Con l'arrivo di questo ventitreesimo anno del secondo millennio,quella canzone,"Nel 2023" è tornata virale,richiamata su tante pagine e siti del web.Il brano era americano,cantato da Zager & Evans e in origine si chiamava “In The Year 2525”.Rick Evans la scrisse nel 1964,ma,chissà perchè,rimase chiusa in un cassetto fino al 1968,quando all'inizio di giugno,il duo la incise.Andò subito al n.95 delle classifiche musicali in America e il 12 luglio era al n.1,scalzando dal podio(roba da non credere)addirittura Elvis Presley,i Beatles e Stevie Wonder.
In Italia il brano fu inciso da Dalida e da Caterina Caselli,e anche qui ebbe un grande successo,tanto che raggiunse la 1° posizione nelle classifiche musicali nel luglio 1969,negli stessi giorni in cui Neil Armstrong scese dall'Apollo 11 per fare la sua passeggiata sulla Luna.
Nel testo italiano della canzone si accennava al misterioso futuro di un mondo a venire.Una canzone che ipotizza una specie di viaggio nel tempo.Dal 2023(prima data della canzone)si passa al 2033 e poi al 3023 dove ci sarà forse un futuro in cui “Le mie braccia non serviranno più e nessuno più lavorerà“,immaginando,probabilmente,un mondo completamente automatizzato,incapace di accorgersi che la bellezza sta nelle cose semplici del passato.
Appariva lontano il 2023 in quella canzone.Ed ecco che oggi ci siamo.Dal 1969 ad oggi di cose ne son successe,tanto grandi e tanto gravi e ancora tante ne stanno accadendo.In Italia e nel mondo.Alcune epocali ed inimmaginabili,quasi appartenenti ad un mondo distopico.Dall'Era del Web,con il realizzarsi della visionaria frase di Bill Gates:"Nel futuro vedo un computer su ogni scrivania e in ogni casa",alla prima crisi energetica globale,agli anni di piombo e al delitto Moro in Italia,all'elezione del primo Papa straniero,al Disastro di Černobyl ,alla caduta del muro di Berlino e il crollo del Comunismo,dagli attentati dell'11 settembre 2001 alle Torri Gemelle,al crollo della borsa americana fino a questi ultimi,tragici anni di pandemia e di guerra in Ucraina.
Ecco,da quel 1969,da quando quella canzone,"Nel 2023" conquistò i primi posti delle classifiche musicali mondiali e italiane,questi e tant'altri fatti ancora son successi.Oggi il 2023 lo abbiamo appena cominciato a vivere.E come tutti gli anni ci si aspetta che l'anno nuovo porti qualcosa "Altro" e un nuovo e "Diverso" vivere.Ma quell' "altro" e quel "diverso" che l'Uomo incessantemente e angosciosamente cerca,l'Uomo non riesce a dire,a sapere,a capire,restando chiuso nella finitezza e limitatezza della sua esistenza.E allora torna il Poeta,torna Montale che quella finitezza nella sua poesia ha raccontato,consapevole come era che parole sul destino e sull'esistenza umana non se ne possono trovare.
"Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,
(...........).Codesto solo oggi possiamo dirti,ciò che non siamo, ciò che non vogliamo"
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