23 febbraio 2019

SPES CONTRA SPEM

 
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Il 22 e 23 febbraio si svolge l’ottavo congresso italiano del partito radicale transnazionale.Quello Radicale non è mai un Congresso come quelli degli altri partiti.Ma questa volta è diverso anche rispetto ad altri Congressi dello stesso Partito Radicale.Stavolta al Congresso si discute "solo" della chiusura di Radio Radicale.Radio Radicale non è un’emittente qualsiasi.Fondata nel 1976 da Marco Pannella,essa ha portato le istituzioni nelle case dei cittadini,e i suoi microfoni nelle strade e nelle piazze,raccontando quattro decenni di vita italiana."Dentro,ma fuori dal palazzo" è uno dei suoi slogan.Molto più che una semplice radio di partito,quella Radicale è una radio che si occupa di politica in tutte le sue forme,dai dibattiti parlamentari alla vox populi.Radio Radicale ha nei suoi archivi tonnellate di materiale documentario audiovisivo,un immenso tesoro di storia dei fatti politici italiani,che servirà da memoria di tante cose alle generazioni future.Perché senza memoria non si capisce nulla di quello che accade.E di ciò che accadrà.Presto,però, con l’approvazione dell’ultima manovra di bilancio che dimezza i contributi per l'editoria,Radio Radicale chiuderà.Già,perchè ciò che non son riusciti a fare molti governi precedenti,è ora quasi stato realizzato da questo illiberale e autoritario governo grilloleghista:chiudere,appunto,Radio Radicale.E dopo di essa sarà la volta di altre testate:"Avvenire", "Il Foglio","Il Manifesto".Tutte voci diversissime tra loro,ma tutte con un denominatore comune:pensare "diverso" rispetto al populismo,al sovranismo,al giustizialismo grilloleghista che a chiare lettere aveva "promesso" di chiudere le voci dissenzienti.Perciò è illiberale questo governo.Perchè è proprio col "pensare" diverso dal tuo,con l'informare,con il "far conoscere" che si garantiscono i diritti di libertà,di parola e di espressione.Così ha sempre fatto Radio Radicale,fedele al motto einaudiano del "conoscere per deliberare".Radio Radicale è' eterodossa,non omologata,non conformista.E' emittente privata,ma fa vero servizio pubblico,al contrario della Rai,lottizzata anche dai partiti del "cambiamento".Senza pubblicità,è tutta informazione;una voce che dà voce a ogni voce;anche a quelle di chi adesso vuole chiuderla.E' uno spazio "ragionante" sulla politica interna e quella estera.Perché l’informazione di potere,si combatte così,mettendo in rete tutti:istituzioni,partiti,sindacati,consentendo a tutti di farsi un’idea e perciò di "partecipare".La sua probabile chiusura,segnala il tentativo in atto di proibire una comunicazione non mediata,senza sguaiatezze,lontana dai blog eterodiretti,dai tweet autoreferenziali,dai narcisistici selfie.Con la soppressione di Radio Radicale si sopprimerebbe anche la memoria del passato e la prospettiva del futuro.Nel suo archivio Radio Radicale custodisce oltre 40 anni di storia politica,giudiziaria,istituzionale.Dal caso Tortora al caso Moro,dai processi Falcone e Borsellino a quelli per le stragi di Bologna e di Ustica.Orwell  nel suo famosissimo libro di fantascienza distopica "1984" diceva,parlando del "bispensiero",che "chi controlla il passato,controlla il presente;chi controlla il presente, controlla il futuro".Perciò l’archivio di Radio Radicale è un’arma nonviolenta per resistere a coloro che lo scrittore americano Tom Nichols,chiama,nel suo omonimo libro, "i nemici della conoscenza".Di questi nuovi barbari oggi al potere in Italia,che nulla sanno,poco vogliono sapere,desiderosi solo di manipolare e omologare i cervelli,finora purtroppo acquiescenti,degli italiani.Questo governo del "cambiamento"vuole autorappresentarsi come nuovo,giusto,innocente,come vendicatore delle malefatte del vecchio politicume.Il punto,però,è proprio qui:esiste una politica a colori gialloverdi che vuole cittadini disinformati,resi timorosi e rancorosi da semplicistiche costruzioni di una realtà complessa come quella dell'immigrazione.E con Marco Pannella esisteva e con Radio Radicale esiste(e speriamo esisterà ancora)una politica che vuol far ragionare,perchè ragionando si è:si è Uomini e si è(buoni)politici.Buoni politici che fanno buona politica.Politica per la "gente",non per il "popolo",che questi personaggi abbarbicati oggi al potere in Italia dichiarano di rappresentare.Perchè Pannella era,Radio Radicale è,vicino agli ultimi,anche a chi ha sbagliato e sta pagando in carcere,per esempio."Radio Carcere"(http://www.radiocarcere.com/Home.aspx )è la trasmissione che Radio Radicale manda in onda anche per la "gente" carcerata.E allora contro i nuovi barbari che si mostrano così buoni e bravi,con i loro selfie con i gattini,mentre lasciano in mare per giorni e giorni donne stuprate e bambini,abbiamo una sola cosa da fare:conoscere,informarci,per difendere le nostra libertà.In fondo è proprio questo lo scopo di Radio Radicale:conoscere per deliberare.Perciò sostenere e difendere il diritto ad esistere di Radio Radicale ci "conviene":perché è un'arma "pacifica" che tutti possiamo usare per resistere a quelli che per mantenere il potere,pretendono che venga raccontata solo la loro infallibile "Verità" narrata con la soppressione di voci diverse.Ecco,mi viene in mente che i programmi di Radio Radicale hanno come "colonna sonora" i bellissimi brani del "Requiem" di Mozart.Forse i nuovi barbari vorrebbero far recitare il "Requiem" anche per Radio Radicale.Ma questo non accadrà fino a che ricorderemo il messaggio di Marco Pannella:essere "spes contra spem".Essere,cioè,portatore di speranza,e quindi agire,perchè solo costoro sono protagonisti.Chi è attore non subisce le avversità e non vedrà mai vacillare la propria fede e le proprie convinzioni,perchè è lui stesso espressione e manifestazione della speranza che vuol vedere realizzata.Tutto il contrario di chi passivamente aspetta che si realizzino le proprie speranze,senza far niente di concreto e che tutto vedrà cadere alle prime avversità.Salvini e Di Maio credano pure di aver chiuso Radio Radicale ma non raggiungeranno mai il loro scopo di farla tacere definitivamente,perchè Radio Radicale ha comunque lasciato dentro ciascuno spirito libero la fede laica di essere comunque "spes",e cioè protagonisti del nostro domani e del nostro essere uomini liberi. 

 

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