Il 1° dicembre 1870 moriva Charles Dickens,uno dei più straordinari scritttori di ogni tempo
Già da piccolo Charles si appassionò alla lettura, in particolare ai romanzi di Daniel Defoe e Henry Fielding. Nel 1823, la famiglia di Charles Dickens si spostò in un degradato quartiere periferico di Londra.L'anno seguente il padre di Dickens fu incarcerato a causa di debiti non pagati. A causa di ciò, all'età di soli 12 anni, Charles Dickens dovette impiegarsi in una fabbrica di lucido per scarpe. Questa fase della sua vita fu estremamente sofferta e le sue esperienze di vita influenzarono profondamente la sua opera letteraria.In particolare il pensiero di Dickens è caratterizzato da una feroce e impietosa critica sociale,che mette in luce i mali dell'era vittoriana,come la povertà,lo sfruttamento dei lavoratori,il lavoro minorile e le ingiustizie del sistema giudiziario(queste ultime vengono denunciate soprattutto nella sua opera "Casa desolata" (Bleak House), un romanzo in cui espone le lungaggini e le inefficienze della giustizia e le loro devastanti conseguenze sulle persone comuni.
E tuttavia Dickens non era un rivoluzionario, ma credeva nel miglioramento morale dell'individuo,nell'importanza dei valori come la famiglia e l'amicizia, e nella speranza di redenzione. La sua opera critica anche il razionalismo e l'utilitarismo a favore della compassione, della fantasia e di un'educazione che nutra il cuore e non solo la ragione.Egli non mirava a una rivoluzione politica, ma a un cambiamento interiore, credendo che la soluzione dei problemi sociali risiedesse nel miglioramento etico e morale delle persone.Dickens,cioè,era un sostenitore dei più deboli e credeva nell'importanza della carità, dell'empatia e del sentimento verso i più sfortunati.Ma nonostante la cruda rappresentazione delle ingiustizie,i suoi romanzi contengono un forte messaggio di speranza, dimostrando che la redenzione e il miglioramento sono possibili anche nelle condizioni più difficili.
Charles Dickens, dall'osservazione delle cupe periferie delle città industriali, della vita squallida dei poveri e delle pietose condizioni degli operai nelle fabbriche, arrivò a ritrarre realisticamente la società vittoriana e a sollecitare riforme sociali.Il tema più sorprendente nella narrativa dickensiana è la denuncia del problema dei rapporti tra le classi sociali,e il desiderio che tutti potessero ascendere nella scala sociale, con la consapevolezza dei problemi causati dallo sfruttamento del lavoro e dalla corruzione, dai mezzi capitalistici e utilitaristici o dall'inadeguatezza dei servizi sociali.Le questioni sociali si concentravano solitamente sul rapporto tra individuo e società e quindi il viaggio del personaggio principale dei romanzi di Dickens si svolge spesso tra questi due poli.In "David Copperfield" e "Oliver Twist", Dickens attacca proprio alcuni di questi mali sociali: le prigioni per debitori,le case di lavoro, l'istruzione repressiva,la pena capitale e il conformismo mascherato da religione e giustizia. In tutti questi romanzi c'è poi sempre una forte denuncia del lavoro minorile,essendo i bambini le vittime principali della Rivoluzione Industriale inglese,maltrattati,sfruttati in duri lavori(miniere,industria tessile),spesso lasciati morire di fame e picchiati a morte.
Altro tema importante è la sua critica al ruolo preminente del denaro nella società materialistica vittoriana."David Copperfield" trasse ispirazione dal lavoro di Dickens in un magazzino di fabbrica e dall'incarcerazione del padre per debiti.Charles Dickens, dall'osservazione delle cupe periferie delle città industriali, della vita squallida dei poveri e delle pietose condizioni degli operai nelle fabbriche,arrivò a ritrarre realisticamente la società vittoriana,sollecitando riforme sociali.
