12 ottobre 2022

TUTTA COLPA DELL'OCCIDENTE






Ormai la cantilena é ben conosciuta,tante sono le volte in cui essa é stata ripetuta e poi ripetuta e poi ripetuta ancora per le vie e piazze d'Italia.La si conosce bene quella cantilena e la si sentirà sicuramente anche stavolta.La si sentirà anche oggi,all’indomani della macelleria e della bestialità putiniana consumata ancora una volta attraverso le centinaia di missili lanciati su Kyiv e sulle altre città ucraine,su civili e bambini innocenti.E sarà intonata,quella cantilena,secondo uno spartito consolidato,al centro del quale vi è sempre lo stesso concetto,la stessa visione distorta del mondo:è tutta colpa dell’Occidente.

Era colpa dell’occidente già il 24 febbraio,quando la Russia ha iniziato la sua opera criminale di distruzione dell’Ucraina e di genicidio della gente ucraina.Già da allora i professionisti del pacifismo a prescindere,hanno fatto di tutto per avvelenare i pozzi e distorcere la realtà dei fatti,indirizzando i propri strali sull'Occidente invece che sul criminale del Cremlino.Perchè già a febbraio il ragionamento dei nostrani presunti "pacifisti"(in realtà semplicemente antiatlantisti ed antieuropeisti)era che SE la Nato non si fosse avvicinata così tanto alla Russia,con le sue mire imperialiste ed espansionistiche,la Russia non avrebbe mai reagito attaccando l’Ucraina.

Son passati 8 mesi da quel 24 febbraio,8 mesi di massacri russi,di fosse comuni,di bombardamenti sugli asili,di stupri e camere di tortura stile SS ma quell'accusa persiste:SE l’occidente non avesse scelto l’opzione "guerrafondaia",fornendo armi all’Ucraina,SE l’occidente non avesse scelto di combattere contro la Russia una guerra per procura sostenendo incondizionatamente Zelensky,SE l’occidente non avesse messo l’Ucraina nelle condizioni di far saltare i ponti che collegano la Crimea alla Russia,SE l’occidente non avesse scelto di chiudere al dialogo con Putin(!!!!)SE,SE,SE....Tutto quello che stiamo vedendo oggi,sostengono i fautori del dialogo(dialogo con chi e su che cosa?)non ci sarebbe stato;la "reazione"della Russia non si ci sarebbe stata,l'Ucraina si sarebbe arresa,e tutto il mondo sarebbe più bello e tutti vivrebbero felici e contenti(forse non gli ucraini,però).

Eh già,la pace.Quella parola pace che,per i paci-finti nostrani,l'Occidente continua a non VOLER perseguire in questa "sua" guerra per procura contro la Russia.Non é difficile immaginare che quella parola tra poco sarà insinuata in modo ipocrita e falso nell'opinione pubblica un "neutralismo",da parte dell'Occidente,senza senso.

Perché che senso ha invocare la pace senza dire,senza se e senza ma,chi è l’aggressore e chi è l’aggredito,lasciando intendere anzi che l’unico ostacolo a un negoziato sia la testardaggine degli ucraini e che l’unica via concreta,rapida e indolore a questa presunta pace sia quella di costringere gli ucraini alla resa?.E che senso ha senso parlare di pace se poi si sostiene,come fanno i  vari Orsini,Tarquini,Santoro e Travaglio,che aiutare gli ucraini sia un modo per allontanare la tregua e non invece la difesa di un popolo libero e sovrano?.E' perciò che se si considerano le sanzioni a Putin come uno strumento di logoramento dei rapporti con la Russia e si sceglie di andare in piazza senza avere l'onestà intellettuale di dire che l’unico responsabile di questa situazione non é l'occidente,ma solo e soltanto Putin che anzi più volte ha disprezzato la nostra cultura e la nostra civiltà che lui considera corrotte e decadenti.

E dune sicuramente ci sarà ancora una volta quella cantilena,seguendo la linea del senso di colpa dell’occidente,un senso di colpa spesso tacitamente alimentato in questi mesi anche da Papa Franceco,che talora ha equiparato di fatto  aggressore e aggredito.Sarà cantata nuovamente e stancamente quella cantilena quando i professionisti del pacifismo a senso unico,abituati a scendere in piazza per difendere la pace dal solito aggressore imperialista americano,porrà ipocritamente la stessa domanda che si è posta la giornalista Milena Gabanelli:"Ma qualcuno a Washington e Bruxelles dice a Zelensky dove si deve fermare?".Senza capire(o,fingendo di non capire)che la domanda andrebbe fatta forse non a chi è aggredito ma semplicemente a chi sta aggredendo.Ma,già si sa che la cantilena continuerà,perché,purtroppo,questo é il pacifismo italiota.

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