14 febbraio 2012

NIENTE DI NUOVO

Niente di che.Niente di nuovo sotto il cielo (buio) della giustizia italiana.Oramai anche un caso come questo,che dovrebbe indignare e chiamare a risponderne i responsabili (cioè i giudici) passa come una cosa "qualsiasi",come una cosa di ordinaria amministrazione.
Non ci si meraviglia nemmeno più che un uomo,Giuseppe Gulotta,dopo aver trascorso ventidue anni della sua vita in prigione, venga poi scarcerato perchè una Corte d’Appello si "accorge" che è del tutto estraneo ai fatti per i quali era stato condannato e cioè di essere l'autore della strage di una caserma in Sicilia, dove morirono due carabinieri diciottenni.
No.Non c'è niente di nuovo in questa giustizia italiana.Passano anni,passano decenni e tutto continua come prima,tutto continua come sempre.Nonostante gli scempi quotidiani del diritto.Nonostante le condanne della Corte di Giustizia Europea al sistema giudiziario italiano.
Sono passate appena poche settimane dall'inaugurazione dell'anno giudiziario,quando i magistrati si sono lamentati dei tempi lunghi dei processi (scusate ma non siete voi che depositate sentenze dopo 8 anni,facendo decorrere i termini di detenzione e rimettendo così in libertà mafiosi e camorristi?).Oppure scatenano il putiferio se solo si accenna ad una riforma del sistema giudiziario con la separazione delle carriere.
E così,e proprio per queste indecenze giudiziarie,dopo lunghissime ed infinite sentenze ed ordinanze,dopo mille andirivieni delle carte processuali tra Tribunale,Corte d'Appello e Corte di Cassazione,i giudici di Reggio Calabria hanno raccolto nuove testimonianze, tra cui quella dell’ex brigadiere dei carabinieri Renato Olino che all'epoca si occupò dell’inchiesta sulla strage. E Olino ha fatto (dopo 22 anni) alcune ammissioni: in particolare ha riferito che ci furono dei «metodi persuasivi eccessivi» (praticamente violenze fisiche e pestaggi in carcere) per far «cantare» un giovane Giuseppe Vesco, affinchè accusasse Giuseppe Gulotta della strage.
Ora a parte che in 22 anni sono rimasti ancora sconosciuti e senza condanna i veri responsabili dell'omicidio dei due carabinieri,chi risarcirà Gulotta per tutti quegli anni trascorsi in carcere? Forse qualche giudice?Ma dai......

6 commenti:

Julia ha detto...

Sono andata a cercare questa frase di Prezzolini che ricordavo sommariamente:
"Non è vero, in modo assoluto, che in Italia, non esista giustizia. È invece vero che non bisogna chiederla al giudice, bensì al deputato, al Ministro, al giornalista, all'avvocato influente ecc. La cosa si può trovare: l'indirizzo è sbagliato".

Ciao Clem
Julia

Clem ha detto...

Vero Julia....se il sistema giustizia nel suo complesso non funziona è perchè tutti quegli altri soggetti (o caste?) che tu citavi non fanno o fanno la loro parte solo in maniera interessata e opportunista.Ciò non toglie,a mio avviso,la grande responsabilità dei giudici che in questo Paese si sono ormai sostituiti alla politica e esercitano (vogliono esercitare) ruoli sostitutivi della politica.
Come sempre tu dai stimoli a leggere ed approfondire.Così ho recuperato una frase di Calamandrei,il quale diceva:"il magistrato che scambia il suo seggio con un palco da comizio cessa di essere magistrato".
Ciao Julia
Clem

Clem ha detto...

P.S. Mi pare che un certo Ingroia partecipa con una certa frequenza a "comizi" e a trasmissioni politiche dichiaratamente schierate

Clem ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Clem ha detto...

P.S. Mi pare che un certo Ingroia partecipa con una certa frequenza a "comizi" e a trasmissioni politiche dichiaratamente schierate

Clem ha detto...

Pardon ho ripetuto involontariaamente più volte lo stesso commento