Negli stessi anni cominciò a pubblicare a puntate "The Pickwick Papers"("Il Circolo Pickwick"),un romanzo di carattere umoristico che racconta le avventure del Signor Pickwick e del suo servitore Sam Weller. Il romanzo non ebbe un successo immediato, ma successivamente le vendite aumentarono e finalmente raggiunse la fama sia in Inghilterra sia negli Stati Uniti.
Il romanzo divenne un genere popolarissimo durante l’epoca vittoriana, infatti, in questo periodo il numero dei lettori aumentò in modo considerevole anche perché un maggior numero di persone era in grado di leggere. I romanzi erano pubblicati a puntate in periodici settimanali o mensili, questa forma di pubblicazione era più economica e ciò rendeva i romanzi accessibili anche alle classi meno abbienti.Anche Charles Dickens pubblicò i suoi romanzi in forma seriale e per pubblicare il maggior numero di episodi possibile, sia a causa della pressione degli editori sia per il bisogno personale di denaro, scrisse senza sosta creando una gran quantità di personaggi e intrecci secondari all’interno dello stesso romanzo.Dickens pubblicò molti romanzi in forma seriale su famose riviste del tempo:tra questi Oliver Twist,David Copperfield,Little Dorrit (La Piccola Dorrit)i cui protagonisti divennero il simbolo dell’infanzia sfruttata, uno dei più gravi problemi sociali del tempo. Tra le altre sue opere più famose pubblicate sulle riviste del tempo ci sono:"La Bottega dell’Antiquario","Hard Times"(Tempi Difficili),"Bleak House"(Casa Desolata),"Great Expectations"(Grandi Speranze)"Our Mutual Friend"(Il Nostro Comune Amico) e il famoso "A Christmas Carol"(Racconti di Natale).
Nessun romanziere riuscì come Dickens a rappresentare il vasto panorama sociale dell’Inghilterra vittoriana. Ambientò la maggior parte dei suoi romanzi a Londra, città che conosceva a fondo grazie al suo lavoro di giornalista che lo portava a fare indagini tra i quartieri londinesi più malfamati.Lo scrittore era consapevole della corruzione materiale e spirituale del tempo causata soprattutto dalla Rivoluzione Industriale e per questo sviluppò un atteggiamento critico nei confronti della società, denunciando le terribili condizioni in cui erano costretti a lavorare gli operai, il lavoro minorile, il crimine, la prostituzione e il sistema legale inglese verso cui non aveva alcuna simpatia, ma ebbe la capacità di affiancate descrizioni terribili della miseria e del crimine che imperversavano nella capitale inglese a episodi umoristici e comici.
Dickens creò una galleria di personaggi, talvolta comici e grotteschi, appartenenti a diverse classi sociali (avvocati, commercianti,industriali,negozianti,insegnanti e operai) e descrisse i loro atteggiamenti, le loro ambizioni e vanità. Alcuni suoi personaggi sono tra i più memorabili nella storia della letteratura inglese, come l’orfano Oliver Twist o Ebenezer Scrooge, il protagonista di A Christmas Carol, il cui cognome “Scrooge” è diventato parte della lingua inglese per indicare una persona avara.
Oliver Twist è il secondo romanzo di Dickens, probabilmente il più popolare e fu pubblicato a puntate mensili tra il 1837 e il 1839 su una rivista chiamata Bentley’s Miscellany.Oliver Twist è un romanzo di forte condanna sociale verso la diffusione del crimine, il maltrattamento e lo sfruttamento dei bambini, l’immoralità delle istituzioni, in particolare gli ospizi di mendicità creati dalla Legge sui Poveri del 1834. Nell’Inghilterra vittoriana le classi aristocratiche non avevano bisogno di lavorare per vivere ed anzi per l'ipocrita moralismo borghese il duro lavoro era sinonimo di virtù morale,mentre la povertà era considerata come un peccato.Per la mentalità del tempo, infatti,la disoccupazione derivava dalla pigrizia,idea sostenuta anche da Thomas Malthus nel suo saggio Essay on Population, in cui affermava che la carità era inutile perché incoraggiava la pigrizia. Gli ospizi per poveri, che erano supportati dai fondi pubblici e dalle parrocchie, ospitavano gente senza lavoro e bambini orfani e abbandonati, le condizioni di vita in queste istituzioni erano terribili proprio per scoraggiare i poveri a entrarci.I mariti e le mogli erano separati tra loro e anche dai loro figli che erano costretti a lavorare duramente ed erano malnutriti. Oliver Twist, attraverso la cui storia Dickens descrive la crudeltà e l’ipocrisia dell’Inghilterra vittoriana, è un bambino buono che fugge dall’ospizio, ma dopo molte disavventure, scoprirà la sua vera identità e troverà la felicità.
