22 dicembre 2015

I BOSCHI DELL'ETRURIA






C'era una volta la legge finanziaria,cioè(a farla breve) quella legge che prevedeva le entrate(le tasse,cioè) e le uscite(le clientele,cioè)che lo Stato avrebbe fatto nell'anno successivo.Veramente in origine la legge finanziaria serviva per diminuire tasse e uscite dello Stato,ma vabbè questo è un altro discorso.E siccome la legge doveva essere approvata entro il 31 dicembre e siccome ogni singolo parlamentare in un sistema elettorale da schifo contava qualcosa per mantenere in vita i governi,ecco che nei mesi da settembre a dicembre puntualmente partiva "l'assalto alla diligenza" e ogni parlamentare inseriva di soppiatto nella legge finanziaria qualche comma o emendamento o subemendamento nell'interesse degli italiani,naturalmente,per i votanti del proprio collegio elettorale,in realtà.E così arrivavano finanziamenti per la difesa degli allevamenti delle gallina padovane o sulla tutela della polenta Valsugana o gli incentivi per la costruzione di vaschette per i pesciolini rossi.
Ma naturalmente con Renzi tutto è cambiato,perchè è il verso che è cambiato(?)e tutto è diventato più serio.Almeno così dice lui,almeno così dicono i giornali-tappetino italiani.La Legge Finanziaria adesso si chiama Legge di Stabilità,però,strano a dirsi,pare che anche la "stabilità" di Renzi assomigli tanto alle solite grandi operazioni clientelar-assistenziale stile prima repubblica.Così,dopo decenni e decenni,ci sono ancora i soliti,eterni finanziamenti ai forestali calabresi.E il "film dell'orrore",come Tremonti definì le Leggi Finanziarie continua.Infatti che sia Finanziaria o Stabilità la vergogna continua,alla faccia della previsione proprio della legge di Stabilità che vieta che il provvedimento di bilancio contenga disposizioni localistiche o microsettoriali.Ma figuriamoci se  microsettoriali può chiamarsi una norma che attribuisce 150 milioni a Camera e Senato per soddisfare le richieste degli onorevoli,cioè ancora tante marchette parlamentari.E mica sono microsettoriali i 500 euro ai diciottenni e i 100 milioni del 2 per mille alle associazioni culturali,oppure i 9 milioni per il comune di Campione d’Italia,dove la locale casa da gioco in dieci anni ha perso 105 milioni.L'emblema,quello della casa da da gioco,della morale a doppio senso di uno Stato che mentre dice di voler colpire il gioco d’azzardo poi ripiana le perdite del casinò di proprietà di una società pubblica.E poi ancora 20 milioni per i collegamenti aerei con la Sicilia,15 del Fondo per la montagna,5 per la bonifica della Valle del Sacco,e poi ancora lo sconto fiscale sulla compravendita dei calciatori,come se ci fosse qualcosa da "scontare" in un'attività dove girano centinaia di milioni di euro.Per non parlare di briciole ancora più minute contenute in quella lista.Come i soldi per finanziare festival,cori e bande: 3 milioni in tutto.O il milioncino al Club alpino e al Centro ricerca Ebri,i 500 mila euro alla Fondazione Maxxi e all’Istituto Suor Orsola di Benincasa, i 300 mila per la sopravvivenza della società Dante Alighieri,fino ai 70 mila al museo della civiltà istriano-fiumano-dalmata.Con il piccolo particolare che le norme di salvaguardia(aumento dell'IVA cioè)sono dietro l'angolo pronte per essere applicate dall'Europa.Ma tutta questa cosa è invece davvero esaltante per la grande stampa italiana,sempre in ginocchio davanti al ducetto di Firenze.
Una cosa non ha previsto il Governo Renzi nella Legge di Stabilità:non ha previsto come andranno a finire le mille storie,diventate tragedie,dei piccoli risparmiatori della Banca dell'Etruria.In compenso,però,Renzi ha previsto un'altra cosa:la "salvaguardia" e la "tutela" dei Boschi dell'Etruria.


 

      

2 commenti:

julia ha detto...

Ciao Clem, grazie della tua costanza nonostante il mio povero blog sia ormai quasi abbandonato tanto che non so se continuare, nemmeno con il calendario; e grazie degli auguri che ricambio di cuore.
Ho letto i tuoi ultimi pezzi, sei sempre molto attento e giusto, anche la poesia...
Ti auguro buone feste, giorni sereni e buon tutto
Julia


"Gesù Signore, dammi il tuo Natale di fuoco interno nell'umano gelo."

Clemente Rebora

Clem ha detto...

ci sono dei momenti nei quali uno non ha proprio voglia di scrivere,fare,dire più niente e di non sentire niente e nessuno....sono momenti forse legati alle contingenze della vita....ma veramente,e con la massima sincerità ti chiedo per piacere di continuare con il blog...almeno dammi il piacere di continuare a leggere cose intelligenti che mi danno la possibilità di imparare così tanto....
ciao e di nuovo tantissimi auguri Julia....che ogni Gioia di vita sia con te...
Clem