Un infermiere di Emergency che fino a qualche giorno prima prestava servizio nel Centro di cura dei malati di Ebola in Sierra Leone,è risultato positivo al test eseguito presso l'Ospedale specializzato in malattie infettive.“Lazzaro Spallanzani” di Roma.Quello dell'infermiere è il secondo caso in Italia dopo quello di Fabrizio Pulvirenti, un medico, anche lui di Emergency, che si è ammalato lo scorso novembre e che è stato curato nello stesso ospedale
E' così scattata la procedura per l’isolamento,come prevista dai protocolli del ministero della Salute."Non c'è nessun rischio legato all'infermiere sardo contagiato dal virus Ebola,si è affrettata a dichiarare il Ministro della Salute Beatice Lorenzin."Sono state seguite tutte le procedure", ha spiegato il ministro.Sarà.Però a tanti milioni di italiani è sembrato di vedere che mentre gli operatori sanitari si muovevano impacciati in quella specie di scafandri bianchi, c'erano,tutt'intorno molte altre persone,senza scafandri,nè mascherine e tantomeno camici.Solo gente di passaggio che si fermava a guardare incuriosita,come se si fosse alle riprese di un film .Non so come funziona in questi casi.Forse il protocollo operativo prevede anche visite guidate ed "osservatori" esterni,per così dire,ma insomma,qualche dubbio mi rimane.Ma quello che ha fatto davvero scalpore e che ha suscitato più polemiche è stato vedere alcune immagini di una televisione sarda "Videolina.it" durante il trasporto del paziente all'Ospedale di malattie infettive "Spallanzani" di Roma.In quelle immagini si vedono alcune persone di passaggio che scattano della fotografie con il cellulare, mentre il paziente si trovava in una barella superprotetta trasportata da personale anch’esso ben protetto.Forse anche "immortalare" queste immagini fa parte delle procedure della Lorenzin.
Al di là del caso specifico,comunque,quello che più disgusta è vedere quel filmato,quella gente.E' vedere il cinico distacco,la brutale violenza morale contro la vita di una persona che proprio in quel momento ti passa davanti nel momento del dolore,della sofferenza,della debolezza fisica e psicologica.Non c'è niente che conta in questa bieca società dell'Immagine,se non l'Immagine stessa.Quella foto,magari,poi finirà negli oceani della Rete o caricata sui video web,sulle pagine dei social network.E allora capisci che dietro a quelle foto c'è il Niente.,ma non c'è più l'Uomo,non più l'Umanità,in quelle foto.C'è il Niente dietro quella foto.Del resto quando i governanti e i padroni del vapore di questo nostro Tempo sanno parlare solo con cinguettii ed hashtag e non con passione al cuore e al cervello della gente non può che accadere questo.Non c'è più Essere,non più Vita,in queste nostre vite d'oggi.Non sappiamo più essere "Esseri".Siamo ridotti solo a Sembianza,ad un sembrar d'essere.Siamo,invece, solo una piccola,misera foto sbiadita.
2 commenti:
Io vedo costantemente una massa di decerebrati che guidano, camminano, fanno la fila, mangiano e potrei continuare, guardando il cellulare..
Fotografano qualunque cosa senza educazione e rispetto, parlano ad alta voce dei fatti loro, urlano...
Onestamente devo dire che in altri paesi è molto difficile assistere a certi comportamenti..
Stiamo toccando il fondo in tutti i sensi e chi ci guida fa peggio di tutti..
Ciao Clem e grazie del commento al mio maggio
Julia
è incredibile come la gente voglia apparire(appunto:apparire) pubblicando proprie immagini o anche foto delle cose più insignificanti della proprio vita sui social network....è il Tempo di FB di Twitter (già molto meglio rispetto a fb) e ancor di più di pinterest o instagram......
hai ragione...se chi ci governa lo fa con selfie o hashtag la cosa è grave ma non è seria....
Ogni cosa bella a te Julia
Clem
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