Il 9 novembre di 30 anni fa ci fu un altro cielo sopra Berlino,perchè quel giorno cadeva il Muro di Berlino.Ma dopo il crollo del muro sono stati negli anni costruiti nuovi muri da parte di dittaure di ogni colore,con impoverimenti economici e di libertà.30 fa un Muro divideva una città.Oggi i Muri sono dappertutto.Tra le persone,i quartieri,i paesi,i popoli.Ma tanti muri si stanno edificando anche nelle menti e nei cuori.Pensavamo di vivere in quella che Popper chiamava "La società aperta"e oggi,invece,ci ritroviamo in un immenso reticolato di muri e barriere di ogni tipo.Dobbiamo affrontare problemi che non conoscono confini continentali e sfide complesse nel villaggio globale.E invece ci ritroviamo a sbattere contro i nuovi muri sovranisti e nazionalisti.Nell'era della Rete abbiamo sviluppato tecnologie che non conoscono barriere né confini,ma siamo costretti a fare i conti con governi e nuove forze politiche reazionarie e oscurantiste che continuano a innalzare muri di ogni genere,sfruttando le paure della gente.Il Muro di Berlino è stato il paradigma del mondo.La divisione di una città,la divisione del mondo in due blocchi.E oggi c'è il Muro di Trump a rappresentare la divisione più grande del mondo,quella tra ricchi e poveri.Il Muro di Trump è contro i migranti,che fuggono dalla povertà in cerca di salvezza e futuro.Ed insieme a quello di Trump,uno dei muri più micidiali del mondo è quello vicino casa nostra,nel Mediterraneo.E’ un muro costruito sull’acqua,fatto di indifferenza,cinismo,ostilità,respingimenti,parole e politiche violente.Contro questo muro si sono infranti in questi anni i sogni e le vite di più di 30.000 donne,uomini e bambini affogati in quelle acque.La realtà dei muri è una vera e propria ideologia politica che specula sulla paura dell'altro e dello sconosciuto.In Europa e in Italia il discorso degli ideologi dei muri è semplice:"Fuori c’è un mondo minaccioso.Difendiamoci con un muro".In realtà i costruttori di muri sono "imprenditori della paura":persone spregiudicate,come Orban,Erdogan,Le Pen,Salvini,che utilizzano le paure della gente,usando parole cariche di odio e di violenza.I fautori dei muri sono "terroristi",perché terrorizzano le persone ignare,a cominciare dai più poveri e vulnerabili come tanti operai e pensionati.Vogliono costruire muri.Culturali e mentali prima ancora che di cemento.I muri crescono perché nel mondo cresce il caos e l’incertezza.I muri sono il risultato della paura e della rabbia di processi economici e politici che hanno distrutto sogni,speranza e vita di tante persone.Ma i muri non vanno cercati solo sulle nelle cartine geografiche.In questi anni i muri sono cresciuti dappertutto.Lungo i confini,nei paesi,nelle città,nei quartieri,tra le persone e financo dentro di noi.Perchè ogni volta che ci sentiamo vulnerabili,che sentiamo la solitudine,che ci sale la paura,siamo incapaci di capire e induriamo il cuore e innalziamo un nuovo muro.Così,a forza di murare la nostra vita,corriamo a rassicurarci nell'uomo forte che promette certezze,e che è così bravo perché mangia pane e nutella proprio come fa uno di noi.Ma sono anche le parole che costruiscono muri.Le parole peggiori sono quelle rabbiose,ostili,anche se dette magari con il Rosario in mano.Altri muri sono quelli edificati nei social con parole di odio che alimentano altro odio fino al punto che poi Liliana Segre,una donna ebrea scampata ai campi di sterminio nazisti,è costretta a camminare per la strade di un paese che si dice civile con tanto di scorta.I muri sono fondati sull'odio e sulla paura.Ma i muri non cancellano la paura.La anestetizzano.I muri ti chiudono lo sguardo e poi ti accecano.I muri sono chiusura contro apertura,esclusione contro inclusione,prigione contro libertà,pietra contro cuore.Dobbiamo capire che i muri ci rubano vita e che i muri ci stanno impedendo di risolvere i problemi che più ci minacciano.Dall’impoverimento al cambiamento climatico,al dramma della disoccupazione o del lavoro schiavizzato,alle guerre, alle migrazioni.La ricerca di soluzioni esige la cooperazione a tutti i livelli.Tra governi,le istituzioni,e i cittadini con altri cittadini e le istituzioni.Dal quartiere,alle città e alle Nazioni in cui viviamo dobbiamo fare un unico NOI INSIEME,non