07 luglio 2020

MUSICA E CINEMA












Qualche giorno fa si è spento il grande direttore d'orchestra e compositore Ennio Morricone.Il grande pubblico lo ha conosciuto soprattutto come autore delle colonne sonore di alcuni tra i più bei film della storia del cinema,come:"Per un pugno di dollari","Il buono,il brutto e il cattivo;"Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto"C’era una volta in America","Nuovo Cinema Paradiso","Mission","Novecento",per citarne solo qualcuno.  Scompare l'uomo,non certo la sua opera e la sua arte.Morricone rimarrà la colonna sonora dei grandi film d'autore.Epperò questa scomparsa fa riflettere su cosa può essere un film senza una colonna sonora,senza la Musica.In origine c'era il "muto".Quando il cinema nacque,il 28 dicembre 1895,ad opera dei fratelli Lumiere,non c'erano dialoghi,non c'erano rumori,nè tantomeno musica.Di lì a poco,però,comparvero in sala qualche pianoforte od orchestrina ad accompagnare le immagini.Oggi è scontato,andando a cinema,aspettarsi un film fatto di dialoghi,musica,suoni,rumori e magari effetti sonori speciali.L’assenza della musica è subito percepita,anche se talora l'assenza di essa è una scelta fatta di proposito dal regista per esprimere in altro modo emozioni precise,ma rimane evidente che la presenza della musica è tanto scontata quanto la sua assenza è rimarcata.La musica ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella costruzione del film.Musica e immagini concorrono insieme alla creazione del significato che nasce dal loro rapporto.La musica definisce ambienti e personaggi,fa emergere emozioni.La musica crea stati d’animo.Dà voce e anima alla fotografia,al montaggio,alle luci,ed è essa che che crea atmosfere idilliache e tragiche,che proustianamente crea ricordi.Nel film di “genere”(commedia,drammatico,horror,fantascienza,etc.)è proprio essa che dà la "cifra" del genere.Come immaginare "Psycho" senza la musica di Bernard Herrmann ?

O "Ghost" senza  "Unchained" di Hy Zaret?


Nel film può poi esserci la musica dell'epoca conosciute dal grande pubblico.Ad esempio in Easy Rider di Dennis Hopper



si susseguono famose canzoni rock degli anni ’60 con l’intento di ambientare il film nell’attualità della rivoluzione giovanile americana.Registi come Francis Ford Coppola,Martin Scorsese,Quentin Tarantino sono soliti inserire nei loro film i successi musicali come scenografie sonore.Spesso,invece,i registi  optano per la musica classica,come in Barry Lyndon di Stanley Kubrick,dove c'è "Sarabande" di Haendel

o "Jeu" di Schubert.

Eppure qualche grande regista preferisce i silenzi.Antonioni e Bergman,ad esempio,erano restii a mettere musica nei loro film,perché prediligevano l’essenzialità.Ed in effetti il silenzio ha spesso un effetto drammatico,anch’esso serve a qualificare la scena.Nessun’altra arte può rappresentare il silenzio:non la pittura,nè la scultura,nè la letteratura.Fra questi due poli,fra l’inesistenza della musica in film molto efficaci e l’assoluta presenza della musica c’è tutta una serie di cose intermedie.I rumori,ad esempio.Quelli della vita di tutti i giorni,che condannando l’alienazione della fabbrica come ad esempio Charlie Chaplin in "Tempi moderni".

Ma,al di là delle scelte artistiche dei singoli registi è la musica che rende vivo nel ricordo dello spettare il film.Ne "Lo squalo",ad esempio,il motivo di terrore viene riproposto ogni volta che l’animale si avvicina.

Non soltanto i temi o i motivi restano nella mente degli spettatori,ma anche particolari colonne sonore diventate molto famose come quella di Star Wars di George Lucas o de Il padrino di Francis Ford Coppola
e così via.Chi ha visto il film,associa subito le musiche al film,anche se le musiche sono ascoltate da sole, sempre a causa del legame che hanno instaurato con le rispettive immagini.Questa associazione tra musica e immagini è la riprova dello stretto legame che si viene a creare e di come le due parti siano imprescindibili, l’una si ricollega all’altra creando nell’immaginario dello spettatore un’immagine sonora indelebile.

Dice Stanley Kubrick:"La cosa migliore in un film è quando le immagini e la musica creano l’effetto. […] Le scene più forti,quelle di cui ci si ricorda,non sono mai scene in cui delle persone parlano,ma quasi sempre scene di musica e immagini" 
  
E Sergej M. Ejzenštejn,il grande rivoluzionario del mondo delle immagini,celebre per la sua "Corazzata Potëmkin,diceva:

"Perché poi la musica è così necessaria?Perché parliamo qui della musica come di qualcosa che è sempre,a priori indispensabile e di per sé sottintesa nel film?” La risposta è:non si tratta tanto di rafforzare l’azione,quanto di raccontare emozionalmente quanto è inesprimibile con altri mezzi"

Con la musica,appunto  

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