Tra qualche ora le nazionali di calcio di Italia e Germania si giocheranno la qualificazione al turno successivo degli Europei 2016 che si stanno svolgendo nelle Terre di Francia.Di Italia-Germania ho la memoria di una sera di luglio del 1982,quando in Spagna gli azzurri di Enzo Bearzot conquistarono il titolo di Campioni del Mondo battendo in finale proprio la Germania,sotto gli occhi di un entusiasta Presidente Pertini con la sua immancabile pipa.Eppure quando dici Italia-Germania non tanto di quella partita dell'82 ne hai il sentimento e l'emozione,quanto piuttosto dell' "altra" Italia Germania quella del 4 a 3 ai Campionati del Mondo in Messico del 1970.Il Messico,"la faccia triste dell'America",come cantava Enzo Jannacci.
Anzi,quella partita e quel risultato li potresti scrivere come in un hashtag #italiagermania4a3 tanto essa è diventata memorabile nella storia del calcio mondiale.Tanto memorabile che poi all'esterno dello stadio "Azteca" di Città del Messico dove Italia e Germania giocarono quella partita,venne apposta una targa con la scritta:"Lo stadio Azteca rende omaggio alle Selezioni di Italia e Germania,protagoniste nel Mondiale del 1970 della Partita del Secolo".
E oggi,quando mancano poche ore ad una nuova "Italia-Germania,non puoi non pensare ancora a quella partita di calcio straordinaria,diventata un pilastro nella storia dello sport,ma anche nella cultura popolare italiana.Anche i più giovani hanno poi saputo che cosa successe a mezzanotte di "quella" notte italiana(a Città del Messico erano le 4 del pomeriggio).Hanno saputo poi di quei 120 minuti di gioco intensissimo,sotto un caldo asfissiante,dello "splendido sinistro" di Boninsegna che fino al 92' ha tenuto in estasi i tifosi italiani, già proiettati verso una finale mondiale da giocarsi contro la Selecao brasilera.Poi il buio improvviso:nel pressing finale con le ultime forze rimaste i "panzer" tedeschi fanno il colpaccio,un cross dalla sinistra che trova Schnellinger l' "italiano" del Milan,libero in area pronto in allungo a infilare un Albertosi super fino a 2 minuti prima.Poteva essere il tracollo azzurro,ed invece proprio allora cominciò "LA" partita che era destinata a diventare qualcosa di più grande persino di una semifinale mondiale,la partita del secolo,un evento sportivo da incidere prima nei cuori e poi nella storia di ogni appassionato di sport.Ci volevano i supplementari e le energie ridotte al minimo di tutti i giocatori,e il loro sforzo fino all'ultima goccia di sudore per portare a casa il risultato.Ed anche i tedeschi furono epici.Ricordo ancora il grande Franz Beckenbauer,il grande "Kaiser",giocare con una fascia intorno al collo a reggergli il braccio infortunato.E ci fu l'errore della difesa italiana,per dare alla Germania il sorpasso al 4' minuto,e poi il pareggio del roccioso Burgnich(quanti altri gol ha più segnato in carriera la grande "Roccia"?) e poi per il 3-2 di un grandioso Gigi Riva,il "Rombo di Tuono",come lo chiamava Gianni Brera,ancora capace di fintare,dribblare,infilare un diagonale sinistro millimetrico alle spalle del portiere tedesco Maier.E ancora non era finita.Un'altra distrazione difensiva su un calcio d'angolo tedesco,con Rivera mummificato sul primo palo, e Albertosi che gli gridava feroce chissà quali indicibili parole.Ma proprio Rivera,subito dopo la ripresa del gioco,raccolse il passaggio dalla sinistra di Domenighini e con un piatto destro coglie il portiere tedesco controtempo ed è 4-3,e Rivera che si lascia andare tra le braccia di Riva,è il "vinciamo noi, vinciamo noi" il grido che scende dagli spalti,e il "che meravigliosa partita ascoltatori italiani" del telecronista Nado Martellini,dopo 2 ore di un indimenticabile spettacolo.E fa niente se poi l'Italia perse in finale per 4 a 1 contro il Brasile di Pelè.In fondo per noi,e forse non solo per noi italiani,la finale c'era già stata e l'aveva vinta l'Italia per 4 a 3
E oggi,quando mancano poche ore ad una nuova "Italia-Germania,non puoi non pensare ancora a quella partita di calcio straordinaria,diventata un pilastro nella storia dello sport,ma anche nella cultura popolare italiana.Anche i più giovani hanno poi saputo che cosa successe a mezzanotte di "quella" notte italiana(a Città del Messico erano le 4 del pomeriggio).Hanno saputo poi di quei 120 minuti di gioco intensissimo,sotto un caldo asfissiante,dello "splendido sinistro" di Boninsegna che fino al 92' ha tenuto in estasi i tifosi italiani, già proiettati verso una finale mondiale da giocarsi contro la Selecao brasilera.Poi il buio improvviso:nel pressing finale con le ultime forze rimaste i "panzer" tedeschi fanno il colpaccio,un cross dalla sinistra che trova Schnellinger l' "italiano" del Milan,libero in area pronto in allungo a infilare un Albertosi super fino a 2 minuti prima.Poteva essere il tracollo azzurro,ed invece proprio allora cominciò "LA" partita che era destinata a diventare qualcosa di più grande persino di una semifinale mondiale,la partita del secolo,un evento sportivo da incidere prima nei cuori e poi nella storia di ogni appassionato di sport.Ci volevano i supplementari e le energie ridotte al minimo di tutti i giocatori,e il loro sforzo fino all'ultima goccia di sudore per portare a casa il risultato.Ed anche i tedeschi furono epici.Ricordo ancora il grande Franz Beckenbauer,il grande "Kaiser",giocare con una fascia intorno al collo a reggergli il braccio infortunato.E ci fu l'errore della difesa italiana,per dare alla Germania il sorpasso al 4' minuto,e poi il pareggio del roccioso Burgnich(quanti altri gol ha più segnato in carriera la grande "Roccia"?) e poi per il 3-2 di un grandioso Gigi Riva,il "Rombo di Tuono",come lo chiamava Gianni Brera,ancora capace di fintare,dribblare,infilare un diagonale sinistro millimetrico alle spalle del portiere tedesco Maier.E ancora non era finita.Un'altra distrazione difensiva su un calcio d'angolo tedesco,con Rivera mummificato sul primo palo, e Albertosi che gli gridava feroce chissà quali indicibili parole.Ma proprio Rivera,subito dopo la ripresa del gioco,raccolse il passaggio dalla sinistra di Domenighini e con un piatto destro coglie il portiere tedesco controtempo ed è 4-3,e Rivera che si lascia andare tra le braccia di Riva,è il "vinciamo noi, vinciamo noi" il grido che scende dagli spalti,e il "che meravigliosa partita ascoltatori italiani" del telecronista Nado Martellini,dopo 2 ore di un indimenticabile spettacolo.E fa niente se poi l'Italia perse in finale per 4 a 1 contro il Brasile di Pelè.In fondo per noi,e forse non solo per noi italiani,la finale c'era già stata e l'aveva vinta l'Italia per 4 a 3
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