10 marzo 2021

L'ITALIA DI UN ANNO FA

Era una parola che non conoscevamo,o tutt'al più che avevamo sentito nei Tg che raccontavano che in Cina stava accadendo qualcosa,c'era una strana infezione che proveniva da topi o pipistrelli.Ma la Cina è lontana,ci dicevamo,cosa vuoi che sia,un problema "loro" quel "coronavirus",ecco la parola.Ma poi quel virus arrivò anche in Italia,e conoscemmo i nomi dei paesi di Codogno e Vò Euganeo,in Lombardia e Veneto,dove per prima arrivò quel virus,il coronavirus,dove ci furono i primi contagiati e i primi morti.E per colpa di quel virus.or giusto un anno fa,conoscemmo un'altra parola,facemmo una nuova esperienza di(non)vita che mai avevamo vissuto prima:lockdown era quella nuova parola,che voleva dire chiusura totale e generale delle vite singole e di una Nazione.E vennero i Dpcm,e vennero gli hashtag #iorestoacasa e #insieme ce la faremo e #andratuttobene,convinti come eravamo che sarebbero bastate poche settimana di sacrificio e poi saremmo tornati alla vita di "prima".Come poi è andata lo sappiamo bene.Ma adesso che un anno è passato,che non è ancora finita,che non è andata per niente tutto bene,che più di 100.000 persone sono morte e che questa vita "chiusa" continuiamo a vivere,fatta di drammi economici ed esistenziali,le immagini di un anno fa ci tornano negli occhi,al cuore e alla mente riproducendo oppressione e angoscia di vita incerta e indefinita.E,come sempre,sono le immagini che "parlano" più di qualsiasi parola,anche perchè forse parole non riusciamo più a trovare e a dire,difronte a questo tempo in cui quasi sembra che il buon Dio abbia dimenticato i suoi figli,se non fosse,in realtà,che questi suoi figli già da tempo avevano dimenticato il loro Padre.

Codogno e Vò Euganeo,dove tutto ebbe inizio:





Ci dicemmo che comunque sarebbe andato tutto bene
 


E invece gli ospedali e le terapie intensive si riempivano e la gente,gli anziani anzitutto,morivano soli in ospedale,senza poter vedere nemmeno nell'ultimo istante,i propri cari:


E nelle RSA e nel "Pio Albergo Trivulzio",ci fu la strage degli innocenti,la morte degli anziani


E medici e infermieri,masssacrati da giorni e giorni di lavoro ininterrotto, non reggevano alla fatica e ai drammi che si consumavano sotto i loro occhi.In questa foto,diventata ormai storica,un'infermiera crolla stanca dopo una giornata di lavoro



Medici e infermieri,che pure erano soliti vivere nel mondo del dolore,non ce la facevano più,soprattutto quando vedevano spegnersi una vita tra le loro mani 


E ci fu "quella" notte.La notte dell'immensa tragedia di Bergamo:una interminabile fila di camion militari portava via tante vite finite



Il Papa,in una Piazza San Pietro allucinantemente deserta,pregò Dio per la fine della pandemia,affidando il mondo a Maria:  





E il Presidente Mattarella,la massima autorità laica del Paese,celebrò il senso delle Istituzioni e dello Stato difronte alla pandemia,recandosi solitario il 2 giugno all'Altare della Patria,giorno dell'Italia unita e repubblicana




Era questa l'Italia di un anno fa.E' ancora questa,purtroppo,l'Italia,che viviamo di questi nostri giorni fatti di dolore ed angoscia .E chissà quando torneremo a un tempo relativamente "normale",a ritrovar parole che mondi nuovi possano aprirci,quelle che oggi,non possiamo,non sappiamo dirci,come Montale già sapeva












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