Nele scorse settimane è stata abbattuta KJ1, l’orsa identificata con questo codice che il 16 luglio aveva aggredito e ferito un turista francese a Dro, in provincia di Trento.
L’ ordinanza di abbattimento dell’orsa
Kj1 è stata vigliaccamente disposta a tarda sera,per rendere impossibile impugnarla,quando nessun Tribunale ne avrebbe potuto disporre l'annullamento. L’orsa così è
stata assassinata durante
la notte,dalle guardie forestali a testimonianza che i
«sicari» erano già stati allertati
e che solo una fretta omicida,assassina e
vendicativa guidava le decisioni di quel tale che nomasi Maurizio Fugatti e che fa il politicante come Presidente leghista della provincia di Trento.
Agendo di nascosto,approfittando del favore delle tenebre per evitare risposte istituzionali,quel tizio,quel tal Fugatti,soddisfa la sua furia assassina e raggiunge il
suo unico obbiettivo:uccidere gli orsi,secondo un piano che prevede l’abbattimento di 8 orsi l’anno.
Si resta esterefatti,si fatica a trovare parole difronte all’orrore,mentre è più facile nutrire un sentimento di dolore
per questa esecuzione e per le altre simili che l'hanno purtroppo preceduta,che peraltro sono state criticata anche da altre alte cariche istituzionali,come il Ministro dell’Ambiente.Quel dolore che ha provato perfino il turista francese che aveva subito l'assalto quando ha detto che l'orsa l'aveva assalito per difendere i propri cuccioli.
Ma perché è stata
uccisa l’orsa Kj1? Ufficialmente perché l’amministrazione locale la riteneva(del tutto arbitrariamente e senza evidenze scientifiche),un’orsa pericolosa,proprio per quell'ultima reazione contro il turista francese.Alla stessa maniera, a inizio anno, era stato abbattuto l'altro orso M90, a causa di alcuni(a detta sempre del medesimo Presidente della Provincia,Fugatti)«avvicinamenti
ai centri abitati e alle case», fatti ritenuti sufficienti per decretare l’esecuzione di un animale selvatico reo di aver fatto l’animale selvatico.Eppure in questo, come nell’altro caso, non c'era stato nessun esito fatale per i "Sapiens"(che poi dovremmo essere noi)ma in
questo caso,in più,non si è voluto dar peso al fatto che Kj1 era una
mamma in giro con i suoi piccoli, che adesso avranno difficoltà a sopravvivere e resteranno comunque traumatizzati.
C’erano soluzioni alternative alla pena capitale?Certo che c'erano.Anzitutto si poteva pensare alla deportazione degli esemplari «problematici» in altre zone disposte ad accoglierli,oppure alla sterilizzazione,non certo alla prigionia
in gabbioni angusti e improbabili che portano solo all'impazzimento e alla morte dell'animale.Ma la verità è che queste alternative non si sono volute minimamente considerare,perchè i veri motivi dell’esecuzione erano,in realtà,vendetta e calcolo politico.
L’uccisione dell'orsa è vigliacca e proditoria per
una ragione di fondo:nel 1999, per salvare il piccolo nucleo di orsi sopravvissuti da un’ormai inevitabile estinzione, il Parco della Provincia di Trento,usufruendo di un finanziamento dell’Unione Europea,diede avvio al progetto "Life Ursus",per ricostituire un nucleo di orsi tramite il rilascio di alcuni esemplari provenienti dalla Slovenia.Questo progetto venne accettato (e finanziato) senza opposizioni,nemmeno quella dell’attuale presidente
scanna-orsi.Eppure,dopo che il nucleo di orsi è stato ricostituito, quasi
nulla è stato fatto in termini di
prevenzione e questa è una gravissima responsabilità degli
stessi amministratori locali.Come
si possono fare progetti
di ripopolamento degli orsi e poi pretendere che questi non respingano chi si avvicina troppo ai propri cuccioli? Solo amministratori ipocriti,incapaci e demagoghi possono agire in questo modo,senza saper assicurare una convivenza fra sapiens e fauna selvatica.Si sono fatti piani di ripopolamento degli orsi,ma se poi gli orsi fanno gli orsi,li si abbatte adducendo incomprensibili ragioni di una sicurezza dei cittadini mai minacciata.
Vi sono,in realtà interessi e motivi più forti da tutelare:quelli di certe categorie,come cacciatori, agricoltori,albergatori,allevatori che vogliono essere dominatori incontrastati del territorio per ben chiari interessi economici.
Gli uomini pretendono di dominare l'ambiente che abitano,di porsi al vertice di una piramide
su cui nessuno li ha mai messi.E pretendono di decidere della vita di altri individui, anche
se non umani. Individui, esattamente come noi.Sì,come noi.Un tempo non eravamo a conoscenza del mondo interiore
dei viventi non umani.Ed è proprio questa la ragione per cui giustifichiamo i
macelli,le sperimentazioni,le
cavie, le indicibili sofferenze,
gli abbandoni,le torture e le crudeltà sugli animali.
Ma gli ultimi studi nel campo dell’etologia stanno dimostrando che questa mentalità e presunzione non ha alcun diritto di cittadinanza scientifica: gli animali
non umani hanno le stesse emozioni dei sapiens possono esserci differenze «nei dettagli, nelle
elaborazioni e nelle intensità» (per citare
le parole di uno dei più grande etologi modeni,l'olandese Frans de Waal).
Tutte le
emozioni dell'uomo(rabbia, invidia, gelosia, delusione) si ritrovano,in modi diversi in tutti gli
animali.Ed allora uccidere un animale colpevole di comportarsi come tale ma giudicato
dai sapiens con i "loro" parametri
non ha alcun senso ed è semplicemente crudele e incivile.Non ha senso ed è inumano come non ha senso ed è inumana la condanna a
morte di un uomo che si sia macchiato di orrendi reati.
E sarebbe allora un bene se certi politici ed amministratori cominciassero a leggere qualche sia pur elementare nozione di etologia per cercar di capire le complessità e le sensibilità del mondo animale e di orsi e lupi in particolare.Perchè questo si deve capire:un
animale selvatico «sente» proprio come noi, ha il suo carico
emozionale, la sua personalità,
è un individuo formato e in continua interazione con il suo
mondo, un mondo che noi "sapiens" abbiamo invaso sconvolgendone
gli equilibri e pretendendo che
tutti gli altri viventi si adattino
al nostro modo predatorio di gestire le cose.
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