Potrebbe essere poco più di un bambino,tra i 12 e i 14 anni,l’autore dell’attentato suicida che l'altro giorno ha colpito in una festa di nozze nella città turca di Gaziantep e che ha causato 51 morti e quasi 100 feriti.Il giovane attentatore,che probabilmente indossava un gilet esplosivo,E' STATO FATTO saltare in aria a distanza in mezzo a centinaia di persone,tra cui molte decine di bambini,dagli uomini dello Stato Islamico.Ormai è evidente la nuova "strategia" dell'Is.Usano i bambini perché sono un simbolo di innocenza ed è più facile farli passare attraverso i controlli.I terroristi fanno leva sull’indulgenza delle sentinelle o del servizio di sicurezza,ritenendo che davanti a un minore l’attenzione della guardia sia meno forte.Ed eccoli saltare per aria questi bambini:fatti saltare in aria tra la folla in Medio Oriente,in Africa o in Afghanistan.Due volte vittime:prima reclutati con la forza,poi costretti a indossare cinture esplosive,quindi,innocenti,mandati a morire tra gli innocenti.E’ dunque a questo che è arrivata la codardìa e la vigliaccheria del califfato:gli uomini dello stato islamico adesso proseguono il loro "martirio" affidandosi al martirio dei bambini.E sono poco più grandi i ragazzini che l’Isis mette alla guida dei veicoli-bomba utilizzati in Siria o in Iraq.In alcuni casi ci sono stati bambini-bomba di appena 8 anni.Portati a coppie vicino a un mercato e poi fatti detonare.Per l’accompagnatore sono come dei robot,macchine per uccidere,non essere umani,poi tramutati in bombe che camminano.E con loro viene assassinata la loro infanzia.
E poi c'è un altro massacro dell'infanzia.Il massacro dell'infanzia come quella di Omran,quel bambino siriano,salvato dalle macerie dopo un devastante attacco aereo su Aleppo.Con quel suo piccolo visino immobile,stordito,incapace di capire perché tutto questo è accaduto.Nel video da cui è stata estrapolata l'immagine,si nota Omran che viene sollevato da un soccorritore e poi viene trasportato all'interno dell'ambulanza in attesa di essere medicato.Prima si mette una mano sul viso ricoperto di sangue e poi accarezza il sedile lindo dell'ambulanza.Omran,5 anni,è coperto di polvere,è stordito e con la manina si toglie il sangue dal volto.Certo,per Omran è stato diverso:la sua famiglia,la sua infanzia,è stata distrutta dai bombardamenti russi e siriani.Ma la sostanza non cambia.Anche qui hanno distrutto il diritto ad essere bambino,il diritto a vivere la gioia dei giochi dell'oggi,i sogni del futuro.Alla fine è sempre il diritto ad essere bambino,è sempre il diritto a sognare che viene massacrato,in un modo o nell'altro.Le immagini di Omran sono oramai divenute virali,corrono su tutto il web.Ma oltre quelle immagini in realtà,non sappiamo molto di lui.Possiamo però immaginare che anche lui,potrebbe essere un figlio nostro,come poteva esserlo Aylan,il bambino morto naufrago su una spiaggia della Turchia,come lo sono gli altri bambini morti nei gorghi del Meditarreneo,mentre fuggivano dalle zone di guerra.Tutti bimbi morti per questa sporca guerra che non finisce mai.E' questa schifosa guerra,sono gli sporchi interessi economici delle nazioni ad essere responsabili di questo immane crimine contro l'Umanità di un Mondo bambino,ad essere colpevoli di questa strage d'infanzia.Che costringono bambini a uccidere(anche)bambini.E mentre qui,in Occidente,magari ci commuoviamo per qualche momento,a guardare le immagini di Onram,lì in Siria,in Iraq,in Libia,in Afghanistan i bambini continuano a morire,senza che le nostre coscienze s'indignino più di tanto.E ci meravigliamo,poi,se certe parole le sappia dire solo un'altra bambina,le sappia dire solo Malala?