Si sa.Nonostante la crisi,durante il periodo natalizio si eccede sempre un pò.Qualche fetta di panettone,qualche torroncino e qualche bicchiere di spumante in più(no,lo champagne no.Quello proprio non ce lo possiamo permettere).Ma quando si eccede poi va a finire che uno perde il contatto con la realtà,si inebri,si esalti e magari immagina davvero di essere un personaggio importante,(il Presidente del Consiglio,magari).E comincia a dire,in evidente stato confusionale,un (bel) pò di cavolate.Proprio questo è capitato ad Enrico Letta che da qualche mese crede di essere davvero il Presidente del Consiglio.Ma se anche fosse così,se anche Enrico Letta,fosse,per ipotesi seriamente un Premier "Iron Balls",come lui dice di essere,pure un pò di equilibrio dovrebbe mantenere,per non oltrepassare i limiti del ridicolo,così come invece ha fatto l'altro giorno,quando a dispetto di quello che dicono tante associazioni di categoria il capo del governo ha lanciato su Twitter un messaggio marcatamente ottimista: "Nel 2013 le tasse sulle famiglie son scese e la tendenza continuerà anche nel 2014".Ancora sotto gli effetti delle bollicine?Probabile.O forse no.Perchè in realtà Letta ha capito fin troppo bene la situazione.Non solo gli italiani hanno smesso di avere fiducia in lui e nel suo governo,ma anche in parlamento l'accozzaglia governativa traballa paurosamente.Quello che è avvenuto appena qualche giorno fa è allucinante e nello stesso tempo esemplificativo:il decreto legge c.d. "Salva Roma"passa con il voto di fiducia richiesto dal governo ed il giorno dopo lo stesso decreto viene "sfiduciato" e ritirato dal governo-barzelletta di Enrico Letta.E nella conferenza stampa di fine anno Letta ha cercato di darsi coraggio dicendo che la sua compagnia di guitti governativi metterà subito mano alla riforma elettorale e ad un piano sul lavoro (tanto per ingraziarsi Renzi che vuole un "job act").Ma Renzi col cavolo che pensa alle promesse di Enrico.L'intervista di fuoco rilasciata da Renzi alla Stampa ha fatto precipitare la situazione.Così,per mascherare la fragilità dell'esecutivo,il (presunto)premier si è aggrappato,manipolandolo "pro domo sua",allo studio pubblicato dalla Cgia di Mestre dicendo che con il suo governo le tasse sono diminuite.E,vaneggiando insieme a lui,anche la patetica sentinella anti tasse di Angelino Alfano ha (stra)parlato di "inversione di tendenza rispetto alla crescita delle tasse" o addirittura di "efficacia della politica di governo".Roba da clown,attacchi di schizofrenia,esaltazione da potere? Fate un pò voi.
Lo studio della Cgia di Mestre,manipolato e strumentalizzato dalla staffetta Alf-etta,in realtà dice ben altre cose.Anzi.Perfino lo Street Wall Journal ha deriso il povero Enrico,accusandolo di dire solo bugie sulla diminuzione delle tasse.E così nel 2014 già si prevedono (ulteriori)lacrime e sangue per gli italiani con una stima di crescita della pressione fiscale di almeno mezzo punto.Insomma, la stangata è dietro l'angolo e le quotazioni di Letta,al netto delle sue affermazioni trionfalistiche,cominciano già a crollare sui mercati della borsa politica italiana.Se Letta ed Alfano avessero un minimo di orgoglio prenderebbero loro l'iniziativa e toglierebbero il disturbo(perchè veramente tanto disturbo hanno arrecato agli italiani in soli 8 mesi di governo).Ma è come per il coraggio di Don Abbondio.L'orgoglio se uno non ce l'ha,mica se lo può dare.E così Premier e vicepremier continueranno a campare alla giornata e nemmeno Napolitano,con i suoi imbrogli di palazzo,potrà aiutarli più.Adesso sono Renzi e Berlusconi,e perfino Grillo,a dettare le regole del gioco.Il duo "Alf-etta" non si rassegna all'idea che per loro sta arrivando il "game over".Sì...Con le ubriacature almeno per un pò si dimenticano i problemi (e questo governo ne ha tanti)...Ma anche le ubriacature finiscono.E il ritorno alla realtà è duro.Come è dura la realtà nella quale questo governicchio ha ridotto gli italiani,per i quali le tasse ci sono,caspita se ci sono.E sono aumentate pure,altro che storie.
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