Proprio nel momento in cui scienziati e ricercatori fanno dichiarazioni tranquillizzanti sulla diffusione del virus,il premier Conte annuncia,così,all'improvviso,che lo stato di emergenza sanitaria per il coronavirus verrà prorogato fino al 31 dicembre 2020.Con tutto quello che ne consegue:saremo di nuovo chiusi in casa h24;uffici,scuole,università,chiese,cinema,musei,teatri chiusi;stadi sbarrati per tutti gli sport,l'attività industriale e il settore turistico-alberghiero completamente fermi.Insomma un cataclisma economico,peggiore di quello determinatosi dopo i 3 mesi di lockdown.Se quest'è,il premier Conte deve spiegazioni.C'è da chiarire le FORME e i MODI con i quali questa decisione,già annunciata,verrà presa.Perché in Italia c'è ancora un Parlamento che attua la volontà popolare mediante leggi e non con DPCM che sanno tanto di monarchia assoluta.E se in Italia bene o male(più male che bene)questo Parlamento esiste e non è divenuto(ancora?)"un'aula sorda e grigia,bivacco di manipoli",è esso che deve decidere su una eventuale proroga di uno stato d’eccezione,secondo la famosa definizione di Carl Schmitt.In inverno è stato diverso.Dinanzi all’esplodere della pandemia era ancora ammissibile(ma anche allora fino a un certo punto)far ricorso a strumenti derogatori dei tradizionali strumenti legislativi.Questa volta,però,non si può annunciare una proroga di un modello fortemente limitativo dei diritti e delle libertà individuali e personali senza andare prima difronte al Parlamento,l’organo costituzionale di massima rappresentanza di quel popolo di cui il Premier pretende di essere "avvocato".Un voto del Parlamento è assolutamente dovuto ed è qualcosa di più di un passaggio formale.In democrazia la forma è sostanza,e il Parlamento,già messo ai margini dall'alluvione di DPCM piovuta addosso al Paese,non può finire in naftalina un’altra volta,non può divenire,come ha detto la Presidente del Senato Casellati,un fantasma,senza avere neppure la possibilità di discutere i lineamenti di questa nuova dichiarazione di crisi:per quanto tempo,con quali caratteristiche,con quali ruoli?In questo senso,del resto,si sono espressi autorevoli costituzionalisti,che hanno sottolineato la criticità di una decisione che impatta sulle libertà fondamentali delle persone,e che perciò deve essere adottata sulla base di un indirizzo votato dal Parlamento,che rispetti i caratteri indicati dalla Corte Costituzionale:"necessità,proporzionalità,bilanciamento,temporaneità".Non è roba da poco.Queste sono le modalità attraverso le quali in democrazia l'esecutivo rende conto del proprio operato,ed è pericoloso se i governanti si innamorino di tali poteri straordinari,trovandoli comodi,perchè così si evitano quei "fastidiosi" meccanismi costituzionali del controllo del Parlamento e del bilanciamento dei poteri.Perchè poi si ha netta la sensazione che il premier voglia prendere tale decisione per puro narcismo,indirizzando la propria azione come ha fatto finora e cioè in favore di telecamera.Ovviamente,nessuno è in grado di dire cosa ci aspetta in autunno,nemmeno i c.d. esperti,alcuni dei quali,dopo mesi di interviste e apparizioni tv,hanno pensato bene di scendere in politica,candidandosi in liste di partito ma sempre per il bene del Paese,ovviamente(l’epidemiologo Lopalco in Puglia,per esempio).Ma proprio perchè nessuno lo sa,non si può parlare,già da ora,di proroga dei poteri senza conclamate evidenze scientifiche.Conte,perciò,lasci stare i propri narcisismi e tenga conto che un nuovo lockdown ha un impatto non solo sanitario,ma anche economico e sociale.È infatti di per sé un incentivo a osservare condizioni di vita e di lavoro(negli uffici pubblici,nella scuola,nei tribunali,nei luoghi di sport,spettacolo e turismo)adeguati a un rischio potenziale percepito evidentemente ancora molto alto:il che non è senza costi per il Paese.Ma soprattutto non si può pensare che,magari,la gente si possa abituare e assuefare a una forma di governo "straordinaria",priva degli impacci e delle lentezze della prassi parlamentare.Perchè pare più che evidente che la proroga serve solo a coprire il precario stato di salute di un governo in contrasto su tutto,tirandolo,così,fuori da ulteriori beghe.Al di là degli interventi precari e limitati nel tempo posti in essere dal governo,non si vede infatti uno straccio di progetto strategico per affrontare la crisi e per andare in Europa con una linea unitaria per poter richiedere quegli aiuti(Mes,Recovery Fund,Sure)di cui l'Italia ha così tanto bisogno.Ed è, dunque,proprio per questo,che il governo deve essere trasparente sulla volontà di procedere senza strappi,senza scorciatoie,senza la volontà di nascondere la polvere sotto il tappeto, e senza neppure pensare,neanche una volta,neanche per sbaglio,di specchiarsi compiaciuto nell’attenzione che le fasi di emergenza proiettano sempre,nel bene e nel male,sulla compagine governativa e sul suo capo.Le cose son serie e c'è bisogno di grande serietà.