c'è qualcuno che viene prima degli altri("Prima gli Italiani" o "America First").I muri stanno distruggendo la nostra umanità.Il Muro ci sta rubando le nostre esistenze,le nostre relazioni con gli altri.E allora bisogna abbattere mure e costruire ponti.Ma i muri non cadono da soli.Serve la pressione di tanti.Per abbattere i muri,visibili e invisibili,dobbiamo combattere le nuove solitudini,aiutare le parti più deboli della società,bambini,donne e anziani.Combattere le disuguaglianze,costruite anche dagli ideologi sovranisti,le ingiustizie create,come in Italia,anche dalle violenze di una giustizia ingiusta.Controllare con il voto e con gandhiane azioni non violente,le violenze e le guerre,fatte anche con le armi che l'Occidente vende alle dittature di tutto il mondo.E impegnarci per riunire la famiglia umana,costruire una Europa solidale,dove non comandino le banche e la grande finanza.E bisogna partire proprio dai luoghi che abitiamo,le città dove viviamo.Aiutiamo l'abbandonato,l'emarginato,l'anziano e chi vive in povertà e solitudine.E’ qui che i nostri diritti e le nostre responsabilità si mettono in gioco.E’ da qui che possiamo ri-costruire comunità dense di umanità.Intorno ai campi di concentramento di Auschwitz,Dachau,Buchenvald,non c'erano muri ma fili spinati elettrificati.Ma la sostanza non cambia,perchè dentro quei campi di sterminio c'erano ebrei e sinti e rom e "altri" e "diversi".Ma in quei giorni il mondo girò la testa dall'altra parte.E fu così che le vite e le speranze di un mondo migliore finirono in fumo dentro il cielo buio dell'odio e dell'indifferenza.
09 novembre 2019
ALTRI MURI
Il 9 novembre di 30 anni fa ci fu un altro cielo sopra Berlino,perchè quel giorno cadeva il Muro di Berlino.Ma dopo il crollo del muro sono stati negli anni costruiti nuovi muri da parte di dittaure di ogni colore,con impoverimenti economici e di libertà.30 fa un Muro divideva una città.Oggi i Muri sono dappertutto.Tra le persone,i quartieri,i paesi,i popoli.Ma tanti muri si stanno edificando anche nelle menti e nei cuori.Pensavamo di vivere in quella che Popper chiamava "La società aperta"e oggi,invece,ci ritroviamo in un immenso reticolato di muri e barriere di ogni tipo.Dobbiamo affrontare problemi che non conoscono confini continentali e sfide complesse nel villaggio globale.E invece ci ritroviamo a sbattere contro i nuovi muri sovranisti e nazionalisti.Nell'era della Rete abbiamo sviluppato tecnologie che non conoscono barriere né confini,ma siamo costretti a fare i conti con governi e nuove forze politiche reazionarie e oscurantiste che continuano a innalzare muri di ogni genere,sfruttando le paure della gente.Il Muro di Berlino è stato il paradigma del mondo.La divisione di una città,la divisione del mondo in due blocchi.E oggi c'è il Muro di Trump a rappresentare la divisione più grande del mondo,quella tra ricchi e poveri.Il Muro di Trump è contro i migranti,che fuggono dalla povertà in cerca di salvezza e futuro.Ed insieme a quello di Trump,uno dei muri più micidiali del mondo è quello vicino casa nostra,nel Mediterraneo.E’ un muro costruito sull’acqua,fatto di indifferenza,cinismo,ostilità,respingimenti,parole e politiche violente.Contro questo muro si sono infranti in questi anni i sogni e le vite di più di 30.000 donne,uomini e bambini affogati in quelle acque.La realtà dei muri è una vera e propria ideologia politica che specula sulla paura dell'altro e dello sconosciuto.In Europa e in Italia il discorso degli ideologi dei muri è semplice:"Fuori c’è un mondo minaccioso.Difendiamoci con un muro".In realtà i costruttori di muri sono "imprenditori della paura":persone spregiudicate,come Orban,Erdogan,Le Pen,Salvini,che utilizzano le paure della gente,usando parole cariche di odio e di violenza.I fautori dei muri sono "terroristi",perché terrorizzano le persone ignare,a cominciare dai più poveri e vulnerabili come tanti operai e pensionati.Vogliono costruire muri.Culturali e mentali prima ancora che di cemento.I muri crescono perché nel mondo cresce il caos e l’incertezza.I muri sono il risultato della paura e della rabbia di processi economici e politici che hanno distrutto sogni,speranza e vita di tante persone.Ma i muri non vanno cercati solo sulle nelle cartine geografiche.In