Guardia Sanframondi è un piccolo paese in provincia di Benevento,di poco più di cinquemila anime.Eppure è famoso in tutto il mondo. Non solo per il vino, che pure è apprezzato in tanta parte d'Europa e non solo,ma anche e soprattutto per i cosiddetti Riti Settennali di penitenza che si svolgono ogni 7 anni nei giorni di ferragosto in onore dell'Assunta.E' un evento,quello dei Riti,che raduna in questo centro del Sannio,migliaia di curiosi,per quel suo suo mix tra pagano e religioso,unico nel suo genere.Ogni sette anni,dunque,tutta la popolazione si raccoglie in una settimana di riti sacri che poi culminano nella grande processione dei "Battenti",in cui uomini e donne sconosciuti,tutti rigorosamente incappucciati,si battono il petto,flagellandosi con spugne chiodate come segno visibile e materiale di espiazione dei propri peccati attraverso il dolore e il sacrificio.Nel 2017 cadde l'ultimo settennato e questo 2024 è dunque l'anno della nuova ricorrenza.Pare che questa usanza abbia radici piuttosto antiche.Alcuni storici fanno risalire i riti dei "Battenti" ad una più generale iniziativa sorta nel Medioevo,ad opera di alcuni riformatori dell' ordine francescano e tra questi Raniero Fasani,che diede vita al movimento dei flagellanti o disciplinati,gruppi di fedeli che in processione usavano cantare e flagellarsi in pubblico per espiare le colpe terrene e prepararsi al Giudizio Universale.Il primo documento relativo alla manifestazione di Guardia Sanframondi risale però al 1620,quando,in seguito a una grave carestia,la popolazione decise di portare in processione la Madonna Assunta.I "Battenti" sono così chiamati perché si percuotono il petto denudato con la cosiddetta spugna di sughero in cui sono infilate trentatré punte di metallo acuminate,tante quanti gli anni di Cristo.Al corteo tutti i partecipanti indossano un saio bianco con il capo coperto da un cappuccio mentre un tamburo scandisce un ritmo lugubre,sulle note del quale si invocano la pace e il perdono.Nessuno è riconoscibile, ma chiunque può prendervi parte,uomini adulti e,dal 2010,anche le donne.Chi crede di trovare a Guarda Sanframondi nei giorni dei Riti Settennali la solita festa religiosa di paese sbaglia di grosso.Non ci sono luminarie, bancarelle,concerti, ma solo tanta religiosità e rispetto per la tradizione.Un rituale settennale che fu proibita durante il fascismo ma che ai nostri giorni ha assunto grande popolarità, tanto che migliaia di persone,ma soprattutto i mass media internazionali (BBC, CNN, NBC, Al Jazeera)affollano Guardia Sanframondi,rischiando di ledere l’aura di sacralità che circonda i Riti dei «Battenti» in onore della Madonna Assunta.Un rituale composito, consolidato nel contesto socio-politico e religioso locale,percepito dai Guardiesi come struttura sostanziale della loro tradizione culturale.
Questo rito settennale è un rituale liturgico,un mea culpa collettivo,dove migliaia di uomini incappucciati vestiti con sai bianchi,si battono il petto a sangue per la Madonna Assunta.Un rituale che rievoca quegli antichi rituali sacrificali pagani nel quale lo spargimento di sangue servirebbe a placare l’indignazione divina e a implorare il suo intervento misericordioso.Una tradizione che per sette giorni e ogni sette anni(evidente il simbolismo del numero sette che nella religione cristiana è simbolo di completezza e di perfezione e viene associato ai giorni della creazione,ai doni dello Spirito Santo e alle beatitudini)coinvolge la comunità,i partecipanti e anche i semplici curiosi.
Tutto inizia il lunedì successivo al 15 agosto,festività della Madonna Assunta e,dopo una settimana di riti e cerimonie religiose,terminando la domenica successiva.Il culmine,atteso per 7 anni,arriva quando i «Battenti» incrociano la statua di San Girolamo penitente,patrono dei "Battenti",e nel medesimo istante un capo del rito dà la perentoria intimazione:"Con fede e coraggio,fratelli,in nome dell’Assunta battetevi!".Tutti gli incappucciati cominciano a battersi,colpendosi il petto all’unisono per tre volte,al suono di un cupo rumore di tamburo,e tutti possono vedere lo sgorgare del sangue che fa rabbrividire la folla che assiste in religioso silenzio al rituale catartico.La processione penitenziale continua poi per ore e i "Battenti",sfilando per le vie del paese,continuano a colpirsi il petto con la "spugna".
Alcuni studiosi di antropologia e di tradizioni popolari sottolineano come quel sangue "è garante della continuità della vita".Un simbolismo che si dispiega intorno ai due opposti poli che nel sangue trovano una sintesi:quello della «vita» e quello della «morte».Lo spargimento del sangue vuole rievocare la Crocefissione del Cristo,che con il Suo sacrificio assume su di sè le colpe del popolo e invoca il perdono e la misericordia dell'Onnipotente.
P.S. HO SCELTO DI NON PUBBLICARE LE FOTO O I VIDEO PIU' CRUDI E IMPRESSIONANTI DEI RITI DEI "BATTENTI" PER NON COLPIRE LA SENSIBILITA' DI NESSUNO.E' FACILE,COMUNQUE,TROVARE IN RETE NUMEROSI VIDEO SULL'ARGOMENTO.
2 commenti:
Avevo visto un documentario in proposito tempo fa. E' un bene che tu ricordi queste cose e con dei bei pensieri perchè qualcosa deve rimanere di questa nostra storia, di questa nostra gente non ancora persa nell'etere della vacuità.
Ti ho risposto da me
Buon settembre Clem
Ciao
Julia
SI', HO VISTO LA TUA RISPOSTA....GRAZIE PER LA TUA "OSPITALITA'"
CIAO JULIA E BUON SETTEMBRE A TE
CLEM
Posta un commento