"Quando arrivammo alla Corte,c'era il Lord Cancelliere,seduto con gran pompa e gravità sullo scranno,con la mazza ed i sigilli su un tavolino rosso (....) e c'era una lunga schiera di avvocati con un fascio di carte sul tappeto ai loro piedi;e poi c'erano dei signori in parrucca e toga-alcuni svegli,altri addormentati e uno che parlava senza che nessuno facesse attenzione a quello che diceva.Il Lord Cancelliere era appoggiato con la schiena alla poltrona,teneva il gomito sul bracciuolo imbottito e la testa sulla mano.Alcuni tra i presenti sonnecchiavano;altri leggevano il giornale;altri ancora gironzolavano o bisbigliavano in gruppi,tutti facendo il loro comodo,senza fretta,indifferenti e tranquilli.
Vedere che si svolgeva tutto con questa calma e pensare alla durezza della vita degli attori e dei convenuti;assistere a tutta quella pompa e cerimonia e pensare al deperimento,al bisogno e alla miseria che quelle vite rappresentavano;considerare che,mentre il male delle speranze sempre rimandate attanagliava tanti cuori,quel fine spettacolo continuava tranquillamente giorno dopo giorno,anno dopo anno,con ordine e compostezza;contemplare il Lord Cancelliere,gli spettatori e tutta la schiera degli avvocati che si guardavano l'un l'altro come se non avessero mai udito che in tutta l'Inghilterra l'istituzione nel cui nome si riunivano era un'amara beffa,era considerata motivo di orrore,disprezzo e indignazione universale;era conosciuta qualcosa di così triste e perverso,che solo per miracolo qualcuno poteva ricavarne qualcosa di buono"....
Una pagina,questa,tratta dal romanzo di Charles Dickens:"Casa Desolata".Un romanzo nel quale si racconta,tra ironia,rabbia e orrore,lo stato di degrado,di perversione,di sostanziale ingiustizia o giustizia negata del sistema giudiziario inglese del 1800.Già.La giustizia negata nell'Inghilterra del 1800.Come quella della Giustiza italiana del terzo millennio.
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