06 dicembre 2023

SAN NICOLA E SANTA KLAUS






Il 6 dicembre la Chiesa ricorda San Nicola di Bari.Nella storia,nella cultura,nelle tradizioni e religioni di ogni parte del mondo nessuna figura di Santo,più di quella di San Nicola(del quale il 6 dicembre cade la ricorrenza essendo Egli morto in questo giorno nel 343 dopo Cristo)è tanto amata e venerata,sia da cattolici che ortodossi(nella Chiesa ortodossa russa,dove è venerato in maniera straordinaria,san Nicola è spesso la terza icona insieme a Cristo ed a Maria col Bambino nell'iconostasi delle chiese).Le Sue Reliquie sono ancora oggi contese tra Bari,dove Esse sono conservate,e la Turchia che ne chiede la restituzione dopo che furono trafugate nel 1087 dalla città turca di Myra(della quale fu Vescovo) da parte di alcuni marinai baresi.

L'icona che di San Nicola abbiamo è il bastone pastorale,simbolo dell'episcopato,e tre sacchetti di monete,o anche tre palle d'oro,queste in relazione alla leggenda della dote concessa a tre fanciulle. Tradizionalmente viene quindi rappresentato vestito da vescovo con mitra e pastorale.

Anche qui nel Sannio il culto di San Nicola é diffuso in molti paesi.E lo è anche a Montesarchio,il paese dove vivo e del quale anzi il Santo è patrono.Nel "Catalogus Baronum"(elenco di tutti i feudatari del Regno di Sicilia e dei loro possedimenti compilato dai Normanni dopo la conquista dell'Italia meridionale)viene citata Monte Sarculo,suddivisa in due piccoli feudi:uno concesso a un uomo del posto,noto come Roberto da Montesarchio,l’altro, invece,a Leo de Baro,ossia Leone di Bari.Quest'ultimo raggiunse  con Maione,preposito dell’abbazia di San Modesto di Benevento  un accordo,con il quale ebbe il possesso di una terra situata in Valle Caudina(Montesarchio,appunto)appartenente al monastero beneventano.È grazie a Leo,quindi,se il culto di San Nicola si diffuse a Montesarchio, tanto che è qui presente un’abbazia(foto sotto)dedicata proprio al Santo



L'Abbazia si trova nel centro storico e fu edificata fra il XII e il XIII secolo,ma nei secoli ha più volte  subito rimaneggiamenti e ristrutturazioni.Ha una facciata in stile romanico,sovrastata da una nicchia che un tempo era affrescata.

San Nicola é così popolare,da riuscire a saldare non solo la fede crisitana con quella ortodossa,ma anche la tradizione religiosa con quella laica.E' a Lui che si ispira,infatti,la figura di Babbo Natale.
Il motivo è forse da ricercare in una leggenda,secondo la quale il Santo venne a sapere di tre fanciulle povere che il padre avrebbe fatto prostituire perchè non aveva i soldi per farle sposare.Per tre notti Nicola getta loro,attraverso la finestra aperta, altrettanti sacchi d’oro, divenuti nell’icografia del santo le tre palle che lo accompagnano.Secondo un'altra leggenda salvò tre fanciulli dalla fame,regalando loro delle mele.E' per questo che nel Medioevo si diffuse l'usanza dello scambio di doni il 6 dicembre,nel giorno di San Nicola.

La figura di Santa Claus nasce attravero una sorta di traslitterazione da "Sinterklaas",che è il nome olandese di San Nicola.Che si tratti del santo è evidenziato dal fatto che gli abiti tradizionali di Sinterklaas sono proprio quelli di un vescovo, ovvero una mitra rossa con una croce dorata e un pastorale.E furono proprio i coloni olandesi a portare il culto del santo a New Amsterdam, che,con la successiva dominazione inglese,diventerà New York.

Così San Nicola divenne Babbo Natale.Una “scristianizzazione”, se vogliamo,ma che al contempo dà l’idea della sua grande popolarità.Nei primi decenni del 1800 San Nicolaus (da cui Santa Claus)divenne il Babbo Natale che tutti conosciamo grazie a una poesia dello scrittore americano Clement Clarke Moore,"A Visit from Saint Nicholas",trasformata poi anche in una delle canzoni più tipiche del Natale,cantata da Louis Armstrong,Bob Dylan,Aretha Franklin e The Platters.



Una delle sue rappresentazioni più note è quella legata alla pubblicità della famosa bibita americana Coca Cola che debuttò nel 1931 e nacque dalla penna dell’illustratore Haddon Sundblom,che mise insieme i ricordi di San Nicola e il personaggio dello “spirito del Natale presente”,descritto da Charles Dickens nel racconto Canto di Natale.


Il rapporto speciale col mondo dell’infanzia è forse il maggior lascito di San Nicola al mondo contemporaneo,sia pure avvalendosi dell' "apporto" di Santa Claus.D’altra parte,é evidente come il grande Vescovo di Myra abbia attraversato epoche,culture e forme di fruizione molto diverse tra loro,suscitando sempre tanta venerazione in individui ed interi popoli,indipendentemente dalle affiliazioni confessionali.
Questo carattere di universalità e tale inedita capacità di adattamento a contesti differenti rendono potente ed eccezionale la figura di Nicola,un santo insofferente a confini,come quel mare su cui tanto spesso si manifestò,ed operò miracoli.

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