A poco più di 60 anni dall'uscita nelle sale cinematografiche,si può ancor'oggi dire che Il Dottor Stranamore di Stanley Kubrick rimane un "unicum" nella cinematografia mondiale,impossibile da inquadrare in un genere specifico.Esso infatti è un mix tra commedia, thriller geopolitico e narrazione distopica,restando un esempio di cinema capace di interpretare i tempi e più ancora le criticità di una precisa epoca storica, quella della guerra fredda. Di essa rappresenta l'icona di quel tempo in cui il mondo era col fiato sospeso difronte all'incubo nucleare.
Quando pensò di portare sullo schermo il romanzo "Il Dottore Stranamore" dello scrittore gallese Peter George, Stanley Kubrick aveva inizialmente pensato di fare un film molto serio. Tuttavia,mano a mano che andava avanti, in lui si formò la certezza che serviva un taglio diverso,che sarebbe stato meglio ricorrere a una ironia quasi demenziale, per poter dire apertamente quella verità di cui molti ormai,erano coscienti: l'olocausto nucleare era una minaccia reale e né l'Occidente né l'URSS potevano vantare alcun tipo di superiorità morale.Erano quelli gli anni della corsa agli armamenti,della proliferazione nucleare,con il militarismo che soggiogava anche la politica ed un fascismo di ritorno di cui erano pregne le classi politiche e militari mondiali e in particolare americana.L'America,infatti,in quegli anni era reduce dalla fobia maccartista, da una ottusa teorizzazione di una cospirazione mondiale comunista pronto ad attaccare l'Occidente dall'interno, tramite fiancheggiatori, spie e traditori.
Ma più ancora, gli Stati Uniti erano il Paese in cui l'eredità della vittoria del secondo conflitto mondiale,aveva lasciato al potere tutta una generazione di generali e politici,nei quali era ferma la convinzione che lo scontro armato con il blocco comunista era inevitabile. Il Dottor Stranamore uscì all'inizio del 1964,a pochi mesi dall'assassinio di John Fitzerald Kennedy,la cui Presidenza fu impegnata non solo nella crisi cubana,che aveva spinto gli USA a un passo dal conflitto nucleare con l'URSS, ma anche in una lotta tra il clan dei Kennedy e i vertici militari, industriali e l'intelligence.Ad esempio,uomini come Edgar J. Hoover,Direttore dell'FBI e uno dei più accaniti sostenitori della teoria della c.d. paura rossa,attuò,tramite l'Agenzia che dirigeva,campagne repressive,creando programmi, legali e non, per contrastare e limitare le opposizioni politiche nel Paese.
Il protagonista principale del film è un formidabile Peter Sellers,che con tutto il suo straordinario talento offrì alcune tra le sue "performances" più belle,nell'interpretazione dei 3 personaggi:il Colonnello Mandrake, il Presidente degli Stati Uniti Merkin Muffley e soprattutto il Dottor Stranamore. Se il primo è un militare in realtà ragionevole e arguto, sono Muffley e Stranamore ad aver un ruolo centrale nell'esprimere il messaggio di Kubrick e cioè che l'America e l'Occidente, pur di vincere contro l'URSS non ebbero alcuno scrupolo ad utilizzare metodi pesantemente repressivi ed illiberali.Il film,infatti,ci parla del fascismo che seppure sconfitto,tuttavia informa la politica americana di quegli anni.Simbolo ne è il generale psicopatico,fanatico militarista complottista e squilibrato, che mette in moto l'attacco che porterà all'olocausto nucleare.
Nel film Stranamore è un nazista che rappresenta la follia del mondo che va verso l'autodistruzione."Il Dottor Stranamore" è però anche un capolavoro distopico e di complottismo quando fa sue le teorie più strampalate,interprete del sentimento dell'opinione pubblica nei confronti del nemico.Un qualcosa di incredibilmente attuale se si pensa alle teorie complottiste sul Covid 19(ad es. quella del "no vax").Nemmeno i sovietici sono migliori:appaiono un mix di ignoranza,ingenuità e pericolosità.Kubrick è assolutamente perfetto nel ricordarci il totale isolamento e la visione alterata che i sovietici avevano della realtà e dell'Occidente.
Nè Kubrick aveva grande fiducia nelle masse,perchè furono proprio esse che in quel tempo vedevano la bomba atomica come una forma di sicurezza,ignorando il messaggio che 20 anni prima Robert Oppenheimer (uno degli scienziati che lavorò alla bomba atomica di Hiroshima,per poi pentirsene amaramente)aveva indicato come principale pericolo:la mancanza di consapevolezza del reale pericolo che l'atomo rappresentava.Il film è dunque anche monito contro una tecnologia senza controllo,in quella folle corsa agli armamenti, che ci ricorda che progresso e avanzamento tecnologico sono grande risorsa ma anche immenso pericolo.
Nel film c'è una bomba che non si può fermare,un computer che decide della vita della gente;entrambe le scene anticipano quel cinema che avrebbe poi parlato del dominio delle macchine sull'umanità, con una visione del futuro conflittuale e apocalittica, che avrebbe avuto in Matrix,il momento più importante.E' chiaro,perciò,che Il Dottor Stranamore non è stato semplicemente un film con cui ridere di una paura collettiva, ma un'approfondita e mirata analisi sulla società, sul suo futuro, sull'incapacità dell'uomo a fermare la propria follia.
"Stranamore" è ancora oggi un capolavoro perchè riesce a rendere credibile l'incredibile e che l'Apocalisse è possibile.Negli anni a venire ci sarebbero stati altri film come Wargames, The Day After ed altri ancora che continuarono sul solco tracciato da Kubrick.Forse quello che sta accadendo ai giorni nostri con un conflitto nel cuore dell'Europa con l'aggressore russo in possesso dell'arma atomica,e tante altre Nazioni in giro per il mondo(dal Pakistan,all'India all'Iran alla Corea del Nord,a Israele)che già hanno o possono avere l'ordigno dell'Apocalisse,ci fa pensare come poi Il Dottor Stranamore a 60 anni di distanza,sia un film non così distopico,ma drammaticamente realista.