19 settembre 2015

IL "LEONE" E L'AGNELLO

Ancora un suicidio di un ragazzo,vittima del "cyberbullismo",cioè del bullismo esercitato anonimamente sulla Rete.E di nuovo ritornano gli interrogativi sul ruolo dei social network e della Rete.I "cyberbullisti" sono gruppi di scellerati che sfruttano le fragilità altrui per trarne godimento,senza il minimo scrupolo.E' impressionante la quantità di soggetti sui social che nutrono malvagità interiore e la sfogano sulla rete perché non avrebbero mai il coraggio di farlo faccia a faccia.Sono i cosiddetti "leoni" della Rete che in genere hanno una vita frustrata, insoddisfacente ma dietro a una tastiera si sentono "leoni",appunto,per fare del male a persone psicologicamente fragili,a incrudelirsi contro l'Agnello virtuale.Purtroppo questi non sono casi limite ma la punta di un iceberg di un malessere sempre più diffuso tra gli adolescenti protagonisti,ma anche vittime,dei social network.Da studi e statistiche si è rilevato come un'alta percentuale di ragazzi passi molte ore al giorno su Internet, con una grande partecipazione ai social network, Facebook in testa. E la tendenza a manipolare,profili,foto e messaggi sta diventando un'occupazione sempre più diffusa.Il cyberbullismo è caratterizzato da un indebolimento delle remore etiche e "crea" "un'altra persona" online.E così questa diversa "persona" on line fa e dice online cose che non farebbe o direbbe nella vita reale.La vittima diventa ancora più fragile ed esposta.Tra gli effetti di questo fenomeno ci sono nella vittima bassa autostima,depressione, ansia,paura,frustrazione,problemi scolastici e familiari.Ma Internet è ormai parte costituiva dell' identità sociale e personale di ognuno di noi,fa parte della nostra vita e del nostro lavoro,assume significati e modalità diverse a seconda dell'età,dei fattori sociali,psicologici e culturali.La Rete offre la possibilità di condividere interessi e aggregarsi ad altre persone,superando con la velocità di un click confini spaziali e temporali.Con i "social" si hanno contatti con amici di tutti i giorni,si mantengono,anche se da lontano,le amicizie "reali" maturate nel tempo.Tramite Internet si sperimentano molteplici e infinite identità, con passaggi continui tra mondi virtuali e reali.Ma accanto a questi aspetti, come sempre, ne esistono altri negativi,con il rischio concreto di isolarsi dal mondo reale.Navigando su Internet i ragazzi possono imbattersi in contenuti falsi e mistificatori,oppure essere influenzati da valori e modelli di comportamento inadeguati o dannosi,diventare,appunto,vittime di cyberbullismo o essere adescati da adulti potenziali abusanti.Ecco.Sul tema di Internet c'è l'esigenza di conoscere meglio il fenomeno e di apprendere qualche possibile orientamento educativo.C'è da vedere il vissuto quotidiano degli adoloscenti nelle famiglie,nella scuola,che poi significa anche andare a rivedere modelli e indici comportamentali di questa nostra società.Famiglie disgregate da affetti sempre più effimeri e superficiali tra i soggetti.E poi la crisi economica di questi anni,che ha portato ad un abbassamento economico,sociale ma anche valoriale nella vita dei soggetti,soprattutto quando questi vengono espulsi dal mercato del lavoro,con i giovani senza occupazione e senza futuro davanti.Forse una riflessione su tutto questo potrebbe portare a modelli e stili di vita diversi,non più fondati sull'Effimero e sull'Apparire,ma sostanziati nel valore dell'Essere.E forse così saranno possibili nuovi modelli relazionali e affettuali,reali e virtuali.Senza i "Leoni" della Rete.

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