28 maggio 2023

MEGLIO SVEGLIARSI





Le immagini dell'alluvione in Emilia Romagna,se viste dall'alto con le riprese dei droni o a bordo di elicotteri,sembrano moltiplicare il loro impatto emozionale e ti rendi ancor più conto che immane catastrofe ha causato la pioggia caduta per giorni.Proprio quella pioggia da tanto tempo attesa a causa della siccità.Già,la pioggia.E ti vengono a mente i versi che sulla pioggia hanno scritto tanti poeti:Leopardi,ad esempio("La quiete dopo la tempesta")o D'Annunzio("La pioggia nel pineto")o Pirandello("Pioggia d'aprile")o Quasimodo("Già la pioggia é con noi").E ti ricordi anche certi proverbi antichi:"Acqua che scorre non porta veleno".Oppure:"Aprile piovoso fa il maggio grazioso"."Quattro aprilante,giorni quaranta".E invece altro che maggio grazioso,altro che acque che non portano veleno.Le acque che hanno sommerso l'Emilia adesso velenose lo sono davvero,tanto che la gente é costretta a lasciare le proprie case.

Già,i proverbi antichi.Quelli dei nostri nonni.Ma ai tempi dei nostri nonni i fossi,i letti dei fiumi,delle rive,dei torrenti erano sempre tenuti puliti.Oggi,invece,ogni cura é assente tra mille rimpalli di responsabilità di comuni,stato e regioni.Eppure se vogliamo "comprendere" davvero la tragedia emiliana,che poi é solo l'ultima e più eclatante delle tante tragedie geomorfologiche italiane,dobbiamo dire anche altro e di più.Non solo la(mancata)pulizia degli alvei.Dobbiamo dire,ad esempio,dei boschi bruciati dolosamente per favorire speculazioni edilizie o parlare delle costruzioni sui bordi o addirittura sopra i letti dei torrenti.Se pensiamo a questo,forse la comprendiamo davvero la tragedia romagnola.Anche se poi tante,troppe volte,tra alluvioni e terremoti,abbiamo detto che sì,questa volta l'avevamo capita la lezione che la Natura ci dava,salvo poi scordarla il giorno dopo.

C'era però chi già 50 anni fa tutto questo l'aveva già compreso e lo aveva detto:era un certo Pier Paolo Pasolini,che nelle sue "Lettere luterane",metteva in mora la classe dirigente italiana imputandole:

"distruzione paesaggistica e urbanistica dell’Italia,responsabilità della degradazione antropologica degli italiani(....)responsabilità della condizione paurosa delle scuole, degli ospedali e di ogni opera pubblica primaria,responsabilità dell’abbandono “selvaggio” delle campagne,responsabilità “selvaggia” della cultura di massa e dei mass media, responsabilità della stupidità delittuosa della televisione

Sì,anche la TV.E anzi,rispetto ai tempi di Pasolini,la televisione di oggi é ancora più stupida,delittuosa e cattiva.Lo é stata nei giorni della pandemia,quando dava voce a sguaiati negazionisti no vax e no green pass.E lo é anche oggi,con imbecilli negazionismi ambientalisti di certuni giornalisti,come quello di tal Mario Giordano,che in una trasmissione su Rete4,schernendo una giovane attivista dell'associazione ambientalista Ultima generazione,sosteneva tesi negazioniste sul cambiamento climatico.Ma insinuare anche solo un’ipotesi negazionista dei cambiamenti climatici significa non aver compreso nulla.Ecco,appunto,anche qui é questione di "comprensione".Perché forse la comprensione di quanto sta accadendo in Italia é anche un fatto generazionale,avvertito più dai ragazzi di "Fridays for future" o da quelli di "Ultima Generazione"(molto evocativo il nome che si son dati),che da negazionisti tipo Giordano o da quella politica culturalmente rozza e insensibile alle problematiche ambientaliste;quella politica per la quale il dramma dell'Emilia é dovuto "solo" ad un'alluvione e non ai cambiamenti climatici.
Pasolini profetizzava questo nostro tragico presente da Roma,dalla grande città che allora viveva la società dei consumi.Ma in fondo la società dei consumi é ancora la stessa di oggi.Di questa società dei consumi le generazioni,almeno quelle fino agli anni '80,in fondo ne hanno goduto senza pensare alle generazioni future.Noi,generazione "Boomers",siamo delle generazioni nate e cresciute nel “paese dei balocchi”.Abbiamo goduto dei nostri "privilegi" dandoli più o meno per scontati.Abbiamo vissuto dentro gabbie comode e dorate:ed ora é difficile  per noi che dentro queste vite abbiamo vissuto,comprendere quello che questi ragazzi,queste nuove generazioni ci stanno dicendo.Molto più comodo rifugiarsi nella convinzione che tanto passerà e che questi eventi,come quello dell'Emilia Romagna,in fondo sono ancora eccezionali.Ed é per questo forse che quei ragazzi di "Ultima Generazione" ci appaiono fastidiosi,perché ci richiamano alla realtà,ci dicono che l'aria é cambiata.In senso letterale,non figurato.
Noi "Boomers",magari possiamo pensare che sia ancora tutto un sogno e che al risveglio ogni cosa torni com'era "prima",ma non è così.Finchè l'economia delle montagne,delle campagne e dei borghi é stata aiutata e sostenuta,le acque erano governate,il loro eccesso previsto e mitigato.Le montagne e le campagne,ora svuotate e abbandonate di gente,come diceva Pasolini,sono tuttora una ferita aperta per tutto il paese,dalla Liguria,alle Marche,dalla Campania alla Calabria.Perché se 120 anni fa Giustino Fortunato parlava della Calabria come "sfasciume pendulo sul mare",in realtà tale é un pò tutta l'Italia.E allora meglio svegliarsi;perché non servirà a niente girarsi dall’altra parte,perchè non sarà più come "prima".

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