05 gennaio 2014

PANE E MARIJUANA

 

Dal 1° gennaio negli Stati Uniti,nello Stato del Colorado,sono stati aperti i primi negozi autorizzati a vendere la marijuana a chiunque abbia più di 21 anni.Migliaia di persone sono rimaste in fila per ore e ore per comprare legalmente la marijuana.E da ogni parte d'America, da posti lontanissimi è arrivata tanta gente,perché,come aveva scritto il giornale locale Denver Post, il numero dei negozi autorizzati già dal 1° gennaio e la quantità disponibile di marijuana erano per il momento piuttosto limitati.Il Colorado è il primo stato americano ad autorizzare la vendita di marijuana per scopi,diciamo così,“ricreativi”,oltre che terapeutici.Per tante ore,scrive sempre il "Denver Post",si è protratta l'attesa della gente in coda in attesa dell’apertura dei 37 negozi autorizzati.
Chissà perchè nel leggere questa notizia mi son venute alla mente altre scene,altre cose,altri fatti.E soprattutto altre immagini.Le immagini della gente che durante la seconda guerra mondiale faceva la fila,nelle città,per avere del cibo,scadente,ma del cibo per far vivere e sopravvivere le proprie famiglie,gli anziani,i malati,i bambini,soprattutto.Sì,perchè si faceva la fame in Italia,durante la tragedia della seconda guerra mondiale.L’alimentazione degli italiani era regolata dalle cosiddette "tessere annonarie" da tutti chiamate le "tessere della fame".Colori diversi per le differenti fasce d’età:verdi per i bambini fino a otto anni,azzurre dai nove ai diciott’anni,grigie per gli adulti.Quelle tessere segnarono la vita di grandi e piccini per un lungo periodo,tutti gli anni della tragedia bellica.Il cibo quotidiano veniva distribuito da quei rettangoli di carta che gli uffici municipali dell’annona fornivano ogni 2 mesi,uno per ogni membro della famiglia.E guai a smarrirli,pena il digiuno.
Era la conseguenza del regime di autarchia imposto dallo Stato fascista. Razionamento,per la pasta nera,che a cuocerla diventava come colla,e razionamento per la carne-non il vitello o il manzo figuriamoci-ma carni di pecora e di capra,dure come la pietra.In simili condizioni non poteva non prosperare il mercato nero,il giro del contrabbando che divenne da subito una piaga sociale.E con la guerra e con il contrabbando c'era chi si arricchiva e chi era costretto a perdere tanto,talora tutto,pur di campare.C'erano gli illeciti arricchimenti dei furbi sulla pelle della povera gente.La quale fu costretta a vendersi di tutto:ori di famiglia,panni di corredo persino mobili di arredamento,armadi,comò, cristalliere,sedie per racimolare qualche soldo da spendere al mercato nero.Con gioia dei contrabbandieri che accumularono ricchezze,gonfiandosi oltre misura i portafogli.Eduardo De Filippo,nella sua commedia "Napoli milionaria" rappresentò drammaticamente ma realisticamente quei giorni di ordinaria tragedia.Ora la fila si fa per acquistare non il pane ma la marijuiana.E senza tessere annonarie.
Niente,null'altro voglio dire,null'altro voglio aggiungere.Voglio solo tornare a guardare le fotografie della gente che si accalca presso i negozi americani per acquistare marijuiana.E poi voglio tornare a guardare quelle foto un pò sfocate,in bianco e nero,della gente che durante la guerra si accalcava presso i panifici con la tessera annonaria,con la "tessera della fame" in mano.

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