17 marzo 2016

MISTERI (INFINITI) D'ITALIA





Un altro 16 marzo è passato ed altre corone di fiori e commemorazioni e discorsi ci sono stati per ricordare il giorno del rapimento di Aldo Moro e l'uccisione della sua scorta.Ma prima di quella data,altre date, altri attentati,altre stragi hanno segnato questi anni di storia repubblicana italiana.Stragi infinite d'Italia.12 dicembre 1969, strage di Piazza Fontana; 2 agosto 1980 strage della Stazione di Bologna; 27 giugno 1980 strage dell'aereo che da Bologna volava verso Palermo.E altre stragi si potrebbero ricordare, come quella di Piazza della Loggia a Brescia o quella del treno "Italicus".Tante date,tanti fatti,tanti episodi, ma tutte con lo stesso filo rosso di sangue e con l'unica comune traccia:quella che su nessuna di esse si è fatta mai piena,completa luce.Processi e indagini tante; ma nessuna vera, precisa individuazione di colpevoli; nessuna chiara,definitiva parola su sottese logiche stragistiche:poco, granché niente, difronte alla domanda che sale dalla coscienza e dal diritto del popolo sovrano a sapere, a conoscere.Misteri mai svelati nella loro realtà.Questa è l’Italia di oggi, piaccia o non piaccia. L’Italia delle verità nascoste, dei silenzi rumorosi, delle ricostruzioni “ad hoc”; un’Italia che sembra avere, quale suo Dna, la menzogna o i silenzi di Stato e la cultura e la storia raccontate secondo un falso percorso di storia e verità.In tutti questi episodi di innominabile politica nazionale, e nonostante l'impegno di magistrati coraggiosi come Rosario Priore,Ferdinando Imposimato,Severino Santiapichi, non una sola verità incontrovertibile è emersa in questo percorso di stragi che nascondono innominati interessi.Lo diceva già il liberale Giovanni Amendola:"questa Italia così com'è non ci piace".Non può piacere quest'Italia così, perché non dice verità o addirittura sparge silenzi su episodi eclatanti e fondamentali che incidono nell'evolversi del processo democratico.Ed invece la continua negazione alla conoscenza dei fatti e della Storia corrompe il tessuto di legalità e democrazia di questo Stato che di diritto non è. Eppure in questo Stato i cittadini,nonostante tutto, ancora vogliono credere, perché loro,i cittadini, ogni giorno sopportano, con i loro lavoro e i loro sacrifici, le angherie di oppressione fiscale, di ordinaria ingiusta giustizia, di questo Stato. Perciò questa è un'Italia non italiana; perchè questa classe politica-nella sua trasversale vergognosa ignominia-non è degna di questa gente, non è degna di questo popolo. Uno Stato che non assicura diritti e che non procura legalità, che non dà risposte e che anzi mente al cittadino, uno Stato che pretende privilegi ed immunità, questo Stato diventa solo un terribile Moloch del quale avere davvero paura.

Nessun commento: