Quello che è accaduto tra Italia e Francia sulla vicenda dell'approdo delle navi ONG con a bordo qualche centinaio di migranti,è un qualcosa di sconcertante.Dopo che il Presidente Macron si era detto disposto ad accogliere una parte dei migranti arrivati in Italia dall'Africa,la Premier italiana Meloni e il suo ministro Salvini hanno fatto a gara sui social a rivendicare la "nerboruta" gestione della vicenda dei migranti,esaltando il dirottamento della nave delle Ong verso la Francia come un successo italiano,un cedimento francese e una svolta risoluta nei rapporti con l'Europa sulla gestione dei migranti.Queste bellicose dichiarazioni di Meloni e Salvini,però,hanno comportato dure reazioni da parte del governo francese,anche se forse nessuno poteva immaginare che esse fossero così pesanti.In particolare il Ministro dell'Interno francese Darmanin ha accusato l’Italia di "irresponsabilità",annunciando la sospensione di 3500 ricollocamenti di profughi provenienti dall'Italia,richiedendo addirittura a tutta l'Europa di fare altrettanto.
Così,in appena due settimane dal suo insediamento,Giorgia Meloni ha compiuto errori gravissimi nel rapporto con un alleato storico come la Francia in particolare ma anche,più in generale,con l'Europa tutta.Tali errori rappresentano il modo peggiore per difendere l’interesse nazionale,al contrario di quanto assume la logora narrazione sovranpopulista.In questo modo l'Italia diventa "parva res" agli occhi dell'Europa ed il peso politico del nostro Paese è del tutto insignificante.
Se qualcuno in questo governo invocava una discontinuità con Mario Draghi,di certo l’ha avuta.Ma si tratta di una discontinuità che ci espelle dai centri decisionali e che ci isola dal contesto europeo,a causa di tutta la leggerezza e l’irresponsabilità dimostrata da questo governo.C'è tutta una puerilità identitaria nei tweet trionfalistici di Meloni e Salvini perché causare una rottura tra Italia e Francia vuol dire non essere consapevoli e coscienti della situazione.La nostra Patria,per usare il linguaggio caro alla Premier,non è assolutamente forte per fare da sola e per imporsi.Basta controllare i dati sul debito pubblico e sull’esposizione energetica per capire la drammaticità dei conti economici italiani.La "pacchia è finita",lo slogan usato dalla Meloni in campagna elettorale,è appunto solo uno slogan che va bene in alcune piazze di esaltati o in qualche trasmissione tv,soprattutto quelle condotte dai vari Porro,Giordano o Del Debbio.
Si son voluti mostrare i muscoli sulla vicenda migranti,una questione peraltro poco sentita in questo momento dalla gente,preoccupata piuttosto dall'aumento dei prezzi e dal caro bollette,senza capire le conseguenze gravissime che ne deriveranno,a partire proprio dalla questione migranti.L’Italia rischia l’isolamento totale.L’accordo della scorsa primavera per la redistribuzione volontaria è stata disdetto dalla Francia e difficilmente verrà rispettato dagli altri partner europei.Con il bel risultato che il problema migranti resterà a totale carico dell'Italia.
Ma non è finita,perchè ci saranno,inevitabilmente,ricadute anche sul piano economico.L’Europa a gennaio dovrà verificare il raggiungimento,da parte dell'Italia,degli obiettivi del PNNR per poter poi stanziare nuovi fondi.E si può forse pensare,in un contesto di generale isolamento di questo governo che Bruxelles possa essere indulgente?Ma c'è di più.Davvero si può credere che il Consiglio europeo,di cui fa parte Macron,sarà disponibile a ridiscutere il PNRR,così come richiesto dalla Meloni in campagna elettorale?E ancora.Questa crisi politico-diplomatica avviene mentre in Europa si dibatte sulla riforma del Patto di Stabilità,la cui revisione consentirebbe al governo italiano più ampi margini di manovra finanziaria pur nel quadro dell'immenso debito pubblico che grava sui nostri conti pubblici.Lo consentirà l'Europa ad un Paese isolato e senza voce come l'Italia?.Con tutte queste variabili,dipendenti dal rapporto con l'Europa,anche la legge di Bilancio italiana,già tanto piena di deficit,è destinata a variare,con una previsione di crescita del PIL per il 2023,quasi pari allo zero.
Quello che questi "fratelli e sorelle" d'Italia,questi "patrioti" all'amatriciana non hanno capito,nella loro grettezza e nei loro tweet sovranisti,è che tutelare veramente gli interessi degli italiani si fa condividendo con gli alleati la comune strada europea,così come invece i Padri della comune Casa Europea,da Spinelli a Schumann,da Adenauer a De Gasperi avevano capito.Da soli non si può che perdere.
Lo scorso giugno Draghi,Macron e Scholz viaggiarono insieme in treno verso Kiev.Era la prova plastica che la locomotiva europea poteva essere composta da tre motori.La Germania e la Francia vollero insieme a loro il premier italiano per la sua autorevolezza.Anche perché capivano che senza l’Italia sarebbero stati più deboli.L’attuale governo ci sta facendo compiere un salto indietro,verso un’Italia emarginata,residuale,periferica rispetto alle decisioni importanti. Esattamente il risultato opposto della propaganda nazionalista autoreferenziale di questa destra.Ma queste cose "loro",i "fratelli e le sorelle" d'Italia,gli statisti da tastiera,non possono capirlo,non avendo alcun "sentire" e ideale europeo.
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