Ma non meno spregiudicata e allarmante è l'azione di governo sul fronte interno.La volontà di Trump e della sua cricca che lo circonda è quella di subordinare ai propri concreti interessi economici l'attività degli organi istituzionali con l'indebolimento del sistema di pesi e contrappesi che caratterizza la democrazia americana:ad esempio il Congresso e le Corti;le agenzie indipendenti che dovrebbero prevenire la concentrazione monopolistica di potere ed evitare conflitti di interesse e un'azione di controllo da parte della libera stampa.
Nell'ambito di questo smantellamento del sistema di "check and balances" assume un'importanza fondamentale una figura senza carica formale, il multimiliardario Elon Musk, che dirige un ufficio, il famigerato Dipartimento per l’Efficienza del Governo (DOGE), al quale Trump ha dato un’autorità senza precedenti. Il DOGE ha avuto accesso a informazioni sensibili di milioni di cittadini americani,arrogandosi il diritto di licenziare centinaia di migliaia di funzionari governativi,"colpevoli" di non essere "allineati".Così,dalla sera al mattino,Dipartimenti federali che perseguono finalità contrarie all’agenda ideologica dell’amministrazione come USAID, l’agenzia che fornisce assistenza allo sviluppo economico e all'assistenza umanitaria,o il Dipartimento per l'Istruzione sono stati cancellati con un tratto di penna presidenziale, nonostante fossero stati costituiti per legge dal Congresso e solo da quest’ultimo eliminabili.E poi Agenzie indipendenti create per garantire il rispetto di standard di salute, ambiente e lavoro e per la protezione dei consumatori, alcune delle quali avevano avviato indagini contro le aziende di Musk, sono state di fatto passate sotto il controllo della Casa Bianca.Così,alla faccia di ogni conflitto di interessi,e in questo quadro di indebolimento degli organi istituzionali,le aziende di Musk continuano ad assicurarsi ricchissime commissioni pubbliche.E Musk non è l’unico multimiliardario dell’high-tech che si sta adeguando alla logica clientelare che domina la Casa Bianca di Trump. Jeff Bezos,ad esempio,proprietario di Amazon,in campagna elettorale, ha impedito al Washington Post, di cui è pure è proprietario, di pubblicare raccomandazioni di voto per Kamala Harris,ordinando poi che la pagina degli editoriali affrontasse solo tematiche gradite all’amministrazione in carica. Il caso è emblematico perchè racconta di una stampa intimidita e indebolita,proprio quella libera stampa che ha ha sempre svolto un controllo sugli abusi del potere a tutela di ogni forma di libertà(furono proprio il Washington Post e il New York Time a scoprire lo scandalo dei documenti segreti del governo sulla guerra in Vietnam)al quale si è ispirato l'omonimo film "The Post" con Meryl Streep
Questo attacco allo stato di diritto si è anche allargato agli studi legali accusati di lavorare a sostegno di cause che la trucida amministrazione americana ritiene "distruttive" come l'immigrazione e la discriminazione razziale e sessuale.Questi studi legali sono stati banditi e messi all'indice,rischiando di non poter più rappresentare i loro clienti.Uno di questi studi, Paul, Weiss, Rifkind, Wharton & Garrison,è andato a baciare la pantofola,ritirando tutte le cause contro l'amministrazione,offrendosi di difendere "pro bono"(cioè gratuitamente)il governo.
E poi c'è la feroce campagna contro l'immigrazione,con la deportazione di centinaia di venezuelani (accusati di essere membri di una gang) in base a una legge addirittura del 1798,avvalendosi della quale sono stati scatenati veri e propri rastrellamenti casa per casa e nei locali pubblici.Gli arrestati(che alla fine poi erano chi un cantante,chi un cameriere,chi un muratore)sono stati rispediti in Venezuela con l’accusa di essere membri della gang criminale:incatenati,umiliati,rasati a zero e infine espulsi,caricati sugli aerei come bestie tra gli sbeffeggiamenti via social del presidente-delinquente.
Tutta questa spregiudicatezza dell’azione intimidatoria dell’amministrazione ha tramortito sia gli oppositori che i sostenitori.Il Partito Democratico,privo di una leadership autorevole e unificante,è in minoranza in entrambe le camere del Congresso e quindi incapace di opporre un argine legislativo. I Repubblicani sono docilmente allineati alla linea dell’amministrazione.Pertanto, nessuna opposizione degna di questo nome arriva dal Parlamento.
In questo pauroso clima autoritario,che mai si sarebbe potuto nemmeno lontanamente immaginare nel Paese della democrazia e delle libertà,non è possibile al momento prevedere quello che accadrà e se le isituzioni riusciranno a reggere questo tremendo "stress test" democratico.
Forse,però,la speranza per abbattere la rozza,brutale e violenta azione di devastazione della democrazia americana da parte della banda di delinquenti che oggi spadroneggia alla Casa Bianca risiede nella straordinaria capacità della società americana di autorigenerarsi,di sviluppare anticorpi contro ogni forma di autoritarismo,di rinnovare l'impegno per una "Nuova Frontiera" della democrazia,secondo le parole cdi J.F. Kennedy pronunciò nel 1960:"Siamo sul bordo di una Nuova Frontiera, la frontiera delle speranze incompiute e dei sogni. Al di là di questa frontiera ci sono le zone inesplorate della scienza e dello spazio, problemi irrisolti di pace e di guerra, peggioramento dell'ignoranza e dei pregiudizi,nessuna risposta alle domande di povertà ed eccedenze.»
Quelle parole esplicavano l'azione politica rinnovatrice iniziata dall'amministrazione Kennedy, sia nella distensione e nel disarmo degli armamenti nucleari, che in politica interna con i progetti di guerra alla povertà e alla disoccupazione, un benessere materiale e fisico, più solido e più largamente distribuito, le leggi contro la discriminazioe razziale per rinforzare,così,anche tutte le altre lotte per i diritti civili.
E' una strada oggi difficile da seguire,ma è la strada che ha sempre saputo percorrere la democrazia americana anche nei momenti più bui:esprimere nuove visioni del mondo e dell'individuo,che recuperino e ridiano spazio a diritti individuali e collettivi e sappia imporre limiti e doveri precisi al potere.L'America tornerà ad essere l'America che conoscevamo solo con la solidarietà verso i deboli e gli ultimi e solo tornando ad aiutare chi difende la propria libertà,come l'eroico popolo Ucraino sta facendo da tre anni.Oggi profonde tenebre sono scese sulla democrazia americana.Una cosa tremenda per la Terra della libertà ma anche per tutti noi che in quella Libertà,rappresentata da quella Statua,ancora cocciutamente continuiamo a credere.