Chissà perchè quando le cose cominciano ad andar male i premier cominciano a prendersela con quella categoria non ben definita dei c.d. "poteri forti"".Lo fece già Mario Monti:"Il mio governo e io abbiamo sicuramente perso in questi ultimi tempi l’appoggio che gli osservatori ci attribuivano dei poteri forti;non incontriamo favori in un grande quotidiano rappresentante e voce di potere forte e in Confindustria”.Ora è la volta di Matteo Renzi che,appena rientrato daglli USA,ha concesso una prima intervista a "Repubblica",nella quale insiste nella favola dei "i poteri forti" che lo vogliono sostituire.Renzi si vanta di essere uno che parla chiaro(ma certe volte farebbe bene a star zitto,soprattutto quando parla in inglese)e dice che "negli ultimi giorni si sono schierati contro il governo direttori di giornali,imprenditori,prelati».Il direttore in questione era quello del Corriere della Sera,Ferruccio De Bortoli,che si è permesso di scrivere le sue dure critiche a Renzi.La colpa di De Bortoli,sarebbe,secondo il Renzi-pensiero,è il suo atteggiamento poco "compiacente" nei suoi confronti e della sua "formidabile" squadra di governo,in cui per De Bortoli,"la competenza è un criterio secondario".Tra i poteri forti ci sarebbero poi gli imprenditori e tra questi,il suo (ex) amico Diego Della Valle,che intervenendo a “Otto e Mezzo” gli ha dato del "sòla".Quanto ai prelati è evidente che Renzi si rifeririva alle parole del segretario generale della CEI,Monsignor Nunzio Galantino,che lo ha accusato sostanzialmente di essere un venditore di fumo.In questo caso Renzi,ricordandosi del detto:"scherza con i fanti ma lascia stare i santi",ci è andato più cauto,dicendo a "Repubblica" che certi amici vescovi gli hanno detto che in realtà c'era un equivoco,e che le parole di Galatino erano dette a titolo personale.E allora,se è così,Galantino è un potere forte che tanto forte non è poi che sia.Ma chi sono gli altri poteri forti che cospirano nell’ombra per mettere il bastone tra le ruote all’azione riformatrice del governo?Certo non l’a.d. di Fiat Chrysler Automobiles,Sergio Marchionne,con il quale il premier ha fatto ufficialmente coming out.E certo potere forte per Renzi non deve essere nemmeno Carlo De Benedetti,se è vero che il Sottosegretario alla Presidenza Del Rio,è andato in pellegrinaggio ed in ginocchio proprio a casa di De Benedetti per "rassicurare" l'Ingegnere su qualche "questioncella" dell'Olivetti.
In ogni caso è l'analista Leopoldo Voronhoff su "Formiche.net" a offrire una panoramica di tutti i rapporti tessuti in questi anni da “Matteo” a livello internazionale.
Ed infatti negli USA Renzi ha stretto un rapporto molto intenso con l'ex consigliere reaganiano,Michael Ledeen,ora eletto suo consigliere di fiducia.SempreVoronhoff racconta l'ipotesi che Renzi sia sostenuto dai finanziari di Morgan Stanley,la banca che di recente ha chiamato nel proprio "advisory board" ,tu guarda le coincidenze,il fiorentino e renziano Lorenzo Bini Smaghi.Nel mondo industriale,poi,non è che Renzi debba fronteggiare chissà quali poteri forti.Non certo quelli di Oscar Farinetti,il genio di Eataly,o l'ad di Luxottica,Andrea Guerra e nemmeno lo stilista Brunello Cucinelli,nè tanta parte della nobiltà fiorentina.
E allora?Chi sono i poteri forti che vogliono far fuori Renzi?Forse Bersani che accusa il premier di emarginare le voci che nel Pd sono diverse dal pensiero unico del Segretario-Premier?Oppure Pippo Civati,potere forte per eccellenza per quel 14% riportato alle primarie?.Ma forse potere forte che parla male del governo è il Cnel che ha detto che per "tornare ai livelli occupazionali pre-crisi servirebbe la creazione da qui al 2020 di 2 milioni di posti di lavoro".O forse potere forte che ostacola le magnifiche e progressive sorti di questo governo sarà l'Istat che ha certificato che il tasso di disoccupazione giovanile ha raggiunto il livello record del 44,2%,il più alto dal 1977.Sì,ecco devono essere questi i poteri forti,i "gufi" antigovernativi.Quelli che cercano di far capire alle Picierno o alle Serracchiani piuttosto che a Renzi,che qui non si tratta di poteri forti ma della debolezza di vita della gente in balia di un governo di giovanotti e giovanotte ai quali l'unica cosa che riesce bene è un bel selfie di gruppo a Palazzo Chigi.