11 gennaio 2017

SENZA SANTI OD EROI




"Noi medici in trincea diventati capri espiatori dello scandalo di Nola"
Certo,non è la prima volta che succede negli ospedali italiani. Epperò quello che è accaduto all'ospedale di Nola è un po' lo specchio dell'Italia.Non solo ammalati abbandonati a se stessi sulle barelle nei corridoi del pronto soccorso con qualche panno addosso.Questa volta di più:questa volta addirittura ammalati stesi per terra come degli stracci,con gli infermieri chini su quei corpi sofferenti.Niente barelle.Niente lettini.Sul pavimento gelido dei corridoi dell'ospedale.Gettati là,quasi dimenticati.C'era chi rimetteva,chi aveva il cuore in arresto cardiaco che andava soccorso col defibrillatore.E medici e infermieri anche loro a terra,in ginocchio,a cercare di fare qualcosa,mentre intanto arrivavano altre ambulanze con altri ammalati.Ecco;quei pazienti distesi su quel pavimento gelido e quei sanitari in ginocchio presso di loro,rappresentano plasticamente la sanità italiana in ginocchio.Un Paese in ginocchio,incapace di tutelare il cittadino nel primo e fondamentale suo diritto,quello alla salute.Sì,è vero quanto hanno detto i Dirigenti di quell'ospedale,e cioè che i posti letto sono troppo pochi,per un bacino immenso(600.000 abitanti)con personale carente e che i medici hanno fatto quello che hanno potuto.Tutto vero.Ma negli occhi rimangono quelle immagini,e l'Italia è tutta in quelle immagini:qualità umane di gente che cerca di operare in condizioni disastrose,professionalità umiliate da luoghi di lavoro privi dei requisiti minimi,turni di lavoro stressanti,degrado delle strutture(non c'era nemmeno acqua in quei giorni).Ed è l'Italia delle due sanità.Quella dell'eccellenza,soprattutto al Nord,e quella ammalata,soprattutto al Sud.Il dramma è che la situazione di Nola non è certo l'unica o l'eccezione.Sono tante,sono troppe le bolgie infernali di un Pronto Soccorso che somigliano al più orribile degli incubi,ma che sono la realtà e in alcuni casi quasi la normalità,coi lettini (finché ci sono)accostati l’uno all’altro,coi corridoi ingombri di barelle,e adesso,come a Nola,coi malati stesi per terra nella sofferenza.Poi,magari,ai malati sopra i lettini nei corridoi o a quelli stesi sulle piastrelle di quel pavimento,spuntano foglietti coi numeri di telefono degli stessi medici ospedalieri che operano in privato e qualcuno magari,ti bisbiglia nell’orecchio che dall’inferno dell’ospedale non ne uscirai,mentre il paradiso privato ti aspetta il giorno stesso,magari negli studi di quegli stessi medici o in qualche loro clinica privata.E pagando vieni ammesso.Sì,certo,poi ci sono anche i medici "eroi",come li ha chiamati il Ministro della Salute,Beatrice Lorenzin,che svolgono il loro lavoro,assistendo i malati ammonticchiati nei Pronto Soccorso o stesi a terra come stracci.Ma il problema rimane.E il problema è che difronte a questa sanità da cani,fatta per bestie e non per esseri umani,c'è uno stato di diritti negati,fatto di una malasanità che si assomma ad una malagiustizia e ad una orrenda pubblica amministrazione.E tutto questo a fronte di tasse che ci scorticano vivi e che dovrebbero assicurare una sanità efficiente e che invece è indegna di un paese civile.Ora si innalzano,alti e forti,i lai delle istituzioni,col Governatore della Campania che vuole licenziare i Direttori di quell'ospedale,e col Ministro della Salute che manda i NAS per indagini e accertamenti.Ma loro,il Governatore ed il Ministro come si trovano nei posti dove si trovano?Non sono loro il frutto di clientele,lottizzazioni e spartizioni partitiche di posti e poltrone?E allora che qualità può avere una sanità  partiticamente lottizzata?Da troppi anni abbiamo una gestione "politica" della sanità e una dilagante corruzione che ha contribuito a portare gli ospedali ben oltre il fallimento che poi è anche il fallimento di uno Stato incapace di tutelare i diritti del cittadino e ancor più del cittadino ammalato.
Il Ministro Lorenzin ci dice che la sanità italiana funziona perché abbiamo bravi medici,anzi,come lei dice,dei medici "eroi".Ma,come diceva Bertold Brecht,"sventurato quel popolo che ha bisogno di eroi".Ecco,difronte alle immagini di quell'ospedale e alle(purtroppo tante)altre che ci vengono da decine di altri ospedali,solo di questo c'è bisogno:di una sanità sana,normale,senza politica e senza partiti nelle corsie d'ospedale.E senza santi od eroi.

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