classico può trarre vantaggio dall’immediatezza dei social media, e le piattaforme digitali possono offrire uno spazio non viziato da fake,per la discussione e l’analisi. Tuttavia questa combinazione richiede un compromesso, in cui l’integrità dell’informazione e la ricerca della verità rimangono prioritarie rispetto alla velocità e alla spettacolarizzazione.

Come diceva Thomas Jefferson,che fu Presidente degli Stati Uniti,se dovessi scegliere tra un governo senza giornali e giornali senza governo,non esiterei un momento a scegliere quest’ultimo“.

Questo principio resta valido ancora oggi: il giornalismo libero e indipendente è essenziale per una società che voglia considerarsi libera. In un momento storico in cui figure come Elon Musk influenzano profondamente l’opinione pubblica, va salvaguardata l’integrità etica di una informazione non asservita a potentati politico-economici per assicurare un giornalismo capace di riportare la verità,controllando gli abusi e le pressioni dei potenti.Solo così potremo costruire un futuro in cui la libertà di stampa e il diritto a essere informati rimangano saldamente radicati in una società liberaldemocratica.

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