05 febbraio 2024

ED E' FEBBRAIO

 








Febbraio. Prender l’inchiostro e piangere!
Scrivere di Febbraio a singhiozzi,
finché il tempo piovoso scrosciante
brucia come una fosca primavera.

Prendere una carrozza. Per sei soldi
fra scampanio e stridere di ruote
recarsi là dove la pioggia torrenziale
strepita più che lacrime ed inchiostro.

Dove, come pere incenerite,
dagli alberi mille cornacchie
cadranno nelle pozze rovesciando
una secca mestizia sul fondo degli occhi.

Nereggiano di sotto gli spazi disgelati,
e il vento e solcato dai gridi,
e quanto più a caso, tanto più esattamente
si compongono i versi a singhiozzi.


Sembra ieri Natale,ed invece è già febbraio.E a febbraio nacque a Mosca,il giorno 10 dell'anno 1890,il grande poeta russo Boris Pasternak,Premio Nobel per la Letteratura nel 1958.Forse oggi ricordiamo Pasternak per il suo immenso romanzo "Il Dottor Zivago",capolavoro della letteratura mondiale di ogni tempo.Eppure e nonostante la grandezza di "Zivago",Pasternak rimane soprattutto un poeta,il poeta del quale l'altra grande scrittrice russa Anna Achmatova(sopra nella foto e nel dipinto che ne fece il pittore ebreo russo Nathan Altman)diceva essere:"un poeta magico, un poeta divino,uno dei grandi poeti della terra russa".

Proprio sul mese di febbraio Pasternak compose la poesia che prese,il nome di “Febbraio”,il cui testo è sopra riportato.

Leggendola sembra sentirsi la pioggia cadere addosso, con il lento sgocciolio che cade dal cielo senza sosta e penetra nell’anima,tramutandosi in singhiozzo e pianto.Così come la pioggia trasfigura i contorni delle cose,sbiadendoli, offuscandoli o rendendoli più cupi,allo stesso modo Pasternak conduce il lettore in un’alterata visione del vero dove il mondo diviene specchio riflesso della realtà interiore, estrema sintesi di una pena dell’anima.

“Febbraio” racconta di come il cambiare delle stagioni influisca sulle emozioni dell'Uomo.In questo caso febbraio,in pieno inverno,con quella pioggia incessante e quel freddo che è freddo corporeo ma anche dell'anima,che incupisce il cuore e infonde nello scrittore tristezza che si rispecchia poi anche nell’attività stessa della scrittura che risulta più difficile e tormentata:“si compongono i versi a singhiozzi”.

La poetica di Pasternak è molto particolare perché mescola emozioni e natura, elementi molto sentiti dallo scrittore che riesce a comporre poesie incredibilmente coinvolgenti. Nella poesia “Febbraio” ci si può immergere nello stato psicofisico che si crea quando le emozioni si uniscono all’ambiente esterno. Un connubio fatto di sensazioni che entrano o meno in sintonia con le stagioni condizionando la nostra vita quotidiana.

La tormentata scrittura del poeta in questa poesia non è soltanto nella tristezza del poeta sul quale influisce la cupezza del clima della stagione ma è,più in generale,l'espressione del sentimento di una umanità confusa e angosciata che non sa dare un senso a ciò che sta facendo.

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