20 ottobre 2013

OMINICCHI E QUAQUARAQUA



Falchi e colombe.Lealisti e governativi.Tutti contro tutti ma tutti con Silvio.Oltre,però,le solite (e scontate)dichiarazioni di fedeltà perenne al Cavaliere,all'interno del PdL(o Forza Italia 2.0 se effettivamente si farà)non fanno altro che litigare tra di loro e pare proprio che quella parola che nessuno osa pronunciare (scissione)si approssimi sempre più per il centrodestra italiano.
Ma mentre nel Pdl si discute di probabili scissioni,una scissione,se non una deflagrazione,è già avvenuta in “Scelta Civica” che si frantuma in mille pezzi e perde addirittura il suo fondatore Mario Monti,che ora ulula alla luna contro gli slalomisti casiniani(perchè non li conosceva già prima?)o si scaglia in pettegolezzi contro i vari Mauro  & C. suoi ex fidi scudieri.
Nel Pd non va meglio.Al di là delle ironie dalemiane sui sindaci fiorentini,ci si comporta come se una divisione tra le diverse componenti sia già avvenuta da tempo.Ciò che avvenuto alla Commissione Antimafia,con lo scontro tra governativi,pronti a votare per la presidenza l’esponente di Scelta Civica, Dellai,e gli antigovernativi che hanno fatto saltare l’accordo sventolando la candidatura di Rosy Bindi,è la conferma che il Pd non è un partito ma una sorta di accozzaglia di correnti e genti ognuna decisa a camminare per conto suo.
E le divisioni all'interno dei partiti non possono non riflettersi sul governo.Perchè se queste sono le situazioni interne ai partiti,non c’è da essere ottimisti sulla tenuta della coalizione stessa. Enrico Letta si consola con la benedizione di Obama il quale elogia la sua manovra finanziaria.Una manovra che però i partiti italiani ancora non conoscono ufficialmente.Come non la conosce la Commissione europea che ha chiesto "spiegazioni" al governo italiano sulle misure della manovra.Forse adesso che Obama si è liberato della paura dello "shutdown" gli si potrà chiedere cos'è la manovra del governo Alf-etta che lui così tanto ha elogiata.
Insomma.C'è un governo Alfetta che naviga a vista,che campa alla giornata,in un quadro di totale frantumazione.Ed è possibile che questo governicchio di mezze calzette salti quanto prima.E non solo perché il Pdl potrebbe ritrovare la propria compattezza nella difesa di Berlusconi in occasione del voto per la sua decadenza.Ma perché prima di quella data l'esplosione di Scelta Civica porterà sicuramente conseguenze devastanti sulla tenuta del governo.E poi perchè con le primarie prossime venture del PD,le scelte dei militanti potrebbero provocare lo stesso effetto deflagranti sul governo delle larghe intese che i 3 principali candidati alla segreteria, Renzi, Cuperlo e Civati, osteggiano e vogliono cancellare.
E dunque?In condizioni normali,in un Paese normale,un governo di larghe intese avrebbe operato per salvare davvero i conti disastrati dello Stato,avrebbe avuto come solo ed unico fine quello di guardare all'interesse esclusivo della Nazione.Ed invece no.Qui siamo in Italia,signori.E in Italia solo ci sono questi partiti e questi ominicchi politici che solo pensano alle proprie ambizioni e alle loro future cadreghe.E tutti questi partiti,tutti questi ominicchi temono di prendere qualsivoglia decisione nel timore che una sia pur minima mossa possa avvantaggiare i contendenti interni del proprio partito prima ancora che quelli esterni dei partiti avversari.Tutto questo mentre la disoccupazione cresce,le industrie e i negozi chiudono e la soglia delle nuove povertà si abbassa paurosamente.Ahi,povera Italia,"di dolore ostello".Davvero meritavi che più nobil gente calcasse il tuo nobil suolo.E invece solo omuncoli e quaquaraqua ti son capitati in sorte

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