Charles Dickens ha sempre goduto di una tale popolarità a livello mondiale che molti suoi romanzi sono diventati anche dei successi sia al cinema sia in TV. Le sue storie sono perfette per il piccolo e grande schermo grazie alla trattazione di temi di denuncia sociale rilevanti ancora oggi e alle descrizioni dettagliate dei suoi personaggi che dopo aver sofferto tante ingiustizie,riescono a riscattarsi e a realizzare i loro sogni.Sono almeno trecento le trasposizioni cinematografiche e televisive basate sui romanzi di Charles Dickens;tra le più famose ricordiamo: Oliver Twist,per la regia di Roman Polanski;"A Christmas Carol",prodotto dalla Disney Pictures per la regia di Robert Zemeckis del 2009 e il "Circolo Pickwick",una intelligente e originale miniserie televisiva prodotta dalla Rai in sei puntate,diretta da Ugo Gregoretti trasmessa nel febbraio 1968
Può passare il tempo ma leggere Dickens non stanca mai.Anzi.La vincitrice del Premio Nobel per la letteratura del 1996,la poetessa polacca Wislawa Szymborska addirittura sostiene che:«Preferisco Dickens a Dostoevskij».Ma come,verrebbe da chiedersi,il disgustoso ladruncolo Fagin contro Stavrogin,Pickwick vs Myskin?E perchè "Canto di Natale","David Copperfield" e "Oliver Twist" continuano a mantenere un’adattabilità immortale,come se non più dei Fratelli Karamazov?
Forse la risposta ce la dà il grande scrittore americano Philip Roth:«La gente-dice Roth-non legge pensando all’arte:legge pensando alle persone».E' qui il punto: Charles Dickens è uno straordinario inventore di storie al cui centro ci sono personaggi che diventano persone.È questo il segreto della grande letteratura.Dalle storie delle imprese di uomini,dal racconto di amori sofferti,sino alla denuncia del sopruso e del pregiudizio, la narrazione trasforma un’emozione individuale in sentimento che riguarda tutti gli esseri umani e l’essenza stessa dell’umanità. Palpitiamo per le vicende di David Copperfield e ci indigniamo per i soprusi che Oliver Twist subisce proprio come se fossimo noi stessi a subirli.Ed è come leggere il primo esempio di “romanzo sociale”, l’inedita rappresentazione anti-romantica della vita reale dei poveri, dei diseredati e dei delinquenti che popolavano la Londra della rivoluzione industriale,in cui lo sfruttamento del lavoro infantile e la prostituzione minorile erano condizione scontata e largamente condivisa.
Facile oggi affermare che Dickens è il “padre” della potente opera di denuncia sociale compiuta successivamente da Zola nei suoi romanzi.Altrettanto facile accostarlo a Steinbeck,che scrisse degli sfruttati americani del Novecento.Ma Dickens è altro,molto altro e infinitamente di più:è quello che si definisce un classico.Cioè quel genere di cosa (letteratura,pittura,architettura,scultura,musica)capace di annullare le barriere di spazio e tempo,inchiodandoci alla pagina e facendo diventare noi stessi protagonisti della storia che stiamo leggendo.
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