24 luglio 2016

UNA STORIA BELLA





Bale,Ronaldo,Sanchez,Neymar,Higuain,Pogba,Cavani,Ibrahimovic.Per l'acquisto di ognuno di loro,le squadre di calcio italiane ed europee hanno pagato e pagano fior di quattrini:80,90,100,120,milioni di euro.Di soldi ne sono stati spesi davvero tanti negli anni scorsi e in questi anni e in questi giorni nel calciomercato pallonaro d'Italia e d'Europa.Il tutto "Per assicurarsi le prestazioni del calciatore...."(così recitano in genere i comunicati ufficiali delle Società di calcio al momento dell'acquisto del tale o tal'altro giocatore).Può non piacere,ma oggi funziona così.Tra sponsor,diritti televisivi,diritti d'immagini e tanta altra roba,è perfino difficile calcolare l'ammontare preciso del vertiginoso giro d'affari che ruota intorno al mondo del pallone.Forse sarò un po' all'antica,forse sono un po' fuori dal tempo,ma sono ancora dentro a quel tempo in cui il calcio era fatto ancora di simboli.Simboli erano quei calciatori che venivano identificati talmente tanto con la maglia che indossavano da diventarne appunto simboli quanto lo stemma,i colori e la bandiera.Questo erano per le squadre in cui militavano i giocatori che un tempo venivano chiamate bandiere.Boniperti nella Juventus,per esempio;o Rivera nel Milan o Mazzola nell'Inter.O come Gigi Riva da Leggiuno(Varese),la cui storia calcistica si fonde con la storia di tutta un'altra gente e di tutta un'altra Terra,la terra e la gente di Sardegna.Pur essendo nato altrove,Gigi Riva divenne il simbolo,anzi l'orgoglio di tutta la Sardegna.Fu una totale simbiosi quella che si creò tra la Sardegna intera e Gigi Riva.O meglio:Giggiriva per tutti.Tutto attaccato.Come in uno hashtag.Era un ragazzo schivo e taciturno il Gigi Riva di allora.Ma ai sardi quel suo essere silenzioso ma tenace e forte piacque,lo considerarono subito uno di "loro",e lui cominciò a conoscere quella terra meravigliosa e quel popolo rispettoso e generoso.Riva si rivelò presto un attaccante fortissimo,potente,veloce.E il grande giornalista Gianni Brera lo soprannominò “Rombo di tuono”, perché quando tirava in porta con forza e potenza sembrava quasi che stesse per scatenarsi un temporale.Per gli avversari,naturalmente.E Riva segnò tantissimo e coi suoi goal il Cagliari viene promosso in Serie A.Poi accade l’impensabile:dopo un secondo posto,il Cagliari vince addirittura lo scudetto.E non è solo lo scudetto del Cagliari,è di tutta la Sardegna.E di questa gente,della loro vita ancora sofferta e misera si innamorò Giggiriva.Le grandi squadre del nord non poterono non notarlo e lo corteggiarono con fior di offerte economiche ed in ispecie la Juventus.Inter,Milan,Juventus erano pronte a ricoprirlo di soldi che dal Cagliari mai avrebbe potuto avere.Ma Riva rifiuta tutte le offerte: Juventus, Inter, Milan non valgono per Rombo di tuono l’amore di quella terra,di quella gente.Così si espresse "Rombo di Tuono" nei confronti della gente sarda:“Quando vedevo la gente che partiva alla 8 da Sassari e alle 11 lo stadio era già pieno,capivo che per i sardi il calcio era tutto.Ci chiamavano pecorai e banditi in tutta Italia e io mi arrabbiavo.I banditi facevano i banditi per fame,perché allora c’era tanta fame,come oggi purtroppo.Il Cagliari era tutto per tutti e io capii che non potevo togliere le uniche gioie ai pastori.Sarebbe stata una vigliaccata andare via,malgrado tutti i soldi della Juve.Io non ho mai avuto il minimo dubbio e non mi sono mai pentito”.Non potevo togliere le uniche gioie ai pastori.Sì, certo, dissi no ad Agnelli.Cos'altro avrei potuto fare?La Sardegna mi diede una casa,un affetto immenso,una famiglia.I soldi,anche quelli.Ma l'umanità della gente, l'amore, non avevano prezzo".Una storia bella quella di Giggiriva.Altro che sponsor e diritti tv e diritti d'immagine.Ve li immaginate Neymar e Balotelli e Bale e Higuain e Pogba,Cavani,Ibrahimovic dire una cosa del genere?

2 commenti:

Julia ha detto...

Non sono una tifosa e non i interesso di calcio ma quando sento certi discorsi, vedi i compensi dei calciatori, il trattamento a loro riservato e per contro il loro atteggiamento, rimango allibita e mi chiedo che razza di deriva ignobile abbia preso questo mondo.
Al contrario la tua è davvero una bella storia perchè un tempo le persone erano belle, libere da certi contesti e dignitose.

Che bella coincidenza di letture, io Dovlatov e tu Turgenev...
Ciao e buon tutto
Julia

Clem ha detto...

La letteratura classica russa mi appassiona molto.Trovo che nei personaggi di Tolstoi,Puskin Checov, Dostoevskij,Gogol,Gor'ki,Turgenev vengano raccontate le problematiche esistenziali dell'Uomo e del significato del suo esserci nella Storia e nella vita
Ciao Julia, ti auguro,come direbbe Cesare Pavese, una bella estate
Ciao
Clem