10 giugno 2012

LO SMEMORATO DI COLLEGNO



Mario Monti deve essere un novello "Smemorato di Collegno" quando dichiara che:"Il mio governo e io abbiamo sicuramente perso in questi ultimi tempi l’appoggio che gli osservatori ci attribuivano dei cosiddetti poteri forti; non incontriamo favori in un grande quotidiano rappresentante e voce di potere forte e in Confindustria”.Evidente.Una grave mancanza di memoria.E allora sarebbe bene che qualcuno gli ricordasse qualcosa.Ad esempio il signor Monti probabilmente non ricorda che lui nei poteri forti ci ha sguazzato da tempo.In tanti di quei poteri forti lui è stato partecipe e primo attore.In Goldman Sachs,Moody’s ad esempio.E quanti aerei ha preso il signor Monti per andare a Bilderberg?E a Bruxelles che ci andava a fare?Il Commissario europeo o il turista?E sul Corriere della Sera il suddetto Prof. non scriveva articoli di fuoco contro il Governo Berlusconi?
Non ricorda tutte queste cose il signor Monti.Non ricorda come si sia ritrovato su quella poltrona e cioè proprio ad opera di quei poteri:Confindustria,banche,grande stampa con il "Corrierone" in prima fila.
Ma la cosa più grave è un'altra.Il signor Monti non ricorda quello che aveva promesso agli italiani.Sacrifici,sì,ma poi uno spread piccolo piccolo.Un bel decreto su liberalizzazioni e privatizzazioni.E poi faremo le dismissioni.Una grande ed incisiva "spending review"su Enti centrali e locali,su centri di spesi e di sprechi.Un bel "CresciItalia" e tutto va a posto.Ma ora che nel suo governo ci sono continui contrasti e spaccature tra i suoi Ministri su temi non da poco,con diversità di vedute,proposte e ricette,lui non ricorda più di aver avuto da Napolitano e dai partiti mano libera praticamente su tutto.Ed ora che,nonostante il suo intervento "taumaturgico" le italiane cose economiche continuano ad andar male,se la prende con fantomatici "poteri forti" che poi sono quelli che lo hanno messo sulla poltrona dove si trova.
Smemorato.Certo lo stress cui è da mesi sottoposto avrà inciso non poco sulla sua memoria.Già.Perchè in questi giorni stanno arrivando grossi allarmi.Nonostante la sua "governance" sono tre i miliardi di gettito fiscale che mancano all’appello (a dispetto di un tartassamento record).E completamente bloccato è il decreto Sviluppo.Fallimento totale del pronto soccorso all’Emilia terremotata (a proposito ma un'oretta per passare tra le tende dei terremotati proprio non poteva trovarla?).E poi il confuso dimenarsi per cercare di risolvere la paradossale ma anche drammatica vicenda degli esodati.E difronte a tutto questo il professor Monti dimentica come sia stato miracolato dall’emergenza,da Napolitano,dai partiti tutti e dall'antiberlusconismo militante.
Lui non ricorda tutto questo ma poi,in fondo,non gliene frega mica poi tanto.A lui non importa avere il sostegno degli italiani che stanno stoicamente affrontando una grandinata di tasse.No.A Monti dispiace soltanto che Confindustria e il Corriere della Sera lo abbiano criticato.Forse si aspettava gratitudine dal "Corsera" perchè dalle sue colonne aveva dato di brutto contro il governo Berlusconi,che infatti a quelli di Via Solferino non è mai stato simpatico.E forse perchè non si aspettava le critiche anche da parte di Giavazzi,membro del suo governo.
Ma il professor Monti,dopo una cura di "Memoril" dovrebbe spiegare agli italiani una cosa ricordata in un programma televisivo da Luca Ricolfi,l’unico editorialista dei giornali dei poteri forti che da mesi solleva qualche obiezione alla politica del governo.E cioè perché, rispetto alle ultime due manovre del governo Berlusconi, in cui si prevedevano prima il 60 e poi il 40 per cento di tagli alla spesa e il resto di tasse, il professore che,libero dal peso della politica, avrebbe dovuto realizzare più tagli e più risparmi ha preferito varare una manovra composta all’88 per cento da imposte e solo al 12 per cento da risparmi?Sarà colpa dei giornalisti?Dei poteri forti?

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