10 luglio 2021

UOMINI SENZA DIRITTI







I video,divulgati dal quotidiano "Il Domani",che documentano quanto successo l'anno scorso,nel periodo del Covid,dentro il carcere di S.Maria Capua Vetere,restituiscono qualcosa di incredibile:decine di detenuti sottoposti dalla polizia penitenziaria a violenze,pestaggi,torture e umiliazioni di ogni genere(una vera e propia "mattanza" l'ha definita il giudice inquirente).Una cosa che lascia esterefatti,inorriditi,ma anche profondamente indignati.Indignati perchè quei fatti sono accaduti in una struttura di uno Stato democratico,nel quale dovrebbero essere garantita la legge e i diritti,anche i diritti di chi la legge ha violato.Perché questo prevede la nostra Costituzione all'articolo 27("Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità")e all'articolo 13("È punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà").E' questa l'essenza stessa di uno Stato di diritto.La stessa ministra della Giustizia,Marta Cartabia,ha detto che quei fatti sono "un tradimento della Costituzione",mentre invece un anno fa,un altro ministro della Giustizia,il 5Stelle Bonafede,disse in Parlamento che con quelle azioni di polizia in quel carcere "era stata ripristinata la legalità".Ma perchè poi è avvenuto quel massacro di uomini e di diritto?Semplicemente perchè i detenuti chiedevano mascherine e tamponi dopo la comparsa del virus Covid nel penitenziario.E allora vien fatto di chiedersi:ma lo Stato dov’era in quei giorni?E la risposta,purtroppo è:lo Stato mancava del tutto in quei giorni,in quel carcere di Santa Maria Capua Vetere.Mancava la fedeltà alla Costituzione,mancava l'osservanza della legge che regola i diritti di ognuno,l’osservanza dei regolamenti che governano un mondo complesso come il carcere:e infine il rispetto per la democrazia e i suoi principi,e la coscienza della civiltà in cui viviamo,che è la base dentro la quale lo Stato opera a tutela del bene comune.Queste norme sono state soppresse,in quei giorni a  Santa Maria Capua Vetere,e un'altra nera pagina del diritto è stata scritta nel Paese di Cesare Beccaria,che proprio dei "Delitti e delle pene" scriveva già nel '700.Le divise di quegli agenti penitenziari,da simbolo di servizio dell’ordine repubblicano,sono diventate quasi come il "permesso" all’abuso,alla violenza di gruppo.Una forza di polizia nata per tutelare l’ordinamento democratico e la dignità del cittadino,anche se in arresto,si trasforma in un corpo di picchiatori scatenato a colpire,torturare,manganellare i detenuti.Protervia e senso di onnipotenza hanno permesso al raid punitivo annunciato nelle chat degli agenti("li abbattiamo come vitelli","domani chiave e piccone in mano")di svolgersi con incredibile violenza.Dalle immagini,divulgate da"Il Domani",emerge il quadro miserabile di un gruppo armato di caschi e manganelli che si scaglia contro uomini inermi,una folla di divise che circonda ogni volta un individuo isolato e lo getta a terra con calci,pugni,bastonate,ginocchiate nelle parti intime.Non solo i carcerati non possono in alcun modo proteggersi,ma il pestaggio non ha nessuna giustificazione,perché non si trattava di sedare una rivolta.Nei video ci sono i poliziotti disposti su due file,e i prigionieri sono costretti a passare ad uno ad uno dentro questo corridoio umano tenendo le mani dietro la testa,mentre le guardie li colpiscono,li atterrano e li prendono a calci,infieriscono col manganello.In piena Europa,quell'Europa che chiede all'Italia una riforma del sistema giustizia,in cambio dei finanziamenti del PNNR,nel cuore della civiltà occidentale,la civiltà giudiziaria italiana del 2021 mostra lo spettacolo di uomini rannicchiati sul pavimento che si coprono la testa con le mani per ripararsi,una persona addirittura sulla sedia a rotelle,con il capo affondato tra le spalle sperando di evitare altri colpi,la disperazione di chi è totalmente esposto a una furia inconcepibile,fuori da tutte le regole.Colpisce(è proprio il caso di usare questo verbo)di fronte alla brutalità del sopruso e alla disumanità della ferocia,che nessuno altro agente abbia avuto un moto di repulsione,un soprassalto di consapevolezza,chiedendo di smetterla,di arrestare la vigliaccheria di una forza collettiva che abusava di sé,contro uomini già in stato di minorità esistenziale.La forza diventa vessazione e oltraggio,forse perché si pensa che dall’altra parte ci sono "solo" dei detenuti,cioè dei cittadini di serie B,indegni di essere nel consesso  civile,benché proprio il carcere dovrebbe favorire il recupero e il reinserimento del detenuto-cittadino.E tutto questo accade dopo il caso Cucchi,con una giustizia arrivata tardivamente solo grazie all’ostinazione della sorella della vittima,perchè l’assassinio aveva potuto contare per nove lunghi anni su una copertura dei vari gradi gerchici delle forze dello Stato.E c'è l'amarezza di constatare che quella vicenda non ha insegnato nulla.E allora qual'è il concetto di democrazia che si ha in questo Paese,difronte a situazioni di violenza come queste,contro gli esclusi e i marginali,che trovano un sorta di silenzioso e rabbioso consenso nella pubblica opinione che vede sempre nel detenuto l'individuo che non ha diritto ad avere diritti?È per questo che chi guida il Paese,a tutti i livelli,nel governo,nella magistratura,nei vari corpi di polizia e nelle carceri,nei partiti,deve sentire la gravità di quanto accaduto,senza stare a parlare di qualche "mela marcia".Della situazione delle carceri e del mancato rispetto dei diritti dei detenuti solo i Radicali,nel corso degli anni,si sono interessati,con la loro meritoria associazione "Nessuno tocchi Caino".Invece lo Stato e le istituzioni sono stati assente a Santa Maria Capua Vetere,perchè da troppo tempo c'é un vuoto della politica che consente una insofferenza diffusa per il diverso,il deviante,il portatore di colpa.A Santa Maria Capua Vetere si è smarrito il sentimento dello Stato,la coscienza del diritto,la responsabilità generale di ognuno nei confronti della legge.E una domanda ulteriore bisogna farsi:cosa avrebbe visto l'occhio dello Stato,del diritto,della democrazia,senza l'occhio di quelle telecamere acccese?


LE IMMAGINI E IL VIDEO SONO STATI TRATTI DAL WEB

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