Carl Schmitt,nel suo più famoso libro, "Teologia Politica" scriveva: "Sovrano è chi decide sullo stato di eccezione".Per Schmitt cioè,non esiste più una legittimità tradizionale nella formazione e conservazione di uno Stato.Ciò che diviene fondamentale è chi decide cosa fare in uno Stato, in pratica chi ha la sovranità, il potere.Nello Stato di diritto,secondo Schmitt, si ha l’identificazione dello Stato con l’ordinamento giuridico e perciò si sa come si deve decidere perchè si decide secondo legge (secondo la tesi del Kelsen,ritenuto il capostipite novecentesco della dottrina liberal-democratica del diritto).Schmitt sostiene che il come decidere non è sufficiente ed è perciò più importante sapere chi è che deve decidere.Ed il problema del chi diviene ancora più importante quando si è in uno Stato di eccezione che designa una situazione in cui, essendosi lo stato democratico rivelato incapace di sovranità e decisione politica, il diritto viene sospeso.Qui,per Schmitt, nasce il problema della sovranità: il sovrano è colui che decide nello stato di eccezione.
Sovranità.Stato di diritto.Stato di eccezione.Diritto "sospeso".Una teoria non propriamente "liberale" quella di Schmitt, nella quale il concetto di "sovranità popolare" è del tutto ignorato.
Quello di Schmitt era pensiero dottrinario,teoria,studio sul diritto e sulla filosofia del diritto.Ma in Italia pare proprio che quei concetti teorici abbiano avuto concreta applicazione.Nello Stato di diritto italiano,nel quale la sovranità è rimessa nelle mani del popolo che la esercita con il voto,un Governo ed un Parlamento liberamente eletti proprio dal popolo, sono stati espropriati (e si sono fatti espropriare) di ogni legittimazione politica e parlamentare.E' successo infatti che il Presidente della Repubblica,ritenendo che la situazione economica fosse "eccezionale", è fuoriuscito da ogni ambito di competenza e, travalicando i poteri legislativo ed esecutivo,ha chiamato a governare un Governo di "tecnici",di presunti "migliori",di "filosofi" nel senso platoniano del termine.Al di là di quelli che sono/saranno i risultati dell'operato di questo Governo una cosa (purtroppo) è già successa. In Italia c'è stata una "eccezione" nella Democrazia.Uno stato di eccezione si è contrapposto ed ha prevaricato lo Stato di diritto ed il diritto (e la democrazia).Una "sospensione" della Democrazia,dunque.
Quello di Schmitt era pensiero dottrinario,teoria,studio sul diritto e sulla filosofia del diritto.Ma in Italia pare proprio che quei concetti teorici abbiano avuto concreta applicazione.Nello Stato di diritto italiano,nel quale la sovranità è rimessa nelle mani del popolo che la esercita con il voto,un Governo ed un Parlamento liberamente eletti proprio dal popolo, sono stati espropriati (e si sono fatti espropriare) di ogni legittimazione politica e parlamentare.E' successo infatti che il Presidente della Repubblica,ritenendo che la situazione economica fosse "eccezionale", è fuoriuscito da ogni ambito di competenza e, travalicando i poteri legislativo ed esecutivo,ha chiamato a governare un Governo di "tecnici",di presunti "migliori",di "filosofi" nel senso platoniano del termine.Al di là di quelli che sono/saranno i risultati dell'operato di questo Governo una cosa (purtroppo) è già successa. In Italia c'è stata una "eccezione" nella Democrazia.Uno stato di eccezione si è contrapposto ed ha prevaricato lo Stato di diritto ed il diritto (e la democrazia).Una "sospensione" della Democrazia,dunque.
Crisi politica? Crisi costituzionale ed istituzionale? Crisi sistemica?.Non sono certo io capace di rispondere a queste domande.Ma una cosa la so.Da qualche mese mi sento più povero.Più povero di Democrazia.
1 commento:
Ciao Clem. Hai ragione. Il delirio di onnipotenza che pervade ormai questa società non lascia spazio alla democrazia. Anzi credo che ormai sia un termine dalle molteplici interpretazioni, a piacere..
Lieta che tu abbia risolto il problema dei commenti
A presto
:-)
Julia
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