16 luglio 2020
SERIETA'
Proprio nel momento in cui scienziati e ricercatori fanno dichiarazioni tranquillizzanti sulla diffusione del virus,il premier Conte annuncia,così,all'improvviso,che lo stato di emergenza sanitaria per il coronavirus verrà prorogato fino al 31 dicembre 2020.Con tutto quello che ne consegue:saremo di nuovo chiusi in casa h24;uffici,scuole,università,chiese,cinema,musei,teatri chiusi;stadi sbarrati per tutti gli sport,l'attività industriale e il settore turistico-alberghiero completamente fermi.Insomma un cataclisma economico,peggiore di quello determinatosi dopo i 3 mesi di lockdown.Se quest'è,il premier Conte deve spiegazioni.C'è da chiarire le FORME e i MODI con i quali questa decisione,già annunciata,verrà presa.Perché in Italia c'è ancora un Parlamento che attua la volontà popolare mediante leggi e non con DPCM che sanno tanto di monarchia assoluta.E se in Italia bene o male(più male che bene)questo Parlamento esiste e non è divenuto(ancora?)"un'aula sorda e grigia,bivacco di manipoli",è esso che deve decidere su una eventuale proroga di uno stato d’eccezione,secondo la famosa definizione di Carl Schmitt.In inverno è stato diverso.Dinanzi all’esplodere della pandemia era ancora ammissibile(ma anche allora fino a un certo punto)far ricorso a strumenti derogatori dei tradizionali strumenti legislativi.Questa volta,però,non si può annunciare una proroga di un modello fortemente limitativo dei diritti e delle libertà individuali e personali senza andare prima difronte al Parlamento,l’organo costituzionale di massima rappresentanza di quel popolo di cui il Premier pretende di essere "avvocato".Un voto del Parlamento è assolutamente dovuto ed è qualcosa di più di un passaggio formale.In democrazia la forma è sostanza,e il Parlamento,già messo ai margini dall'alluvione di DPCM piovuta addosso al Paese,non può finire in naftalina un’altra volta,non può divenire,come ha detto la Presidente del Senato Casellati,un fantasma,senza avere neppure la possibilità di discutere i lineamenti di questa nuova dichiarazione di crisi:per quanto tempo,con quali caratteristiche,con quali ruoli?In questo senso,del resto,si sono espressi autorevoli costituzionalisti,che hanno sottolineato la criticità di una decisione che impatta sulle libertà fondamentali delle persone,e che perciò deve essere adottata sulla base di un indirizzo votato dal Parlamento,che rispetti i caratteri indicati dalla Corte Costituzionale:"necessità,proporzionalità,bilanciamento,temporaneità".Non è roba da poco.Queste sono le modalità attraverso le quali in democrazia l'esecutivo rende conto del proprio operato,ed è pericoloso se i governanti si innamorino di tali poteri straordinari,trovandoli comodi,perchè così si evitano quei "fastidiosi" meccanismi costituzionali del controllo del Parlamento e del bilanciamento dei poteri.Perchè poi si ha netta la sensazione che il premier voglia prendere tale decisione per puro narcismo,indirizzando la propria azione come ha fatto finora e cioè in favore di telecamera.Ovviamente,nessuno è in grado di dire cosa ci aspetta in autunno,nemmeno i c.d. esperti,alcuni dei quali,dopo mesi di interviste e apparizioni tv,hanno pensato bene di scendere in politica,candidandosi in liste di partito ma sempre per il bene del Paese,ovviamente(l’epidemiologo Lopalco in Puglia,per esempio).Ma proprio perchè nessuno lo sa,non si può parlare,già da ora,di proroga dei poteri senza conclamate evidenze scientifiche.Conte,perciò,lasci stare i propri narcisismi e tenga conto che un nuovo lockdown ha un impatto non solo sanitario,ma anche economico e sociale.È infatti di per sé un incentivo a osservare condizioni di vita e di lavoro(negli uffici pubblici,nella scuola,nei tribunali,nei luoghi di sport,spettacolo e turismo)adeguati a un rischio potenziale percepito evidentemente ancora molto alto:il che non è senza costi per il Paese.Ma soprattutto non si può pensare che,magari,la gente si possa abituare e assuefare a una forma di governo "straordinaria",priva degli impacci e delle lentezze della prassi parlamentare.Perchè pare più che evidente che la proroga serve solo a coprire il precario stato di salute di un governo in contrasto su tutto,tirandolo,così,fuori da ulteriori beghe.Al di là degli interventi precari e limitati nel tempo posti in essere dal governo,non si vede infatti uno straccio di progetto strategico per affrontare la crisi e per andare in Europa con una linea unitaria per poter richiedere quegli aiuti(Mes,Recovery Fund,Sure)di cui l'Italia ha così tanto bisogno.Ed è, dunque,proprio per questo,che il governo deve essere trasparente sulla volontà di procedere senza strappi,senza scorciatoie,senza la volontà di nascondere la polvere sotto il tappeto, e senza neppure pensare,neanche una volta,neanche per sbaglio,di specchiarsi compiaciuto nell’attenzione che le fasi di emergenza proiettano sempre,nel bene e nel male,sulla compagine governativa e sul suo capo.Le cose son serie e c'è bisogno di grande serietà.
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