questi anni i muri sono cresciuti dappertutto.Lungo i confini,nei paesi,nelle città,nei quartieri,tra le persone e financo dentro di noi.Perchè ogni volta che ci sentiamo vulnerabili,che sentiamo la solitudine,che ci sale la paura,siamo incapaci di capire e induriamo il cuore e innalziamo un nuovo muro.Così,a forza di murare la nostra vita,corriamo a rassicurarci nell'uomo forte che promette certezze,e che è così bravo perché mangia pane e nutella proprio come fa uno di noi.Ma sono anche le parole che costruiscono muri.Le parole peggiori sono quelle rabbiose,ostili,anche se dette magari con il Rosario in mano.Altri muri sono quelli edificati nei social con parole di odio che alimentano altro odio fino al punto che poi Liliana Segre,una donna ebrea scampata ai campi di sterminio nazisti,è costretta a camminare per la strade di un paese che si dice civile con tanto di scorta.I muri sono fondati sull'odio e sulla paura.Ma i muri non cancellano la paura.La anestetizzano.I muri ti chiudono lo sguardo e poi ti accecano.I muri sono chiusura contro apertura,esclusione contro inclusione,prigione contro libertà,pietra contro cuore.Dobbiamo capire che i muri ci rubano vita e che i muri ci stanno impedendo di risolvere i problemi che più ci minacciano.Dall’impoverimento al cambiamento climatico,al dramma della disoccupazione o del lavoro schiavizzato,alle guerre, alle migrazioni.La ricerca di soluzioni esige la cooperazione a tutti i livelli.Tra governi,le istituzioni,e i cittadini con altri cittadini e le istituzioni.Dal quartiere,alle città e alle Nazioni in cui viviamo dobbiamo fare un unico NOI INSIEME,non c'è qualcuno che viene prima degli altri("Prima gli Italiani" o "America First").I muri stanno distruggendo la nostra umanità.Il Muro ci sta rubando le nostre esistenze,le nostre relazioni con gli altri.E allora bisogna abbattere mure e costruire ponti.Ma i muri non cadono da soli.Serve la pressione di tanti.Per abbattere i muri,visibili e invisibili,dobbiamo combattere le nuove solitudini,aiutare le parti più deboli della società,bambini,donne e anziani.Combattere le disuguaglianze,costruite anche dagli ideologi sovranisti,le ingiustizie create,come in Italia,anche dalle violenze di una giustizia ingiusta.Controllare con il voto e con gandhiane azioni non violente,le violenze e le guerre,fatte anche con le armi che l'Occidente vende alle dittature di tutto il mondo.E impegnarci per riunire la famiglia umana,costruire una Europa solidale,dove non comandino le banche e la grande finanza.E bisogna partire proprio dai luoghi che abitiamo,le città dove viviamo.Aiutiamo l'abbandonato,l'emarginato,l'anziano e chi vive in povertà e solitudine.E’ qui che i nostri diritti e le nostre responsabilità si mettono in gioco.E’ da qui che possiamo ri-costruire comunità dense di umanità.Intorno ai campi di concentramento di Auschwitz,Dachau,Buchenvald,non c'erano muri ma fili spinati elettrificati.Ma la sostanza non cambia,perchè dentro quei campi di sterminio c'erano ebrei e sinti e rom e "altri" e "diversi".Ma in quei giorni il mondo girò la testa dall'altra parte.E fu così che le vite e le speranze di un mondo migliore finirono in fumo dentro il cielo buio dell'odio e dell'indifferenza.
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2 commenti:
Come ha scritto qualcuno:
Ciò che distingueva le due Germanie è l'idea morale e giuridica dell'uomo: che a Ovest è padrone di se stesso, e quindi può andarsene dove vuole: ad Est è proprietà dello Stato che ne regola i movimenti.
Quello che mi preoccupa sono i muri di idee che impediscono alle persone di vedere la realtà.
Ciao Clem
Buon novembre
Ciao Julia e grazie per i tuoi passaggi. Non ricordavo bene chi avesse detto la frase(quanto mai appropriata)che hai citato,poi ho verificato che è di Montanelli. Scusami ma continuo a non poter (forse sapere) lasciare un commento sul tuo blog e allora te lo dico da qui che l'ultimo tuo post "Mani" è semplicemente straordinario,per riferimenti culturali,psicologici e filosofici.Quanti pensieri e quante idee le mani sono capaci di costruire e trasformare. Complimenti davvero
In attesa del primo post di dicembre e ultimo primo post mensile dell'anno.buon tutto,
Clem
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