06 marzo 2023

ESSERCI O NON ESSERCI







Lui, il Presidente Sergio Mattarella a Crotone c'era.C'é andato per rendere omaggio alle vittime della strage dei migranti avvenuta vicino le coste della Calabria.Davanti alle bare bianche di quei corpicini con le targhette dei loro nomi o con i macabri codici di esseri umani non identificati,il Presidente,per l’ennesima volta ha dovuto porre rimedio,con il suo carisma,a uno Stato ridicolo,che si vanta di essere la 7° potenza industriale del mondo ma che poi non riesce a salvare una barca con quel suo carico di umanità.
Sì,a Crotone,davanti a quelle bare,Mattarella c'era ed in lui si è stagliata la solitudine di una istituzione,che ha ancora la consapevolezza di rappresentare uno Stato civile e solidale.Ma se quell'Istituzione a Crotone era l'unica ad esserci,intorno a essa,intorno al Presidente la gente si é riconosciuta,perché ha capito il valore dell'esserci e del non esserci in certe circostanze.Mattarella a Crotone c'era ed é perciò che solo a lui sono andati gli applausi e le richieste di "giustizia" della gente.A non esserci,invece,sono state le altre Istituzioni dello Stato,come i Presidenti delle Camere,per esempio,e tantomeno il Governo che a Crotone non ha avuto la sensibilità o il coraggio di andarci. 
Come in altri momenti,il Capo dello Stato ha avvertito la necessità di colmare quel vuoto.E' stato in silenzio il Presidente davanti a quelle bare.Eppure quel silenzio tante parole ha saputo dire.I Ministri,invece,hanno balbettato qualcosa o hanno taciuto,e se hanno parlato hanno detto cose vergognose ed indecenti come quelle che ha detto il Ministro Piantedosi("la disperazione non giustifica le partenze dei migranti").Questo oggi accade perché c'é un Governo che vive solo sui proclami e sull'ideologia,soprattutto sulla questione dei migranti,come già s'é visto con il decreto contro le ONG.
Ora,come sempre,nessuno ammette le proprie responsabilità,sperando poi che il passar del tempo e il dilatarsi della memoria tutto copra e soffochi,anche "quelle" grida disperate che venivano da quella barca spezzata nel mare in tempesta.Questa é la tattica del governo:evitare autocritiche,non ammettere colpe e nemmeno interrogarsi su cosa sia successo quella notte,come invece avverrebbe in qualsiasi Stato civile.Da quella maledetta domenica,invece,ogni giorno crescono nuovi dubbi e domande sulle responsabilità di chi doveva agire per salvare quelle vite.La verità,però,é molto più semplice.Quel dramma c'é stato perché le regole d'intervento sono state cambiate dal governo gialloverde del 2018 con i c.d. "decreti-sicurezza".Con quei decreti,cioé,si è distinto tra "interventi di polizia" e "interventi di soccorso" e così la Guardia Costiera(competente per il soccorso e con navi più potenti)non é uscita per salvare quei poveracci.Ma in un Paese civile un “pasticcio” di  questo tipo semplicemente non è ammissibile. Sul perché non sia intervenuta la Guardia costiera ha senz'altro ragione l'ammiraglio Vittorio Alessandro, ex portavoce del Comando generale della Guardia Costiera,il quale,con amara ironia ha detto:(prima erano le ONG...)"a un certo punto le nostre motovedette sono diventate i taxi del mare,i nostri uomini da eroi sono diventati la cinghia di trasmissione,le nostre navi,come la "Diciotti" e la "Gregoretti"(che l'allora Ministro degli Interni Salvini aveva bloccato nei porti)dopo aver salvato i migranti in pericolo,sono state lasciate fuori dai porti".
Con il governo Conte 1(ministri Matteo Salvini e Luigi Di Maio)sono cambiate le regole ma é cambiato anche il clima politico che ora,con un governo di destracentro,é arrivato ad una esasperazione ulteriore del problema dell'immigrazione,entrando oltretutto in profonda rottura con l'Europa.Come si fa a non vedere che il problema è politico?
Ecco allora che Mattarella  viene percepito dalla gente come il simbolo dello Stato vero contro lo Stato ridicolo.E' inutile girarci intorno,il governo è oggettivamente sul banco degli imputati.Si dice che queste tragedie sono accadute anche in passato.Certo,ma che significa? La strage di Cutro è avvenuta adesso,ed è il governo di adesso che deve spiegare e chiarire cosa si è fatto e cosa non si è fatto senza trincerarsi nel burocratese e nell'ipocrisia.E' anche per questo che il governo doveva esserci a Crotone,da dove,invece,é scappato. 
Quello che questo governo non ha capito é che dimenticare Crotone non sarà mai più possibile.Ancora di più dopo aver visto quell’immagine del Presidente davanti a quella fila di bare.Perché andare o non andare a Crotone,esserci o non esserci davanti a quelle bare significa anche questo:saper ESSERE o NON ESSERE Stato,saper interpretare o no i veri sentimenti della gente.

Nessun commento: