In una intervista al "Foglio" diceva:(......):"il rischio della dittatura non viene dal potere esecutivo: viene dal potere giudiziario(....). Pensi all’Italia dove,come ha ben capito la Sinistra che se ne serve senza pudore,lo strapotere dei magistrati ha raggiunto vette inaccetabili.Inpuniti e impunibili, sono i magistrati che oggi comandano.Manipolando la Legge con interpretazioni di parte cioè dettate dalla loro militanza politica e dalle loro antipatie personali,approfittandosi della loro immeritata autorità e quindi comportandosi da padroni come i Padreterni del diritto… Chi osa biasimare o censurare o denunciare un magistrato, in Italia?Chi osa dire che per diventar magistrato bisognerebbe essere un santo o almeno un campione di onestà e di intelligenza,non un uomo di parte e di conseguenza indegno d’indossare la toga?Nessuno.Hanno tutti paura di loro.Anche quando subiscono un torto palese,una carognata evidente,si profondono in inchini di deferenza reverenza ossequio. “Io-ho-fiducia-nella-Legge. Io-ho-fiducia-nella-Magistratura…».
E in un suo libro scriveva a proposito di Berlusconi:"Gronda sangue da tutte le parti,il sansebastianizzato Berlusconi.I nemici lo hanno morso con tutti i denti che avevano in bocca.I magistrati che sappiamo.I sindacati che da sessant’anni sono un feudo personale di Karl Marx.I banchieri che in barba al Popolo custodiscono i miliardi dell’ex-Pci.I giornali che sognano di vederlo penzolare a capo in giù da un gancio di piazzale Loreto.Le televisioni che egli possiede invano.I pacifisti guerraioli che come minimo se la fanno con Al Jazeera.I siti Internet che possono blaterare qualsiasi calunnia».
«L’Olimpo Costituzionale che, non avendo con lui debiti di gratitudine,ha sempre fatto di tutto per dimostrare che non lo può soffrire.E la stessa Confindustria che al solito va dove la porta il vento dei suoi calcoli finanziari,sicché non meravigliarti se il suo presidente si presenta come un Agnelli alla festa che la Cgil ha organizzato a Serravalle Pistoiese e gli operai lo applaudono nel modo in cui applaudivano Togliatti o Berlinguer".
"Ferito,infine,dal fatto di non appartenere alla mafia politica e d’essere in quel senso un parvenu.I parvenus,cioè i new-comers,i self-made men,piacciono in America dove la moderna democrazia è stata inventata.Non in Europa dove neanche la Rivoluzione Francese servì a spengere l’asservimento psicologico al concetto di aristocrazia.
No,queste non sono parole di un superfalco berlusconiano.Non sono parole scritte o dette in questi giorni,in queste settimane,in questi mesi da uomini di parte,da uomini del centrodestra italiano,magari dopo la sentenza della Corte di Cassazione che ha condannato Berlusconi.Non sono parole scritte o dette da berlusconiani "a prescindere" al momento della decadenza da senatore di Silvio Berlusconi.No.Sono parole e scritti di chi berlusconiana di certo non era,e che anzi di sinistra apertamente si dichiarava.Sono parole di sue interviste,di suoi libri non di ieri o ieri l'altro.Sono parole e scritti del 2004 e del 2005.Sono parole,"sue",naturalmente ed ovviamente,sono parole di Oriana Fallaci....
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